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Al di la del fosso

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2009 01:03
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Cinquantino
12/08/2009 13:30

Balcani Luglio 2009
Porto di Ancona ancora una volta.
ma questa volta i cancelli sono due!


biglietti in tasca, un paio di birre all'ombra e si sale in nave. finalmente saltiamo il fosso.


la nave è decisamente diversa dai soliti traghettoni per la grecia. si respira gia aria balcanica. a bordo scambiamo quattro chiacchere con un albanese che rientra in patria per le ferie, ci da alcune indicazioni sull'itinerario e soprattutto mi rassicura sulla situazione al nord vicino al confine kossovaro. l'ultima edizione della lonely planet segnalava questa zona come interessata da rapimenti di stranieri e presenza di mine inesplose (!) Il tipo ci dirà che ora da quelle parti il livello di sicurezza è molto più alto che in Italia...
Poi attacchiamo bottone con Sudan un ragazzo kossovaro di badia polesine che sta andando a trovare i parenti per le vacanze estive del dopo maturità. questo toso con un nome così strano e che parla con un accento rovigotto bestiale è davvero troppo forte. la serata passa in fretta, cartina aperta sul tavolo a fare progetti per nostri viaggi che stanno iniziando.


A tarda sera, quando le birre avranno fatto il loro effetto sul toso poco avvezzo all'alcool, guardando le onde scure gli si slega la lingua e mi racconta in rovigotto di quando da bocia ha passato questo mare da clandestino in fuga dalla guerra. otto ore di traversata in gommone a manetta di notte senza luci. quando la guardia costiera li ha beccò in prossimità di lecce ricorda di essersi pisciato addosso dalla paura. non mi dimenticherò di questo racconto.

Prima dogana e prima fila.


Due bionde in costumino ci salutano maliarde e noi partiamo gasatissimi in direzione di Ulcinj ma neppure due km dopo veniamo fermati da una pattuglia. Cominciamo bene penso io, ora iniziamo con la solfa dei documenti, fari, andavate troppo forte, dove andate ecc ecc... e invece colpo di scena!! lo sbirro ci fa Are you ok? e ci augura buon viaggio. Incredibile!!! per fortuna andrà così per tutto il viaggio e saremo sempre graziati da velox multe pattuglie e menate varie, un vero lusso!

Il primo assaggio di sterro ci porta qui.. i divieti ci inseguono pure all'estero!!


Ulcinj


sosta all'ombra per un burek (specie di focaccia farcita con carne di bestia) e via.

Una traccia sulla sinistra ci incuriosisce: sassi e terra, andiamo! il primo vero sterrato del viaggio comincia bene. una bella rampa ripida con canaloni fondi e bastardi, poi si aggiusta un po' e sale con tornanti pietrosi e falsipiani nella boscaglia. minchia che fatica coi bagagli.


sorpresa..


Giriamo un pò a casaccio gustandoci il percorso poi sbuchiamo sull'asfalto in qualche modo e continuiamo in direzione nord verso Cetinije.

Sosta panoramica


seguendo il lago di Scutari.


Questo lago è enorme, un mare quasi. giuro che è uno dei paesaggio più belli che abbia mai visto


li in fondo dove si alzano quelle montagne è gia Albania. ok ci vediamo tra un paio di giorni

Curve curve curve sali scendi scendi e sali questa stradina non da tregua. kilometri e kilometri di misto strettissimo, qui si che si guida!!

Vigne.


vuol dire vino. neppure il tempo di finire questo complicato ragionamento che a bordo strada compare una coppia di vecchietti con un banchetto sistemato davanti il cancello di casa. Le moto si fermano da sole e venti secondi dopo abbiamo in mano un bicchiere da ombra. E' rosso, forte e dolcissimo, sa di frutti di bosco. a noi buei basta uno sguardo di intesa per capire cosa provocherà questo vinello... due chiacchiere a gesti coi simpatici vecchiotti e ripartiamo felici con il nostro buon litro nello zaino.

Ancora un po' di sterro e siamo a Cetinje poi Budva col tramonto. benza, una birra per schiarirsi le idee sul da farsi. La prima tappa finirà in riva al fiordo di Kotor col buio ormai fatto. Nessun problema!

Buongiorno Montenegro!


via per il giro del fiordo di Kotor. scorci da paura




da Herceg Novi si sale in fretta. il mare che ci arrostiva fino a pochi minuti fa sta gia così in basso.


Rocce bianche alberi verdi cielo blu. perfetto.


Una sbarra sulla strada. Sbarra? esce un tipo dal gabbiotto e gli mostro col dito sulla mappa il paese dove dobbiamo andare. ci fa capire a motti che la strada è sbarrata perchè è sterrata e molto rotta. gli indichiamo i nostri tasselli (finiti) e con fare gagliardo gli diciamo NO PROBLEM!! lui ridacchia e ci fa cenno di proseguire. iddio benedica le moto da enduro.
Dal precipizio a bordo strada si alza del fumo. e puzza, molta puzza. ecco il perchè della sbarra. la stradina funge da discarica per molte delle località di mare giu in riva al fiordo. i camion salgono qui e scaricano l'immondizia giu per il pendio. poi si appicca il fuoco ed il gioco è fatto. Semplice ed efficace...


Apocalypse now


Passata la nube tossica lo sterrato prosegue per una ventina di km in mezzo al nulla piu assoluto. semplicemente meraviglioso. solo verde e le nostre moto su questa traccia di sassi bianchi.




monumento a non si sa chi, non si sa dove!


nel bosco delle fate



Le zone pianeggianti sono di una bellezza semplice e vera. questi paesaggi mi piacciono incredibilmente anche se non so spiegare perchè.


Seguiamo una strada stretta e tortuosissima, mamma mia è come guidare in fettucciato! anche se sono asfaltate queste stradine non ti lasciano un metro di riposo, sempre piega cambia frena gas colpo di claxon e via via. Si suda! incrociando qualche auto (con rischio frontale non indifferente) ci viene da pensare alla gente che vive qui. anche un tragitto di 20km è un vero viaggio.
Scavalliamo un piccolo passo e continuiamo su questa stradina, anche se qualcosa mi puzza (un camionaro incrociato più in giù ci aveva fatto il segno di no no con il dito. perchè?)
Segnale di dogana a 500 metri. [termine censurato] qui stiamo finendo in Bosnia. et voila la baracchetta della frontiera, esce il doganiere con faccia da bandito e serramanico aperto in bellavista sul tavolo. dice semplicemente No. questo valico è chiuso e non si passa. ecco cosa voleva dirci il camionaro!! E vabbè questa deviazione è stata comunque positiva, in 20 km di strada sbagliata abbiamo visto una vallata bellissima, provato la nuova esperienza di essere cacciato da una frontiera e giocato un jolly notevole su un tornante (io). Non male!

