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Randagio...

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2009 12:01
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Cinquantino
16/02/2009 13:33

Visto che il post libico è piaciuto riporto qualche foto del mio giretto dello scorso luglio.


Amici, soci e simpatizzanti hanno dato forfait gia da tempo.
Il weekend umbro con Rokes & co. è ahime saltato all’ultimo.
Ma non ho nessun ripensamento, è tempo di partire. Andrò da solo.

Due settimane solo io, la moto e la terra che amo. La Grecia.
Quest’anno tocca alle Isole Ionie Lefkada, Itaca, Cefalonia e Zakynthos.

Ancora una volta l’avventura inizia qui, al porto di Ancona.


E poi via, tenda, bagaglio francescano e rotta verso sud.

Tappa ad Arta


la spiaggia di Ialos a Lefkada


un abbonato ha sempre un posto in prima fila…


Porto Katsiki, Lefkada



Il faro di Capo Doukato, punta meridionale di Lefkada dai cui si narra si gettò in mare Saffo..
Molto piu prosaicamente mi pregustavo il lungo sterratone per arrivarci, visto mille volte dalla nave.


finalmente sono sul posto e…. sorpresa: hanno asfaltato e allargato la strada stile pista da F1 !!!! giuro che non ho mai visto una strada così perfetta in Grecia… BASTARDI




Vista per la strada


Sosta a Sivros, tranquillo borgo montano


La spiaggia di Agiofili, Lefkada


Trasporto navale tra Lefkada e Cefalonia. Si cambia isola!


Sbarco a nord di Cefalonia e seguo la costa occidentale con viste come questa: la mascella cade improvvisamente, il polso destro chiude il gas e la moto si accosta da sola a bordo strada. È la penisola di Assos


Intravedo uno sterrato che sale alla rocca veneziana, arrivo alla base e vedo un cartello di divieto. In grecia??
Chissenefrega dico io!! Sono le 3 del pomeriggio e ci sono 42 gradi, chi vuoi che venga a prendermi…
E allora si sale!


Poi si taglia per l’interno passando paesini piccoli e silenziosi dove ci sente quasi in obbligo di spegnere il motore per non disturbare la tranquillità immobile del pomeriggio. Due passi a piedi, un paio di scatti…
Cartoline da Mesovounia, Cefalonia



A quanto pare anche qui inizia a furoreggiare il nuovo mono 450 bavarese!!!
Contento Omonero??


Il giorno dopo mi imbarco di buon ora per Itaca e si continua a gironzolare qui e li
Piccolo ulivo..


la baia di Afales

da cui parte uno sterro molto promettente. Do un occhio alla carta, è segnato, è proprio lui e pare lungo una decina di km. Andiamo!

Si lascia la traccia piu battuta e si risale in costa con una serie di bei tornantoni: in caso di dritto il tuffo in mare è GARANTITO.


poi si scende dolcemente in un tunnel di olivi e pietre rossastre


fino ad arrivare alla baia di Marmaka, nord est di Itaca. Non c’è nessuno a parte un paio di barche e 5 eucalipti


Itaca on the road





Notte in spiaggia sotto gli ulivi e poi giu verso Capo Mounda, punta meridionale dell’isola.
Finisce l’asfalto è inizia lo spasso!!!



Lo sterro procede lungo e gagliardo, la traccia diventa sassosa e rotta, qui non passano i gippini dei turisti inglesi. Guido in piedi e rompo un paio di ragnatele tese tra i cespugli: fanno tac. Poi iniziano a farsi piu frequenti, un po’ troppo frequenti.. e minghia quanto sono grosse quando le spacco con le braccia fanno proprio rumore! Ora le ragnatele sono una ogni due metri, sputo e cerco di strapparle via dalla maglietta. Guardo il manubrio, vicino alla manetta del gas c’è un ragno GROSSO COME UN PACCHETTO DI MARLBORO!!!!! ARGHHH!!!! Mi fermo di botto e inizio a bastonarlo ma il bastardo si nasconde tra carena e serbatoio. Allora cerco di affogarlo con la bottiglia d’acqua. Vinco io. Tiro il fiato, mi tolgo la matassa di ragnatele di dosso. Giro la moto e me ne vo’: e in cu..lo anche a Capo Mounda!!!!

