Salve ragazzi,
torniamo sul restauro/ripristino della Verdona.
Avendo deciso di condividere questa esperienza con voi ho pensato che fosse giusto condividerla a 360 gradi, narrando i vari aspetti comunque collegati al recupero della moto. E’ un po’ come raccontare di un viaggio, se non lo si analizza anche nella sua fase di pianificazione e studio, che a volte dura anche più del viaggio stesso, quello che si trasmette è purtroppo solo una limitata parte della storia. A livello conoscenza rischiamo di perdere qualcosa per strada.
Ricambi 1.
Quando il bocia (mio figlio) portò la moto a casa, sin da subito abbiamo notato che alcune parti erano mancanti.
Non c’erano gli specchietti, le frecce (disintegrate ed inutilizzabili) erano in una busta, mancava il codone porta targa, non c’era il borsello portattrezzi, la leva starter rotta, la leva frizione ed il cavalletto entrambi spezzati, il mono spezzato ……e tutto questo solo facendo un giro intorno alla moto…….
Vai poi ad approfondire la conoscenza del mezzo e trovi il mono spompato, il contagiri che non funziona ed ancora devi prendere il cacciavite in mano per smontare la prima vite……………
Vabbè direte voi sono due cosette, insomma specchietti, frecce eddddddai …… ce ne sono di after market per rimpiazzarle ….
E c’avete ragione ma sono tanti soldini perché sono per tante cose e comunque qualche precisazione……:
- Le frecce, chi ce le ha in buono stato se le tiene, se le trovi usate saranno vecchie e prossime alla rottura (in realtà sono già rotte), le originali sono economicamente un salasso, le simil copie orientali inguardabili …….si dovranno montare alla fine …… se ci si arriva alla fine......
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- Gli specchietti sono un discorso già più abbordabile non sono un problema ……. A meno che non ti fissi che vuoi solo quelli originali
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- La leva dello starter è sotto il devio luci di sinistra e chi lo smonta dal devio luci per darti solo quel pezzetto ?
- E per il codone porta targa? Lo avevo già scritto e lo ripeto, sembra che fosse consuetudine smontarlo e con esso la luce targa con relativo supporto. Nella migliore delle ipotesi lo si metteva da parte per poi dimenticarsi, a distanza di anni, dove cavolo lo hai piazzato, nella peggiore delle ipotesi direttamente nella spazzatura tanto è un inutile pezzo di plastica. Evvabbè il ricambio originale costa poco … si vero, ma non è più disponibile
e tra l’altro è uno dei pochi ricambi non compatibile con altre moto della stessa Casa
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- E per il contagiri? Appurato che è proprio il tachimetro a non funzionare, il nuovo ha il suo costo ed usato lo trovi solo con la strumentazione completa e più o meno spendi uguale tra le due opzioni;
- E per il borsello porta attrezzi? Era sempre lo stesso modello fatto in colori diversi ….. da quando ho iniziato a sfruguliare su internet
alla ricerca di pezzi e pezzetti vari non mi è mai capitato di trovarne in vendita uno usato ed azzurro neanche a prezzi esorbitanti…
Per noi (me) è stato il primo vero restauro, mio figlio è di suo già abituato con le vespe e gli altri motorini, la sua vera passione ma, in quel caso, a parte alcune rare e particolari eccezioni bene o male si trova di tutto.
Vabbè, ma qual è il senso di raccontare tutte queste cose?
Insomma tra le varie opzioni percorribili l’argomento ricambi lo abbiamo affrontato in diversi modi e, si ritiene che siamo riusciti a trovare le soluzioni più accettabili per risultati e spesa.
Per l’usato ci è parso inutile andare alla ricerca di ogni singolo pezzo mancante, era snervante impraticabile ed oneroso. Ci sono capitate alcune occasioni di stock all’interno dei quali c’era qualcosa di quello che ci serviva ed altro di cui non ne avevamo bisogno, ma dal punto di vista economico è risultato più utile acquistare in blocco, tant’è vero che poi qualcosa che si pensava già di avere è invece stata rimpiazzata con altro vuoi perché messa male o perché non funzionante.
Per il nuovo ….. beh chiaramente su alcune cose non ci abbiamo proprio perso tempo, disco freno, pastiglie vari kit di revisione, carburatore, pinza….etc etc insomma cose del genere.
E gli after market …… se si cerca di mantenere per quanto possibile l’originalità del mezzo son quasi tutti da scartare a parte qualche piacevole e rara eccezione.
Insomma io non dico che lo sapessi con certezza, ma lo avevo immaginato e detto a mio figlio “
...coi ricambi e con la loro ricerca ci facciamo male per tempo energie e soldi...” ed in effetti in parte è stato così ... però...poi quando si sono iniziati a vedere i primi risultati, sono arrivate anche le prime soddisfazioni.
Il primo stock di ricambi è arrivato da Firenze, acquistati da Paolo un simpaticissimo toscanaccio che dopo un paio di foto per capire di che si parlava e qualche chiacchierata al telefono ci manda su la roba che è in foto …….
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continua