Becchiamo la retta via e scendiamo verso Niksic costeggiando il lago Slansko.


Dal benzinaro ci fermiamo a tirare il fiato, i kilometri ed il sole da stamattina si sentono tutti. La meta di stasera dovrebbe essere il parco nazionale del Durmitor a 1200 metri di quota. Sono le otto di sera e siamo appena a Niksic ahi ahi inizio ad essere preoccupato per la lunghezza delle tappe. distanze che sulla carta sembrano molto ridotte in verità richiedono molto piu tempo del previsto per essere coperte. mi sa che qui dobbiamo un po' rivedere i piani. e se penso che in Albania ci aspettano molti più sterri mi vengono i sudori!
Ma la prendiamo con filosofia ci riforniamo di viveri e partiamo verso le montagne, ci fermeremo dove ci pare quando saremo stanchi. la strada e bella larga e gustosa, il nostro passo è ancora buono. Dopo un po’ accostiamo per guardare la carta e sorpresa! siamo ben più avanti di dove immaginavamo di essere. Gasati dalla scoperta imbocchiamo il primo sterro disponibile e ci tuffiamo nel bosco.


tenda sotto le frasche e un fuoco basso per cucinare due salsicce. cosa volere di più dalla vita?? ah si il rosso!! che nel frattempo si è scaldonato nello zaino perdendo il sapore dolce. Meglio così è ancora più buono con la carne.


I rumori del bosco di notte non fanno paura, basta abituarsi. ma a un certo punto sentiamo pestare sulle foglie qualcosa di grosso e pesante. che minchia è?!? alziamo il fuoco e stiamo pronti con pietre e bastoni. ma per fortuna tutto torna a tacere...
Il mattino dopo finche sbaracchiamo ecco di nuovo questi rumori di animali pesanti che pestano nel sottobosco... non credo ai miei occhi!!! il vino era allucinogeno!! sono vacche bianche che pascolano nel bosco!!! altro che orsi o cinghiali.

Appuntamento quotidiano col rabbocco..


la domanda intelligente di oggi è "Ma scusa non era meglio se lo chiamavano Monteverde invece di Montenegro??"

Il lago Pivsko.




dai qui si stacca la strada panoramica che sale nel cuore del Durmitor. Una serie di tornanti e curve mozzafiato scavati nella roccia ci porta rapidamente su un verde altopiano circondato da monti stupendi.




Tutte queste meraviglie mettono una sete... eccoci accontentati!


Incontri importanti per la strada... ocio ai corni!!!


Manuel trialeggia


Buon viaggio dice


E poi succede una di quelle strane sorprese che il caso prepara per i viaggiatori. La strada costeggia dei pascoli bellissimi tutti a gobbe.. la tentazione di buttarsi dentro è forte ma siamo in un parco naturale e la regione prevale sull’istinto enduristico. Però poi vediamo due tracce segnate nell’erba verde: eh dai allora li si puo’ passare!!! Pascoliamo anche noi come le vacche seguendo la stradina, che però muore nei pressi di un recinto e due capanne di legno. Ci fermiamo e spegniamo le moto. Esce una donna, ci aspettiamo che ci insulti per la nostra incursione e invece… ci sorride alza le spalle come a dire “Be visto che siete qui..” e ci invita dentro a bere il caffè. Incredibile siamo dentro una capanna di legno persa in un mare verde e beviamo il caffè che la signora ci prepara su una stufa a legna di mille anni fa. Cerchiamo di fare un po’ di conversazione con due parole di inglese, si chiama Vesna e sta facendo l’alpeggio con le sue vacche ed il figlio grande. Le facciamo capire che questo tipo di caffè (quello alla turca per capirsi) ci piace molto. Quando è ora di ripartire armeggia con un sacchettino e poi ci fa Ecco vi regalo un pacchetto di caffè così quando lo berrete in Italia vi ricorderete della Vesna nel Durmitor. E aggiunge pure una mezza pagnotta cotta direttamente sulla pietra della stufa. Restiamo senza parole! Le lascio una vecchia carta dell’Italia perché si ricordi dei due tosi italiani con le moto.
Un’altra pagina dell’album di cose da ricordare.


Dal passo a 1900 metri: la finestra sul paradiso


Giu per Zabljak e via in direzione sud
Per puro caso allunghiamo di una ventina di km… e per fortuna!!
Guarda quella collina, vai!




Guarda quel ruscello, guado!

Guarda quel laghetto, bagno!




Dalle rive del lago sale una bella collina erbosa. E’ li per noi. Cominciamo la salita ma altro che erbetta è pieno di sassi nascosti e solchi scavati dall’acqua. Un po’ di sano hard coi bagagli!
Dalla cima




Freeride!


In quei venti chilometri ho avuto in testa una sola parola: libertà…

Sbagliamo strada verso Timar e finiamo in una corte


Il padrone di casa cordialissimo con due mani come badili ci indica sulla carta la giusta via, tutta la famiglia ci augura buon viaggio.

Via verso Podgorica, curve e curvoni a go go su e giu per valloni boscosi.
Tappa birra&cevapi all’incrocio con la statale. L’oste parla italiano e facendo un gran casino dichiara tutto il suo amore per i nostri Dominator e per gli italiani che sono così buoni da avergli abbonato dieci anni di galera. Birra pagata!

Ultimo strappo veloce per Podgorica, afosa e casinosa e ci spostiamo verso il confine per accamparci.
Hotel 5*


Colazione in camera


E parcheggio privato


Siamo a 10km dal confine: Albania stiamo arrivando

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Cinquantino
12/08/2009 13:32

Passiamo la frontiera a Hani i Hotit, liscio come l’olio. siamo esattamente sulla sponda opposta del lago di Scutari che vedevamo tre giorni fa dal Montenegro. Rispetto a pochi km indietro non c’è nulla di così sconvolgentemente diverso salvo l’asfalto devastato, una tartaruga che ci attraversa la strada, le molte mercedes di tutti gli anni e di tutti i modelli e i molti autolavaggi improvvisati lungo la via (lavazho lo chiamano loro)… eppure c’è qualcosa nell’aria che mi fa sghignazzare dentro il casco come un pirla… siamo in Albania minchia!!!