Si lascia Itaca per tornare a Cefalonia


A bordo del traghettino faccio conoscenza con un velista pugliese un po’ in la con gli anni e coi chili… mi ha dato parola lui vedendo la targa italiana, la moto sporca e carica. Parliamo un po’, è arrivato a vela direttamente dalla puglia con un amico. Schifa anche lui tutti quei transatlantici inglesi che si vedono in giro per le baie e che tengono le loro costose vele rigorosamente arrotolate. Ritrovo nelle parole di quest’uomo tranquillo e cotto dal sole le stesse espressioni e lo stesso entusiasmo che abbiamo noi quando parliamo di moto e fuoristrada. credo si chiami passione…
Sbarco a Sami (Cefalonia) e ci salutiamo, lui prosegue con l’amico su uno scooterino a noleggio per andare a vedere un cantiere nautico.
Il Domi è in riserva ma dovrei farcela a raggiungere il capoluogo dell’isola dove la benza costa un po’ meno.
Quindo parto tranquillo schivando il primo benzinaio e prendo la meravigliosa strada che taglia l’isola orizzontalmente: cipressi, olivi, abeti neri… verdissimo dappertutto. Ahò ma dove siamo sulle dolomiti??
Tengo d’occhio i km della riserva, aumentano e la strada continua a salire. No problem spengo i fari e butto su una marcia, il motore frulla con un filo di gas, dai che ce la facciamo. Mi concedo un sorpasso sborone su due ragazzetti con uno scooter a noleggio ma… lo pago caro!!! È stato il colpo di gas fatale. Il motore si ammutolisce proprio in vista dell’ultima rampa. Azzzo sono a piedi. Ok proviamo a spingere, il benzinaro è proprio al di la degli ultimi due-trecento metri di salita. Maledetto cancello, tra peso della moto e dei bagagli non ce la faccio e mollo dopo poco. Vabbe penso gia di legare la moto a un palo e di fare l’autostop fino al benzinaio quando all’orizzonte compare la sagoma di un Typhpoon che arranca stracarico. Sono i velisti pugliesi: CHE [termine censurato]!!!! Detto fatto mi danno uno strappo fino al distributore – che ovviamente non ha ne tanichette ne bottiglie vuote. Rovisto nelle immondizie sotto l’occhio schifato del benzinaro e trovo un boccettino vuole di olio per miscela: tiene come un bicchiere di graspa ma mi basta per superare l’ultima salita. Torno alla moto, metto dentro le due gocce di benza ri-saluto e ringrazio di cuore i pugliesi e poi il viaggio contina.

Riposo in campeggio ad Argostoli (Cefalonia) dopo le avventure benzinistiche


scatti da Cefalonia
Il monumento agli 11.000 soldati italiani trucidati dai nazisti sull’isola dopo l’8 settembre ‘43


Gironzolando per la penisola di Paliki, la parte occidentale arida di Cefalonia. In certi versanti coperti la temperatura percepita è di 50 gradi. Manca l’aria anche in corsa!!!




Si fa presto a grecizzarsi: mai farsi mancare il cafè frapè!


Oramai ci ho preso gusto! Tratta interna in battello tra Lixouri e Argostoli


Il faro di Argostoli, souvenir della dominazione inglese


Cena in bettola ad Argostoli poi due passi sul lungomare. Ma non ho sonno, ascolto un vicino di tenda che strimpella delle vecchie canzoni greche popolari. Bevo un altro ouzo e leggo un libro… dopo un po’ alzo la testa dalle pagine e guardo fuori dalla tenda: è gia chiaro. Significa che è tempo di ripartire!

Rotta verso Zakynthos, quarta ed ultima isola.


Dopotutto sono in vacanza, azzo!
Decido che a Zakynthos farò campo base in un solo campeggio per evitare la pippa quotidiana del monta-smonta e carica-scarica. Sulla carta ne trovo uno che pare ben situato, in verità ci metterò un’ora per trovarlo girando come una trottola tra stradine e ulivi… arrivo in camping che è gia buio e adocchio una piazzola libera. giusto accanto ci sono un Gs e un Pegaso Strada: finalmente dei motociclisti!!!
La mattina attacco bottone con quello del Pegaso, Flavio un ragazzone napoletano con morosa al seguito. Quando sanno che sono in giro da solo mi adottano subito e mi danno mille dritte sulle cosa da vedere e da fare. Spirito partenopeo!
Il tipo del Gs è invece un professore belga di 56 anni anche lui in giro da solo (Belgio-Ancona no stop!) ex endurista ed ex Tenerista. Ovviamente ci perdiamo in ciaccole e salta fuori che trent anni fa ha girato abusivamente a Namur col suo Xt 350 durante le prove del mondiale!!! E che li ha visto girare un certo Rahier… che tempi!

Seguo i consigli dei ragazzi di Napoli, prendo una barchetta (senza moto stavolta) per raggiungere una certa spiaggia altrimenti inaccessibile.
Vi dice niente…?


