La mattina dopo lasciamo di corsa il campeggio causa nuvoloni minacciosi, che puntualmente ci scaricano addosso acqua ininterrottamente mentre risaliamo la costa verso Spalato.
Curioso doversi fermare a prendere una cioccolata calda il 16 di agosto...
Lasciamo gli stivali fradici in un buco di appartamentino di 10mq affittato last minute, compriamo due ombrelle usa e getta e andiamo a visitare la città costruita tra i resti del palazzo di Diocleziano, rischiando più volte la vita con le infradito sul marmo scivoloso
Il mattino dopo non piove più, ma le nuvole continuano a seguirci mentre cerchiamo di uscire dalla città.
Passiamo un'ora imboccando superstrade in direzione sbagliata e seguendo cartelli poco chiari, finchè imbocchiamo di nuovo la Magistrala in direzione Zara.
Qui splende il sole, ma la nuvola fantozziana è sempre in agguato, quindi decidiamo di fare una passeggiata nel centro storico in pantaloncini con gli stivali addosso (incuriosendo i numerosi turisti).
Nel pomeriggio il tempo regge, quindi abbandoniamo l'idea di fare una tiratona fino a casa e ci accampiamo per goderci il fantastico tramonto di Zara, cullati dalle note dell'organo marino
L'indomani smontiamo la tenda per l'ultima volta e partiamo per una delle tappe più lunghe, che ci riporterà a casa.
Il tratto di strada da Zara a Fiume è forse uno dei più belli della Jadranska Magistrala, stretto tra le roccie dell'altipiano del Velebit ed il mare azzurro macchiato dalle bianche isole desertiche del Quarnero.
Dobbiamo però rinunciare ad un tuffo rinfrescante a ora di pranzo perchè passiamo un'ora a compilare carte con una gentile professoressa che ha urtato il Dominator in parcheggio mentre ero a comperare un litro d'olio per il primo rabbocco del viaggio...
Bauletto graffiato, marmitta bucata dal wingrack e leva freno storta, quindi nulla che possa dar fastidio al trattore, che ci porta tranquillamente fino a casa, non prima di un ultimo acquazzone sul confine sloveno!
[Modificato da clio8v 18/11/2015 21:17]