Koplik, cambio di valuta e prima considerazione. Non abbiamo fatto l’assicurazione provvisoria. D'altronde nessuno ci ha detto niente in frontiera. Meglio così, 25 euro risparmiati! Facciamo benza, la pompa ha il contatore in lire… La benza costa poco, molto bene.
Fa un gran caldo, la strada percorre una specie di vallone largo e brullo circondato dalle prime montagne boscose. L’ora è giusta per fermarsi a mangiare qualcosa, in un paesetto troviamo una trattoria dall’aria promettente. La gente seduta all’ombra di una pergola guarda le moto con curiosità. Non ne devono passare molte da queste parti…

Neppure il tempo di sedersi che da un tavolo vicino si alza una voce: Ciao italiani, da dove siete?!
Mj avevano detto che in ogni luogo dell’Albania si trova sempre qualcuno contento di attaccare bottone con gli italiani… e madrediddio se è vera questa storia!!! Ad ogni sosta del viaggio ci sarà sempre il momento del “ehi italiani da dove venite? Ah si conosco, sono stato cinque anni a lavorare, mio fratello vive li, mio cugino sta la ecc ecc”

Ed è così che tra una costoletta di agnello e l’altra facciamo conoscenza con il Mario, da 15 anni varesino di adozione ma tornato qui per provare a ristabilirsi in patria con famiglia e attività. Il Mario è proprio un gran personaggione, la sua appassionante panoramica sulla situazione socio-politica albanese è davvero illuminante anche se il meglio lo da con delle massime tipo "ma cosa vuoi combinare in questo paese che sono abituati con l'asino, guarda li quanta gente vedi che sta lavorando? a quest'ora sono tutti a dormire" oppure "in italia dovrebbero fare una legge che tutti gli stranieri stanno a casa loro e nessuno entra più. io sarei il primo a restare fuori" o "se mia moglie mi tradisce nessun problema la taglio a pezzi e la metto nei congelatori, tanto chi sa che tipo di carne è" … FANTASTICO!!! Ovviamente ci impedisce di pagare il conto, siamo in Albania quindi siamo suoi ospiti.
Non male come inizio!

Cominciamo a salire la strada per Theth, qualche km di asfalto e poi solo sterro. Ottimo per digerire




Con le nostre moto è piacere puro…




Per i locali invece non deve essere un gran piacere ciucciarsi questa strada quotidianamente su un pulmino decrepito o con una mercedes marcia. Incrociamo addirittura dei camion da cantiere. Roba da suicidio…

Sul passo a 2000 e rotti metri di quota.


I chilometri scorrono a decine, passiamo Theth e continuiamo a seguire il corso di un fiume. L’asfalto qui è un materiale ignoto.

Scatti on the road. Anzi Off the road!








Attraverso contrade e case isolate, di tanto in tanto chiediamo a qualcuno se siamo sulla buona strada. Si cambia versante si cambia valle, cambiano il terreno ed il paesaggio.




Il sole si sta abbassando, la mia schiena da i primi segni di cedimento. ahi ahi la vedo dura arrivare giu a Scutari per stasera…
Ancora un tornante e siamo su una cresta, la luce del tramonto illumina tutto di arancione. A perdita d’occhio solo montagne e boschi, ogni tanto si intravede la traccia della sterrata che prosegue beffarda senza fine. Siamo nel nulla più assoluto, continuiamo ad andare. Ad un tratto su una curva incredibile visione: MOTO!


Un giessino 650 ed un vecchio catafalco stradale. Sono dei ragazzi della Repubblica Ceca a spasso pure loro per l’albania. Ci scambiamo un po’ di informazioni sul percorso e auguriamo buona fortuna al tipo del Jawa con gomme stradali. La strada per Theth lo farà sudare per bene! Eroica pura la passeggera del gs, per lei non deve essere certo un viaggio di relax…
Appurato che per Scutari manca ancora una pacca di km tutti sterrati, senza alcuna osteria ne alloggio lungo la strada, decidiamo di adottare ancora una volta la tattica del “Ci fermiamo quando siamo cotti”. La sterrata attraversa la minuscola contrada di Kir e scende poi a costeggiare un fiume. Un ponte sospeso e un’ansa sassosa più in basso. C’è una tenda ed un furgonetto VW, sicuramente sono tedeschi. Un pelatone inizia a sbracciarsi verso di noi, il gesto significa chiaramente Dai scendete giu e fermatevi qui con noi. Che facciamo? Ma si io sono crepato, facciamo campo qui! Un bagno in fiume rigenerante prima che faccia buio, giusto il tempo di presentarsi con i tedeschi e scaricare i bagagli che troviamo il bonus per concludere la giornata degnamente: Manuel ha bucato l’anteriore.
Fanculo facciamo domani! Anzi no, meglio fare subito finchè siamo ancora caldi. Io monto la tenda, lui smonta la ruota e poi via di leve.




Bestemmie per la valvola difettosa, bestemmie per la pompa che si spacca, bestemmie per il fast che scoppia (!) ma che incredibilmente funziona… insomma tra una bestemmia e l’altra la moto torna integra che ormai è buio pesto. Lauta cena con 1 panino in due e un po’ di te alla menta provvidenzialmente scroccato ai gentili tedeschi.
Direi che la nostra prima giornata albanese è stata sufficientemente INTENSA…



Avevo letto di una specie di chiatta che percorre un tratto del fiume Drin da Koman sino alle zone nord verso il Kossovo. Non possiamo perderci una cosa simile! Così ricarichiamo come muli i nostri buei, macchiniamo rapidamente gli ultimi km dello sterratone (saranno 100 in totale) e puntiamo verso Scutari. Sosta dal gommista per toppare la camera d’aria bucata (Ragazzi io sono stato un po’ di anni in puglia a lavorare… Quanto ti dobbiamo per la riparazione. Per voi è gratis..)

I potenti mezzi della polizia stradale di Scutari


Ci concediamo una birra di gran lusso in centro città e poi via verso Koman

Il paesaggio cambia rapidamente, la strada aggira un lagopaludelaguna formato dallo sbarramento sul fiume verso Qyrsac. Peccato non fare foto ma la strada asfaltata ci impegna nella guida in modo bestiale, è quasi più facile guidare in fuoristrada che sull’asfalto albanese! Teniamo un buon ritmo, la barca dovrebbe partire nel pomeriggio ma non essendo sicuri di nulla è meglio prendersi per tempo.
Eccoci a Koman, ecco il ponte di cui avevo letto e soprattutto ecco il campeggio-osteria Natyra che tanto aveva colpito la mia curiosità. Manuel fa Ma perché ci fermiamo da uno che vende piante?? In effetti visto da fuori questo posto sembra una specie di vivaio, mentre da dentro sembrerà più che altro uno zoo! Il padrone esce fuori e in un italiano con forte accento alcolico ci dice “La barca si parte domani mattina!” come domani?? E oggi pomeriggio?? No oggi niente, solo una barca al giorno. Benissimo allora sai cosa fanno i due buei? Si mettono comodi e si godono una giornata di relax in riva al fiume. Oste, due birre per favore!

