La moto entra in riserva, troppo presto secondo i miei calcoli, ma forse all'ultimo rifornimento non era proprio piena piena.
Al primo paese poco distante chiedo indicazioni per un distributore: "qui non c'è, 40 km indietro o 60 avanti".
Strano: in genere in Kazachstan ogni paese ha un benzinaio.
Di andare indietro non se ne parla, quindi avanti.
Poco prima di partire ho montato un serbatoio maggiorato Acerbis e penso che, se con quello normale con la riserva ci faccio 45 km, con questo 60 non dovrebbero essere un problema.
Dopo 45 km sono fermo, completamente a secco. Sabrina mi guarda incredula: è la prima volta che mi capita in vita mia.
Con le gìultime gocce di benzina torno indietro qualche centinaia di metri, dove ci sono due camion accostati con i relativi autisti intenti a ripararne uno dei due: in genere so che i camionisti sono tra i più disposti ad aiutare in caso di bisogno.
Loro viaggiano a diesel e di benzina non ne hanno, ma almeno ci danno una cannuccia con cui potremmo tirarne fuori un paio di litri da qualche auto di passaggio.
Non ne avremo bisogno: alla quarta macchina che fermo facendo grandi gesti in mezzo alla strada, una mercedes super lusso, mi dicono che il distributore è lì avanti 2 km e che sono disposti a portarmici e a riportarmi poi indietro.
Tanica? Tiro su un paio di bottiglie buttate lì a lato strada e vado con loro.
Il distributore è chiuso ma il benzinaio è lì: il passeggero gli spiega che siamo poco dietro con la moto a secco, il distributore riapre e mi da una tanica da 5 lt, quindi mi riportano alla moto.
Grazie anche a voi!
Inizia a calare il sole, decidiamo quindi di fermarci a Sarkand.
2/8/2014
Il Kazakhstan è grande, molto grande...