00 14/09/2016 22:06
19/8/2016

In mattinata una breve visita di Astrakhan, che è una bella città, col suo Cremlino e il lungo Volga..













quindi risaliamo il corso del fiume per raggiungere Volgograd.
La strada è lunga, dritta e noiosa: ogni tanto si apre qualche piccolo scorcio sul Volga, ma non ci fermiamo neanche per una foto.
La cronaca invece è più interessante.

Alla prima area di servizio veniamo approcciati da uno dei benzinai, che esteticamente sembra il cugino di campagna di Putin con addosso la tuta da benzinaio:
"di dove siete? da dove venite? dove andate? parlate russo?"
"siamo italiani, veniamo dal Kyrgyzstan e dal Kazakhstan e andiamo a Volgograd, il russo lo parliamo poco poco"
"non importa, parlo io!"
e se ne parte con un monologo di un quarto d'ora alla fine del quale mi sento di poter sintetizzare così il suo pensiero:
- ama la musica italiana ed è molto contento di poter guardare il festival di Sanremo
- i paesi da cui veniamo sono rozzi, arretrati, inferiori, e popolati solo da stupidi ignoranti con gli occhi a mandorla (mentre lo spiega si tira sui lati gli occhi, mimando i vicini dai tratti orientali, che evidentemente non gli stanno particolarmente simpatici)
- Gagarin era un figo
Quindi mi strappa di mano amichevolmente, ma con fermezza, la bottiglia di the freddo, se ne beve un sorso, me la restituisce e ci saluta calorosamente.

Altra sosta: facciamo benzina e ci apprestiamo a comprare qualcosa da bere.
Roberto sparisce un attimo e ritorna: "ragazzi scappiamo, veloci, veloci! Inizio ad andare e vi aspetto lì avanti!"
Visto che a lui i buchi non piacciono e gli piace l'aria aperta, ha pensato bene di farla dietro il casottino del benzinaio, ma solo quando si è reso conto di essere a 40 centimetri dalla porta della signora ha capito quanto la scelta della location fosse sbagliata.
Sapendo bene cosa vuol dire far infuriare una benzinaia russa, lo seguiamo a gas spalancato...

Proseguiamo, facciamo un po' gli sbruffoni con un poliziotto, e raggiungiamo quindi la meta, o almeno così sembra: dal primo cartello al centro città ci sono 40 km di traffico!







Siamo quasi in centro e ho una strana sensazione al posteriore: eh si, è venuto il mio turno..
Riparata la camera tutto sommato in fretta passiamo le seguenti ore alla ricerca di una sistemazione: è estate e molti alberghi sono pieni, altri hanno prezzi troppo alti, e alla fine ci fermiamo ad un orario in cui i negozi 24 ore non possono vendere più la birra.
Vado a letto di pessimo umore.