Animali da compagnia


Relax fluviale


Saluti da Koman…


Dopo la giornata di ozio e la serata di gozzoviglie la sveglia all’alba è proprio una faccenda tosta! Gran fermento sin dal primo mattino, tutti scalpitano per prendere la barca il prima possibile.
Paghiamo il conto e iniziamo ad attendere…
Ore 8: sgnappa offertaci dal padrone


Ore 9: colazione


Ore 10: via libera per l’imbarco!

Arrivando a Koman continuavo a guardare in basso verso il fiume per cercare il molo di imbarco. ERRORE! E qui emerge il perverso ingegno albanese. Il fiume è stato sbarrato da una colossale diga proprio a monte del campeggio e del villaggio (in caso di problemi alla diga la sicurezza è garantita!)


Il molo quindi non si trova giu, ma su dopo 2 km di asfalto marcio e ripido, poi altri 500metri di galleria buia come la pece scavata nella montagna. Il molo è una bella gettata di cemento a sbalzo sul lago, giusto fuori dalla galleria. Robe da matti!




Durante le interessanti operazioni di carico


i passeggeri sono intrattenuti gratuitamente da acrobati professionisti!


Cancello on board


Moderni mezzi di trasporto fluviale…


E finalmente si va




Semplicemente incantevole…




La navigazione dura circa tre ore. Per tutto il tempo sulle rive si vedono pochissimi segni di presenza umana salvo qualche casa di contadini, qualche campo coltivato e… le centinaia di bottiglie vuote che i passeggeri del chiatta lasciano cadere in acqua con molta nonchalance. Una ogni minuto pluf pluf…


Il molo di arrivo a Fierze. Realizzato in materiale 100% eco-compatibile (un bel mucio de tera)


Siamo poco distanti dal Kossovo. Ma come di diceva il tizio conosciuto ad Ancona tutto sembra molto tranquillo, e perdipiù le strade sono asfaltate alla perfezione!!
E allora via di curve & tornanti fino ad essere ubriachi!!




Raggiungiamo Kukes imbattendoci nella famosa autostrada in costruzione che collega all’incirca Tirana al Kossovo. Il cantiere effettivamente è impressionante anche se devo dire mi hanno colpito di più le varie opinioni della gente sull’opera… A Kukes veniamo accalappiati da un Albanese-Romano che vuole offrirci un caffè e fare due chiacchiere. Tra le altre cose ci dirà che l’autostrada è un ottimo canale per far arrivare i turisti kossovari sulle coste albanesi. Dice che nel sud della nazione sono tutti socialisti filogreci contrari a Berisha per partito preso. Divertente come due giorni dopo nel sud un ragazzo ci dirà che l’autostrada porta casualmente alla regione da cui proviene il presidente Berisha… Nel centro dell’Albania, poco distante da Pogradec, un gagliardo uomo d’affari in vacanza ci dirà invece che l’autostrada è stata fortemente voluta dai serbi per poter esportare facilmente in Albania la loro produzione. Be, più par condicio di così!

Salutiamo il Romalbanese (che ci scorta per un tratto al volante di un mercedes con targa inglese e guida a destra!) e proseguiamo per Peshkopi. Non dovrebbe essere troppo lunga ma ci aspettiamo qualche sorpresa stradale. Perdiamo una mezzora per fare benza (solo gasolio nel raggio di 15km) chiediamo un po’ di indicazioni qui e li… Pensiamo di aver capito male quando dicono che per Peshkopi sono 80km
DI PISTA STERRATA!




Ok nessun problema, siamo qui apposta

Su questo sterratone i bivi non mancano, ogni volta che vediamo qualcuno chiediamo conferma del percorso. Un paio di famiglie stanno trebbiando un campetto, accostiamo e spegniamo gli ossi per chiedere informazioni. Un bambinetto si fionda verso di noi come un razzo e sgrana gli occhi guardando le moto.
Ecco ci vorrebbe un’ora solo per descrivere le facce dei bambini quando vedono le moto, questi due cancelli vecchi e luridi che in Italia non se li fila nessuno qui fanno davvero sognare i più piccoli..
Ma credo che questa foto valga più di tante parole


La sterrata è lunga, scorrevole e piacevolissima.
Si va…


e si chiedono informazioni


il contadino mi chiede a gesti se ho bisogno di qualcosa. Acqua gli dico. No mi dice, quella non ce l’ha. Se vogliamo ci offre volentieri un caffè o del raki. A malincuore devo rifiutare, mancano ancora una cinquantina di km e il sole scende veloce.
Molto veloce a dire il vero. Alle otto passate siamo in un paesetto a interrogarci sul da farsi mentre cala il buio. Possiamo piantare la tenda ovunque ma non abbiamo niente da mangiare. Spunta un ragazzo che parla inglese meglio di noi… azz ma siamo nella più profonda campagna albanese!! Dice che non c’è nessuna bettola da li fino all’asfalto ovvero 35km. Decidiamo di proseguire ma lui ci fa cenno di aspettare un attimo. Torna dopo 28 secondi con dei pomodori così e delle pagnottone fatte in casa. Dice ecco così avete qualcosa da mangiare. Pazzesco!! Gli diciamo dai non possiamo accettare, almeno lascia che ti paghiamo il valore della roba. Anche perché ci serve una cosa che vogliamo pagarti assolutamente: l’acqua. Wait dice e torna con un bottiglione di acqua di pozzo. Siamo commossi, ostiacan come possiamo sdebitarci?! Soldi neanche a parlarne, dico ok almeno accetta in regalo la mia bussola cinese! Non esiste… niente da fare. Ancora una pagina del famoso album…

E via di notturna


Strani fantasmi nella notte


Ci districhiamo in labirinto di stradine cercando di scendere verso il fiume, il nostro benefattore ci parlava di un ponte. Eccolo! Poi l’asfalto e l’ultima manciata di km fino a Peshkopi. Ci siamo socio!

Oste, birra e grigliata per i due buei!!

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Cinquantino
12/08/2009 13:35

Camera con vista…



Due passi per Peshkopi, c’è parecchia gente in giro e la città ha un’atmosfera piacevole e rilassata.



