Dalmazia e Montenegro

Finalmente trovo un po di tempo per condividere con voi i ricordi del viaggetto fatto durante le ferie estive in sella al trattorino!
Visto che le ferie cascavano forzatamente nella settimana di ferragosto, abbiamo deciso di caricare tenda e bagagli sul Dominator e farci portare un po a zonzo per la Dalmazia, in barba agli automobilisti in colonna!
L'idea (pianificata con i gatti di casa) è di percorrere tutta la Jadranska Magistrala (la strada costiera croata) da Fiume fino a Dubrovnik, con qualche incursione sulle splendide isole dalmate. macinare qualche centinaio di km la mattina, piantare la tenda e fare i turisti/bagnanti per il resto del giorno.


Il primo giorno si attraversa un breve tratto di Slovenia fino a Fiume, imbocchiamo la Magistrala per qualche decina di km e poi si salpa sul traghetto per Pag


Attraversiamo la parte desertica dell'isola, ci lasciamo alle spalle le discoteche di Novalja (l'Ibiza croata) e ci accampiamo tra i tranquilli uliveti secolari di Lun, sulla punta nord di Pag




La mattina dopo, sfidando la calura delle prime ore del mattino, ci si reinfila la tuta e si attraversa tutta la lunga isola, fatta di saline e pascoli desertici, fino al ponte che ne collega l'estremità sud con la terraferma nei pressi di Zara.
Sfioriamo solamente la città, perchè il campo base successivo è a Sebenicco. Da qui ci spostiamo poi nel vicino parco naturale della Krka, dove ci si può rinfrescare tra le spettacolari cascate.




Terzo giorno: bagnetto mattutino, colazione, si ripiega rapidamente la tenda con mosse ormai collaudate e via lungo la costiera, tutta curve e bellissimi scorci sul mare!


A Spalato attraversiamo rapidamente il traffico cittadino e ci imbarchiamo nuovamente per Brac, la nostra seconda isola, dove ci aspetta il "corno d'oro", ovvero la spiaggia più famosa della Croazia




Altro giorno, altro traghetto! Torniamo sulla costiera, che oggi ci porterà attraverso un breve tratto di Bosnia (per fortuna poca fila per i motociclisti sui confini!) fino alla meta: Dubrovnik!

Dopo 4 giorni di viaggio sovraccarico, nel caldo torrido macinati senza batter ciglio, il trattorino si merita un giorno di pausa, quindi salpiamo dal porto fortificato dell'antica Ragusa per visitare gli isolotti dell'arcipelago delle Elafiti




La sera torniamo a passeggiare in città e, sotto alle mura, il Dominator trova una sorellina targata Genova!




Ferragosto vuol dire gitarella fuori porta, quindi lasciamo i bauletti in tenda e ci godiamo gli ultimi km di costiera croata fino al confine con il Montenegro!




Il punto più a sud della nostra vacanza è la cittadella veneziana di Perast, nel cuore delle bocche di Cattaro, tra mare e vette alpine!




Dopo aver rivissuto gli anni della Ex Yugoslavia nelle cittadine costiere fatiscenti del Montenegro, torniamo sopra Dubrovnik, a visitare il forte napoleonico che è stato teatro di sanguinosi combattimenti nei primi anni 90, come testimoniato nel museo dedicato al periodo dei bombardamenti che hanno devastato la città.



Doveroso anche il giro sulle antiche mura di Ragusa, che permette di ammirare anche il gran lavoro di ricostruzione fatto negli ultimi 20 anni

La mattina dopo lasciamo di corsa il campeggio causa nuvoloni minacciosi, che puntualmente ci scaricano addosso acqua ininterrottamente mentre risaliamo la costa verso Spalato.
Curioso doversi fermare a prendere una cioccolata calda il 16 di agosto...



Lasciamo gli stivali fradici in un buco di appartamentino di 10mq affittato last minute, compriamo due ombrelle usa e getta e andiamo a visitare la città costruita tra i resti del palazzo di Diocleziano, rischiando più volte la vita con le infradito sul marmo scivoloso





Il mattino dopo non piove più, ma le nuvole continuano a seguirci mentre cerchiamo di uscire dalla città.
Passiamo un'ora imboccando superstrade in direzione sbagliata e seguendo cartelli poco chiari, finchè imbocchiamo di nuovo la Magistrala in direzione Zara.

Qui splende il sole, ma la nuvola fantozziana è sempre in agguato, quindi decidiamo di fare una passeggiata nel centro storico in pantaloncini con gli stivali addosso (incuriosendo i numerosi turisti).





Nel pomeriggio il tempo regge, quindi abbandoniamo l'idea di fare una tiratona fino a casa e ci accampiamo per goderci il fantastico tramonto di Zara, cullati dalle note dell'organo marino



L'indomani smontiamo la tenda per l'ultima volta e partiamo per una delle tappe più lunghe, che ci riporterà a casa.


Il tratto di strada da Zara a Fiume è forse uno dei più belli della Jadranska Magistrala, stretto tra le roccie dell'altipiano del Velebit ed il mare azzurro macchiato dalle bianche isole desertiche del Quarnero.

Dobbiamo però rinunciare ad un tuffo rinfrescante a ora di pranzo perchè passiamo un'ora a compilare carte con una gentile professoressa che ha urtato il Dominator in parcheggio mentre ero a comperare un litro d'olio per il primo rabbocco del viaggio...
Bauletto graffiato, marmitta bucata dal wingrack e leva freno storta, quindi nulla che possa dar fastidio al trattore, che ci porta tranquillamente fino a casa, non prima di un ultimo acquazzone sul confine sloveno!

bellissimo viaggio e bei posti da visitare con la moto