00 19/03/2019 10:12
Il contadino
Un contadino non sa in anticipo come andrà l'annata. Se fosse pessimista e avesse timore per tutte le avversità che si possono verificare, non seminerebbe mai nulla. Al buon contadino non dispiace lavorare ed impegnarsi costantemente perchè sa che solo in questo modo c'è speranza di ricavare un buon raccolto. Si, la speranza, perchè la certezza dipende da tanti altri fattori che lui può controllare solo in parte. Dissoda il terreno, lo affina, toglie le erbacce che ostacolerebbero la corretta crescita delle piante, concima. Una volta preparato con cura il terreno, arriva il momento della semina. Sceglie i semi che lui ritiene migliori e li mette a dimora con cura. Passa l'inverno, giunge la primavera. Se il lavoro precedente è stato fatto bene, i semi avranno germinato in larga parte e le pianticelle inizieranno a spuntare. Continuerà a lavorare zappando e concimando, consapevole che in questa maniera i parassiti saranno ostacolati nel loro sviluppo. Diventate ormai grandi, queste piante lasceranno intravvedere le prime spighe e a maturazione, queste conterranno i semi da cui egli ricaverà il pane e in parte utilizzerà per altre semine. Gli iscritti a questo Raduno, sono stati tenuti al corrente di dove, come e cosa è stato seminato. Questi sono tanti, arriveranno da tutta Italia e anche dall'estero. Hanno già riempito l'Hotel e altre strutture, desiderosi di partecipare alla grande festa della mietitura. Quel contadino, il pane e i semi li lascerà tutti alla sua famiglia.