Ora di partire, le moto abbisognano di qualche lavoretto tipo rabbocco olio e ingrassaggio catena. Ma dopo lo sterratone di ieri sono rivestite da uno strato di terracotta… Giusto dietro l’albergo c’è un lavazho andiamo e chiediamo al tipo se ci da una sciacquata almeno alle catene prima di lubrificarle. Si si dice lui e parte alla grande lavando tutta la moto, bagaglio compreso!



Che lusso nessuno mi ha mai lavato la moto. Ci sediamo a guardare beati mentre sul tavolino spuntano due birre. Il lavaggio costerà uno sproposito: 80 centesimi a moto…

Le tappone dei giorni passati ci hanno costretto a rivedere un po’ l’itinerario tagliando a malincuore il passaggio a Durazzo che tanto premeva a Manuel (per rinverdire vecchi fasti militar-sessuali…) Quindi tiriamo dritti verso sud-est e sconfiniamo in Macedonia, direzione il lago di Ohrid.

Verso Debar



Qui si che le differenze saltano agli occhi. La strada è asfaltata come una pista da motogp, anzi la stanno asfaltando proprio mentre passiamo, segnali stradali, turisti a go go… L’Albania sembra gia lontanissima.
Arriviamo a Struga in pieno marasma balneare, alla faccia del tranquillo lago alpino! Il lago però è davvero enorme…



A Ohrid la delusione non passa. Anche qui tanto turismo. Saliamo alla città vecchia, molto più piacevole e tranquilla. All’ombra di un albero cediamo alla siesta… Io su una panca, Manuel per terra, un cane per terra pure lui, due ragazze ciaccolano li vicino. Arriva un tizio e fa “Lui dorme, lui dorme, cane dorme, donne parlano sempre e per niente” Fighissimo questo! Ci racconta di aver studiato italiano decine di anni fa ai tempi di Tito. Quando partiamo ci griderà Viva Italia!

Diamo l’ultima chance al lago con la visita del monastero di Sveti Naum, praticamente al confine con l’Albania. Dalle foto sembra un luogo isolato e contemplativo, ma qui le indicazioni ci stanno portando in una spiaggia superaffollatissima! Ci fidiamo e proseguiamo, trovato il monastero. E’ stato inglobato in un complesso alberghiero di lusso… ma vaff…



Rientriamo in Albania da Tushemisht. Anzi proviamo a rientrare in Albania… il doganiere ci guarda subito male, qui in frontiera ci sono solo albanesi che tornano in patria, noi siamo gli unici stranieri perdipiù con le moto. Sento puzza di rogne. Carta verde mi dice e mi poi fa Vedi albania non è coperta dalla tua polizza. Problem Problem Italiano! non puoi entrare in albania! Cerco di farlo ragionare ma mi dice di farmi da parte. Il bastardo ci lascia cuocere nel nostro brodo, se vuole per davvero impedirci di rientrare in Albania ci toccherà tagliare e andare direttamente in Grecia via Macedonia. NON ESISTE!
Il tizio insiste col discorso dell’assicurazione, certo gli dico lo so che l’albania non è coperta. Ma basta fare la polizza temporanea. Lui dice no che oggi è chiuso non potete bla bla gli dico guarda il passaporto pirla, non vedi che siamo usciti STAMATTINA dall’albania!?! Cambia faccia e chiede Quanto è costata l’assicurazione temporanea? Invento 20 euro. Dai che ci siamo quasi…Dammi 10 euro. EVVAI ecco quello che volevo sentire! Una bella banconota da 1000 lek nel passaporto, rapido passaggio allo sportello per sdoganare le moto e via. Anche per stavolta ci è andata bene!

Costeggiamo la sponda sud del lago di Ohrid, poi da Pogradec seguiamo il largo stradone per Korce.

Veicoli euro 5 lungo la via



In tutto relax arriviamo a Korce attraversando la zona del mercato appena sbaraccato. L’impressione è decisamente forte… Adocchiamo due alberghi in pieno centro ma sembrano troppo costosi. Per puro caso vedo in una vietta un’insegna marcia “hotel” vieni Manuel ecco quello che fa per noi! L’albergatore ci guarda malissimo, sembra strafatto. Dice che la camera c’è ma non il posto per le moto. Chiediamo E se le lasciamo qui fuori ci sono problemi? Si dice, “Potrebbero sparire…” questo ha una faccia davvero inquietante. Ok ringraziamo e torniamo all’altro albergo finto lussuoso (25euro in due la notte…)
Incredibile non abbiamo mai finito una tappa così presto. Cosa facciamo prima di cena? Che domande, andiamo dal barbiere! Niente foto ma una grande soddisfazione, con due lire ho avuto la migliore rasatura della mia vita!

Il mercato di Korce



Ci puoi trovare vestiti cd bulloni mutande motori frutta cuscinetti giocattoli uccelli copertoni succhi di frutta rottami biciclette scarpe capre stracci saldatrici pesce radio e chi più ne ha più ne metta!



Prendiamo un caffè in un locale trendy



Manuel compra un seghetto e scambiamo due chiacchiere col ragazzo della bottega che è stato in Piemonte a lavorare.

Nel vialone dove partono le corriere c’è un gran commercio di banane: ecco la nostra colazione!



Per oggi la bussola segna sud, ci aspetta una bella chilometrata di montagne sfiorando il confine greco per poi risalire verso nord-ovest fino a Berat.

Deviazione per Voskopoje









Poi la strada per Erseke inizia a salire e scendere tra colline valli e montagne



Erseke



L’ora è propizia per uno spuntino. Si ok ma solo uno spuntino senza impegno.. Dieci minuti dopo siamo seduti davanti a un pollastro arrosto notevole, mentre il figlio dell’oste ci intrattiene in italiano fumando mille cicche e bevendo caffè e ruota. Il ragazzo è molto simpatico, ex poliziotto lasciato a casa da Berisha (si è lui che ci ha detto della famosa autostrada..) vuole assolutamente trovare un metodo per importare un dominator dall’Italia. Ha della terra su per i monti di Permet e il suo 125 cinese marcio non gli da soddisfazioni sulle sterrate. A proposito della sua campagna, appurata la nostra passione per il fuoristrada, inizia a spiegarci minuziosamente la strada per arrivarci. Ecco la carta, ce lo indichi qui così ci capiamo meglio?
Detto fatto



le sue spiegazioni sono dettagliatissime ma luuuunghe, vedo che Manuel segue appassionato, benissimo io spengo il cervello e ordino un’altra birra. Il tipo a un certo punto dice che per la sua campagna poco tempo fa sono passate 50 moto da enduro. Cosa a Permet??? Quando, gli chiedo, a giugno per caso? Si si a giugno 50 moto e le macchine. Eccolo qui finalmente un primo testimone dell’Albania Rally!

