00 23/01/2015 23:51
Il problema è che tutto il lavoro che stanno portando avanti le Regioni "ribelli" potrebbe essere vanificato dalla guerra dei registri storici.

Oramai è chiaro che la situazione in cui ci troviamo è stata in gran parte generata dall'aci che vuoleva conquistare il territorio finora posseduto da ASI, Fmi e registri Fiat Lancia Alfa, adesso ci si sta mettendo anche il RIVS che sta puntando a far abolire l'articolo di legge che riconosce come unici certificatori i registri sopra citati e sta andando contro le decisioni prese dalle regioni per portare avanti il proprio progetto di "liberalizzazione" dei registri storici.
Secondo me non è ancora finito il teatrino.
Sono curioso di sapere come funziona fuori dai nostri confini e soprattutto sarebbe interessante riuscire a confrontare gli effettivi benefici che hanno i possessori di mezzi storici degli altri paesi in relazione anche ai costi di tasse e assicurazioni dei mezzi di recente costruzione.


La vittoria ha molti padri, la sconfitta è orfana.