Ma che delusione, c’è un casino di gente, sembra di stare a Rimini.

Non fa proprio per me… faccio un bagno, rimonto in barca e tolgo il disturbo un po’ con l’amaro in bocca.

Guardo la carta, faccio due conti e inizio a rimuginare qualcosa.. Aspetto che si faccia tardo pomeriggio e comincio a cercare una certa altura sulla costa da cui si dovrebbe vedere uno certo panorama…
Cerco per asfalto


Cerco per sterro


ma nulla da fare, sono sempre sul versante sbagliato. Poi ad un incrocio butto l’occhio sui cartelli: è scritto chiaro e tondo, pure in inglese. Che pirla bastava leggere!
E finalmente raggiungo l’agognata terrazzetta


da cui si gode di una vista unica: la baia del naufragio

così si che mi piace, altro che al mattino con tutti quei culoni inglesi!!!

Cartoline da Zakynthos






Gli ultimi due giorni li passo girellando per l’isola con i ragazzi del Pegaso e con una coppia di vicentini su Gs conosciuti per la via. Ovviamente si parla di moto e indovina un po’ salta fuori che Emiliano è amico di un certo Gianni… Ovvero Giovanni Stefani, il vicentino che ha corso la Transorientale con Uligio! Minghia ma il mondo è davvero piccolo!!


L’ultimo giorno arriva… carico la moto e si riparte di buon mattino.
C’è un bel sole e l’aria è ancora fresca.
Il sole si alza sulla baia di Zante


Altro trasporto navale, rotta per Killini sul Peloponneso


Sbarco e il tempo cambia rapidamente, il cielo si fa grigio e le prime gocce iniziano a battere sul casco.
Ma proseguo tranquillo, è presto e mi mancano solo 40 km per il porto di Patra. Non metto neppure l’antipioggia per sentire l’acqua fresca addosso.

In porto a Patra aspettando l’imbarco


Sabato sera, c’è un afa bestiale a cui non sono piu abituato. Inizia ad imbrunire ma finalmente intravedo la sagoma ben conosciuta dei Colli Euganei: giro un po’ di più il polso destro.
Una birretta al volo a Galzignano secondo tradizione e poi ci sono.



Ce l’ho fatta. E tutto diventa già ricordo.
16/02/2009 16:40

Bellissimo viaggio e posti incantevoli come solo la Grecia sa dare.
Guardano fuori con il freddo che fa ed il tempo del cavolo e pensare alle calette ed all'acqua delle foto mi sento male dall'invidia.
Bel report [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
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Cinquantino truccato
16/02/2009 22:35

Le Isole greche.... che nostalgia [SM=g27836]

Complimenti per il reportage [SM=g27811]
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Cinquantino truccato
17/02/2009 00:44

invidia
brav brav.
bel gir,belle foto e bella prosa spigliata. [SM=x653535]

[buono cumulativo valido anche per la libia]
[Modificato da piermiri 17/02/2009 02:16]


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a bi qualcosa....
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Mastro Dominatore
17/02/2009 00:44

ottimo e meraviglioso! [SM=x653535]
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al prossimo raduno devi esserci ! [SM=g27828]
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ma dicci poi che provenienza ha quella sella "particolare" [SM=g27833] [SM=x653551]
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Cinquantino
17/02/2009 12:45

Bellissimo racconto [SM=x653535] e bella la Grecia [SM=x653538] . L'anno scorso sono stato in giro per la Croazia...questo valuterò per la Grecia [SM=x653561]




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Cinquantino
17/02/2009 13:34

Re:
CIRODOMINATOR, 17/02/2009 0.44:

ma dicci poi che provenienza ha quella sella "particolare" [SM=g27833] [SM=x653551]



he he... segreto professionale [SM=g27816]
scherzi a parte, ho le gambe lunghe e la posizione del domi originale mi spaccava la schiena e sforzavo troppo le ginocchia per alzarmi in piedi sulle pedane..
Allora ho preso una vecchia sella (da Sandro se no erro [SM=g27822]) e lo fatta sistemare da un tipo giusto: spugna spessorata e sagomata +5 cm, nuovo rivestimento in antiscivolo, e chicca finale serigrafia honda in bianco [SM=g27811]
La moto così è fatta su misura per me, ha i risers da +2.5 e un manubrio con piega enduro. PERFETTA [SM=g27828]


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Cinquantino
27/03/2009 12:01

complimenti bel viaggio,la foto della spiaggia del naufragio è stupenda....che invidia... [SM=g27811]..ascolta ma se monto come te i rialzi e il manubrio da enduro, dopo i fili aria,freno,friz e gas vanno bene o devo modificare?
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