Avanti verso Permet allora!
Leskovik



Panorama di confine. Dietro quelle montagne c’è la Grecia



Autoscatto con brivido…



Arriviamo a Petran e iniziamo a navigare seguendo le indicazioni del nostro amico di Erseke. Azzecchiamo lo sterro gustoso ma che muore nei pressi di un ponte medievale.


Ci sono turisti e una baracca in riva al torrente, visto che siamo qui meglio reintegrare i liquidi! La vecchia del bar ci dice che è una zona di risorgive termali. Pensiamo che mancano un centinaio di km a Berat, niente bagno per oggi. Ci rilassiamo e scambiamo due parole con un pulmanaro in ferie ma nel frattempo guardiamo il torrente con occhio morboso… i nostri cervelli di buei hanno gia architettato una nuova malefatta!



Manuel mette il turbo e in un attimo siamo a Permet poi Kelcyre. Non posso crederci arriveremo a Berat a un orario da cristiani!
Sicuro???
Dopo Ballaban la strada si stringe e diventa improvvisamente sterrata. Qualcosa non quadra, sulla carta continua a essere segnata come asfalto. Dietrofront fino al paese per chiedere informazioni. A colpo sicuro becchiamo un ragazzo albanese appena rientrato da Brescia che ci dice Si si la strada è proprio quella, dovete salire il monte poi ridiscendere e proseguire seguendo sempre la traccia principale, mi raccomando. Ma la principale si distingue facilmente gli chiediamo? Si certo nessun problema sono una cinquantina di km al massimo.
Andiamo e dopo pochi km iniziano i bivi. Bene. Il sole sta per calare come d’abitudine. Benissimo. Manuel è in riserva. Ottimo! E vabbe sia quel che sia… Al primo gruppo di casette ci fermiamo per chiedere conferma. Non puo’ essere la strada giusta, questa è una mulattiera bella e buona. E invece la famigliola ci dice che siamo sulla strada buona per Berat e che anzi stiamo pure facendo quella più corta. Che kiulo!
Ripartiamo galvanizzati anche se poco dopo la faccenda si farà seria: traccia invisibile nei tratti erbosi. solchi fondi mezzo metro nella terra. lastre di roccia pura e liscia lunghe decine di metri (giuro mai vista roba così) Sassi rotti, sassi mossi sassi piantati, salitoni, rampe bastarde con gradini, piccoli guadi viscidissimi… Fanali ormai accesi, prima dentro e trialeggiare nei tratti più duri. Meglio non pensare che ho un dominator stracarico e senza gomme e che siamo in albania e che presto Domi finirà la benza e che non sappiamo dove minchia siamo… Si va avanti si va su e poi giu, avanti e ancora avanti. Peccato non potersi godere il paesaggio…



Puzza di gasolio bruciato. Qualcosa a motore ci sta precedendo sulla stessa pista. Fanalini rossi. Presto andiamo a prenderlo, qualsiasi cosa esso sia!
E’ un vecchio pajero stracarico di contadini che tornano a valle per la notte.
Accostiamo e gridiamo Berat?!? SI fa cenno con la testa un tipo stracotto dal sole e con pochi denti. Berat, sigà sigà dice. Fantastico parla greco! Mi sento gia in ottime mani.
E così facciamo un paio di decine di km a passo d’uomo a trenino col pajero marcio, poi spunta un altro fuoristrada dietro di noi con l’autoradio bello alto. Cosa volere di più abbiamo delle balie gratuite, la musica e ci facciamo un po’ di ciaccole guidando tranquilli.
Tranquilli finchè la sterrata incrocia un torrente. Scuro. E largo, bello largo. Ti prego dimmi che è vero quello che vedo, il pajero ficca la prima e inizia a guadare. SIIIIII il superguado notturno ci mancava!!!! Ci tuffiamo pure noi ed è anche abbastanza fondo. Il contadino senza denti si sporge dal finestrino e ci guarda ridacchiando. Che gusto.
Arriva il momento di lasciare il pajero, ringraziamo di cuore e ci accodiamo alla seconda jeep della radio a palla. Quando arriva a casa pure lui, ci da indicazioni precise per raggiungere l’asfalto. Troppo gentili, davvero.
La pista si è fatta polverosa e segue un fiume. È notte oramai. Il momento migliore per finire la benzina, senno’ noi come divertiamo? Manuel sfrutta la discesa e poi spinge per un po’. Ok è l’ora dell’operazione Ciuccio



Ora abbiamo circa un litro e mezzo in due moto. Meglio di niente. Ancora uno strappo e troviamo l’asfalto. Visione mistica!
E come se non bastasse poco dopo spunta un paesotto con tanto di benzinaio aperto. La buona stella ci assiste. Ultimi venti chilometri di curve e siamo a Berat.



SONO CONTENTO!
Come dei fulmini troviamo un alberghetto e saliamo a toglierci la roba da enduro ormai fetente che manca poco a mezzanotte. L’unico posto aperto è una specie di pizzeria li dietro l’angolo, il cameriere non fa neppure ora a posare la roba sul tavolo che gia sparisce. Il contakm segna 300 da stamattina. Mai pizza&birra furono più meritate!!!

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Cinquantino
12/08/2009 13:40

Turisti a Berat, città dalle mille finestre tutelata dall’unesco






L’ora del filtro


E si parte verso la costa. La strada è un po’ noiosa e il traffico si fa sentire. Per movimentare un po’ la situazione Manuel tenta di stendersi su un tornante e io adotto la guida albanese facendo sorpassi criminali…

Pozzi petroliferi verso Fier


Ed ecco la temibile baia di Valona che negli anni novanta fu base degli scafisti più agguerriti
Molto temibile direi…


Villette vista mare


Ci fermiamo a mangiare sul lungomare in una bettola promettente. Diamo parola all’oste e subito interviene un tizio in italiano. Anzi in romano! E così mangiando parliamo un po’ con questo tipo che dopo vent’anni a Roma di albanese gli è rimasto gran poco. E’ qui in ferie, arrivato ieri ma gia si è stufato. E i figli gli chiediamo non sono venuti? I figli so grandi dice lui, m’hanno detto A Papà, corcazzo che ce vengo in albania, vacce tu che io c’ho da annà ar mare con li amici mia!

La strada per il sud lascia la costa poco dopo Valona e si inerpica per i monti del Llogaraja. Spettacolo puro, in pochi km si passa dal mare alla montagna prima brulla poi verde poi verdissima.

La cima si avvicina, faccio il conto alla rovescia… 5 – 4 – 3 – 2 – 1
ECCOLO!!! Ecco finalmente quel gran bastardo di mare Ionio


Guardando a monte verso il passo appena scavalcato


a 1000 e rotti metri soffia un vento fortissimo, la moto di Manuel ferma in cavalletto quasi si rovescia a terra da sola.
Da qui in poi per noi sarà tutta discesa, in ogni senso…






Tramonto a Palase




Bestemmie a Palase…


La nostra suite d’hotel a Dhermi


Cartoline ioniche






Imbocchiamo una sterrata a caso verso il mare


porta ad una baia isolata dove ci sono solo le rovine di un campeggio abbandonato.


Coraggio geometra, spingi!


Qualcuno tra gli olivi ci grida dei saluti. Ma chi minchia è?? Incredibile sono i tre svizzeri che abbiamo conosciuto a Koman aspettando la barca! Neanche se ci fossimo messi d’accordo saremmo riusciti a trovarci in questo posto! Ci danno un paio di dritte per la zona, tipo la spiaggia di Vuno


E l’ostello Skolla Hotel, ricavato ristrutturando la vecchia scuola del borgo di Vuno grazie al lavoro di volontari e ospiti da tutto il mondo.




In ostello ritroviamo anche due motociclisti visti in porto a Valona. Sono due tosi altoatesini con un vecchio guzzi e un beta jonathan 350! Hanno un mese di tempo e stanno andando in Turchia beati loro..
L’atmosfera è molto international, c’è gente da ogni parte d’europa. La serata passa bene attorno al fuoco in compagnia. Peccato solo per l’ustione beccata stamattina in spiaggia… mammachemae!!!

L’ex base sottomarina di Porto Palermo


Strane pitture in strana spiaggia


Si vaga tra la costa e l’interno




Qeparo Alto. Il paese più bello del mondo




Tramonto a Buneci


Momenti zen…


Sarande: prendete una parte di Montecarlo, due di Salonicco, mezza di Sottomarina e shakerate in salsa albanese


Con qualche bestemmia troviamo la giusta strada per Bistrica, la meta è la sorgente di Syri i Kalter detta anche dell’occhio blu. L’acqua sgorga dalla profondità di 50 metri dando vita a un bellissimo fiumiciattolo verde.




Obbligatorio fare il bagno. Acqua a 8 gradi, sole a 30 gradi. CORROBORANTE direi!

Sulla via del ritorno a Saranda ci fermiamo a Mesopotami in una trattorietta dove poco prima abbiamo chiesto informazioni per la sorgente. la giovane cameriera ha lasciato il segno!! poi si fa l'ora di proseguire per Ksamil, località di mare dove ci aspetta il nostro ultimo bagno albanese. le birrette ed il raki si fanno sentire, siamo rilassati ma gasati per tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora e ci concediamo una guida un po' sbarazzina. poi passa un gs nuovo fiammante e mi si tappa la vena: vado a prenderlo!!! butto giu una marcia per entrare in un bel curvone a sinistra ma cazzzz in una frazione di secondo il posteriore parte e mi ritrovo a scivolare sull'asfalto. [termine censurato]!! penso mentre scivolo incastrato assieme alla moto che si ferma dopo un bel pò di metri sul ciglio erboso facendomi fare un paio di capriole con tocco di classe conclusivo: bagno in fosso a bordo strada... Ehi io volevo andare "al di la del fosso" non NEL fosso!!!
mi tiro su bestemmiando, le ossa sembrano tutte intere, la pelle un po' meno. Manuel arriva con una faccia misto preoccupata-meravigliata e forse pure divertita per il volo in fosso. tiriamo su il cancello assolutamente INDENNE e iniziamo a rattopare l'uomo. sono un po' svarionato, più che alle ferite penso con rabbia al fatto che sono caduto facendo il pirla ma soprattutto che poteva andarmi molto peggio... Eh vabbe fa parte anche questo del gioco. nuovo appunto di viaggio: usare SEMPRE le protezioni...


Raggiungiamo Ksamil e con un po’ di commedia varia affittiamo una camera per la notte.
Panorama ameno


Due passi in paese, facciamo il pieno di gyros e scendiamo giu verso i localetti da spiaggia per bere una birra.
E dopo un po’ di bricolage!!


La baia di Ksamil con i suoi isolotti raggiungibili a nuoto.


Fauna locale


Sguazziamo un po’ e proseguiamo tranquilli verso sud.
Chiatta a fune nei pressi di Butrint




E questa cos’è?


la frontiera di Konispol: pochi metri e si torna in Europa.


Igoumenitsa a 39km.. ce la prendiamo con estrema calma e ci fermiamo pure a mangiare sotto una pergola. Manuel assaggia l'ouzo con ghiaccio: amore al primo sorso!!

Con un giochino di prestigio riusciamo ad avere i biglietti del traghetto a tariffa giovane he he...
Appena fuori dalla biglietteria vediamo un varadero stracarico con targa italiana. Torniamo dalla Turchia dice il proprietario, ma di dove sei? di padova, incredibile! Et voilà Matteo & Signora, due parole sulle rispettive impressioni di viaggio e poi ci salutiamo. Siamo di buon umore per l'incontro e per il prezzo dei biglietti, presto lasciamo questa fogna di porto e andiamo a Sivota a goderci gli ultimi scampoli di ferie!

Un bagno, due passi nel porticciolo al tramonto.


Serata di svacco, un bel brindisi ci sta tutto! una band suona un po' di fusion fuori da un bar, quando tutti sbaraccano andiamo a prendere possesso della nostra camera all'hotel des milles etoiles: sacchi a pelo per terra sul molo e via!
Zanzare e puzza di piscio, l'alba arriva in fretta. Arrivo a Igoumenitsa in stato comatoso col primo sole e poi si caricano i cancelli in nave. Sono crepato ma resisto sveglio ancora un po' mentre il traghetto costeggia l'albania. tante volte ho guardato questa costa dalla nave senza notare niente.
Ma ora lo sguardo è diverso.

coma on board


ancora un tramonto


un alba


e siamo arrivati


Epilogo. sbarchiamo rincoglioniti, luridi e io pure mezzo invalido. ma ce l'abbiamo fatta.


Un grande grazie a Manuel che ha dato fiducia alla mia idea balorda e che si è rivelato un compagno di viaggio DOC
e grazie anche alle nostre moto che senza una sola incertezza ci hanno portato davvero dappertutto.

Ma soprattutto ringrazio quella strana e forse stupida vocina che ogni tanto si risveglia e dice "Vai, è ora di partire"

C'è tutto un mondo da scoprire.
12/08/2009 14:46

[SM=x653535] spettacolare stupendo viaggio i miei più sinceri complimenti per l'avventura
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Dominatore
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senza parole... [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]


= Igino =
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Eccelso
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Orko



Il sito italiano della Dominator NX650 - WWW.DOMINATOR650.IT
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..... ma niente da discutere.... il webmaster è il webmaster! ...e non l'ho detto io.
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12/08/2009 18:07

Il grazie lo devo io a te che con la complicità della tua incapacità di stare fermo, mi hai permesso di vivere questa mia prima grande avventura! Posti meravigliosi, compagnia giusta e 15giorni di ferie...non hanno prezzo se hai un vecchio cancello sotto al sedere! [SM=x653544]
Ora non rimane che vender l'XR in tempo per la Libia... [SM=x653552]
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13/08/2009 01:03

Mi avete donato una piccola parte della vostra avventura, grazie!
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Mastro Dominatore
13/08/2009 01:28

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[Modificato da CIRODOMINATOR 13/08/2009 01:29]
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23/08/2009 09:39

complimenti ai mezzi ma soprattutto a VOI !!!
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Cinquantino
14/09/2009 17:33

Assolutamente spettacolare, bravi, fantastico!!!!!!
[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]


If you want to be happy for a day, drink.
If you want to be happy for a year, marry.
If you want to be happy for a lifetime, ride a motorcycle.
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Cinquantino
14/09/2009 18:17

Re:
bellissimo!
sono tutti posti che ho visto e devo dire che mi emoziona molto rivederli...
complimenti!


--------------------


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Eccelso
14/09/2009 20:48

CHESPETAKOLO! [SM=x653535] [SM=x653534] [SM=x653538]

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Cinquantino
15/09/2009 08:27

Mitticiiii !!!
[SM=x653535]
ciao


bubuclo
15/09/2009 11:56

x x x x
Complimenti!
Propongo un brindisi...a quest'ora ci sta!!!
[SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653544] [SM=x653550]
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15/09/2009 19:15

bravissimi
siete bravissimi veramente,quanto vi invidio mentre quardo e leggo,mi fate sognare. [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
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16/09/2009 09:43

[SM=x653544] [SM=x653544]
complimenti !!!!! Bellissimo viaggio!!!!!!! davvero!!! l'albania mi manca, ed è proprio un peccato a quanto vedo!!!



Tex
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16/09/2009 10:03

A chi manca l'Albania...che si sbrighi...stanno già iniziando a cambiare molte cose.
Alcune strade le stanno preparando per una prossima asfaltatura e la zona costiera del sud si sta civilizzando ed uniformando parecchio agli standard turistici...
A tutti un grazie per i complimenti che rigiro alle bellissime terre che ci hanno ospitato!
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16/09/2009 11:46

piccolo... purtroppo qua bisogna sbrigarsi a girare il mondo intero perchè sta cambiando ovunque!! Non lo so con precisione ma credo che ormai pure la mitica ruta Ruta 40 da bariloche a ushuaia (forse la strada d'avventura più famosa al mondo) sia quasi del tutto asfaltata! Tre anni fa era un cantiere aperto in più punti.. ma almeno ho la soddisfazione di averla fatta tutta sterrata :-)
20 anni fa.. cazz.. direi 21 per la precisione la mia "prima grande avventura".. dubrovnick col vespa!! Se penso a cos'ho trovato allora e cosa c'è ora mi viene male!!! lo chiamano progresso e noi possiamo solo adeguarci!!
Se volete un'idea per il prossimo anno, sulla falsariga del viaggio che avete appena concluso.. io consiglio le isole del nord egeo. Samotrache, Limnos, Lesbos ecc.. (a orecchio.. magari si scrivono diversamente). Poi turchia continentale e traghetto da cesme (sempre a orecchio..) fino a casa!! Il bello del sud est europa/medio oriente è la "semplicità" con cui puoi arrivarci!! Arrivi a venezia e in 24 ore sei a igumentizza e da li in poi hai praticamente solo moto!! Facile ed economico.
Ps. consideratevi pure fortunati ad "esservi trovati".. statisticamente due settimane assieme allo stato brado fanno nascere più di qualche incomprensione tra due persone :-) Complimenti!!


Tex
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Cinquantino truccato
16/09/2009 14:53

bravi [SM=x653535] vedendo le vostre foto e soprattutto leggendo le vostre gesta, mi avete fatto sognare.....grazie ragazzi e ancora complimenti [SM=x653561]




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Cinquantino
17/09/2009 11:49

Eh...la turchia...sarebbe si da farci un bel tour! Il prossimo anno però mi piacerebbe asplorare qualche paese dell'ex urss...non ho ancora nulla di preciso in testa tranne la voglia di partire!
L'altro bastardaccio invece mi sta tentando in anticipo per una tuchia a natale...qui tocca vincere qualche superenalotto! :-D
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18/09/2009 11:37

mmm... dipende da quanti giorni avete... sono tre giorni di traghetto andare e altrettanti tornare..
E anche come clima, non ci sarà il gelo nostrano ma neanche tutto sto caldo. Aggiungici le giornate decisamente corte.. Boh, non il massimo della vita. Occhio che la turchia è leggermente più grande dell'albania:-) io per arrivare in armenia ci ho messo un bel pò !!! Senza contare gli innumerevoli posti di blocco che si incontrano da quelle parti. Aggiungi infine un serbatoio maggiorato. La vedo parecchio rischiosa andarci con il 12 litri.


Tex
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Cinquantino
18/09/2009 12:02

bravi
una grande esperienza
bravi bravi [SM=x653535]
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Cinquantino
18/09/2009 16:46

Re:
)Tex(, 18/09/2009 11.37:

mmm... dipende da quanti giorni avete... sono tre giorni di traghetto andare e altrettanti tornare..
E anche come clima, non ci sarà il gelo nostrano ma neanche tutto sto caldo. Aggiungici le giornate decisamente corte.. Boh, non il massimo della vita. Occhio che la turchia è leggermente più grande dell'albania:-) io per arrivare in armenia ci ho messo un bel pò !!! Senza contare gli innumerevoli posti di blocco che si incontrano da quelle parti. Aggiungi infine un serbatoio maggiorato. La vedo parecchio rischiosa andarci con il 12 litri.




Volevo dire Tunisia :-D
Ero preso col sognare la Turchia e mi è scivolato un dito quà ed uno là sulla tastiera :-D
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