00 14/07/2016 10:32
..ed anche il terzo giorno è arrivato…
Archiviata la notte al rifugio Grasia, ci avviamo verso uno a me sconosciuto sterrato a meno di un chilometro dal rifugio. [SM=x653531] [SM=x653531] [SM=x653531] Le informazioni lo danno legalmente percorribile, ed il percorso scavalca la montagna di fronte noi per ricongiungersi con la statale del Passo Mauria.
Così a freddo, subito dopo la colazione e con il gran caldo in arrivo, non è facilissimo affrontare in scioltezza la pendenza piuttosto ripida, il fondo molto sassoso e la notevole quantità di tornanti sassosi! Di fatto la colazione e parte della buona cena della sera precedente, vengono consumati dall’impegno per la salita. [SM=g27991] Poi finalmente la strada si infila nel bosco migliorando sia la temperatura che il fondo che diventa più solido. Alla fine, come al solito, grande soddisfazione per avercela comunque fatta (anche se ben distaccato dai ben più esperti ed “africani” Bimota e Nirvana!). [SM=g27990]
Arrivati ad Ampezzo, risaliamo a Sauris prendendo però il Passo Pura ed arrivando al lago dal lato opposto della diga rispetto a quello disceso il giorno prima.
Risaliamo la strada lungo il lago fino al bivio per Lateis per affrontare il secondo percorso sterrato della giornata: la strada che da questa località porta a Mione passando per Casera Losa.
Primo pezzo con vecchio bitume poi strada sterrata abbastanza semplice, pendenza e fondo non impegnativi, ma divertenti. Pochi chilometri e raggiungiamo la casera dove, è ormai mezzodì, gustiamo una quantità non esattamente minima dei formaggi fatti lì dal casaro con il latte delle mucche al pascolo nei dintorni: non più parole, solo mandibole al lavoro… [SM=x653546]
Arrivati alla forcella comincia strada in discesa prima cementata e poi asfaltata non ripida, di più : 28%! Praticamente si scende aggrappati al manubrio per non passare oltre alla moto. Diciamo che siamo a livello delle montagne russe. [SM=x653556]
Arrivati a Mione via verso Ovaro per affrontare un’altra salita mitica (stavolta per i ciclisti): lo Zoncolan.
Qui la pendenza è “solo” del 14%, ma pensare che ci salgono in bici, fa un certo effetto. Anche qui da godere le caratteristiche del mono su curve strette e tornanti. [SM=g27990]
Dalla parte opposta dello Zoncolan, dopo tratto stretto che attraversa le piste da sci, si scende per un ampio stradone, con curve da gran premio da moto GP.
Direzione poi Ravascletto per affrontare quello che sarà l’ultimo sterrato della giornata: la via delle cime. E’ una strada stretta, ma non difficile, che si snoda quasi in cresta al monte crostis facendoti godere di paesaggi strepitosi sulle alpi friulane ed oltre, fino in Austria verso Villach. Per uno che soffre di vertigini come me, meglio fare il percorso tenendo a destra la montagna piuttosto che lo strapiombo.
Molto bello e, almeno per me, emozionante. Peccato che l’aria non fosse proprio così tersa come altre volte che ho fatto questo percorso, ma sinceramente lo consiglio a tutti.
Comincia a farsi tardi per chi deve rientrare a casa e siamo abbastanza distanti dai luoghi di provenienza. Si decide per l’ultima fatica del tour: il rientro via passo del rest per evitare la trafficatissima (alla domenica pomeriggio) strada del Cadore. Il Passo del Rest non è particolarmente alto, ma ha un numero infinito di strette curve e tornanti: un percorso da farsi concentrati.
Qualcuno della compagnia è ormai saturo di curve e controcurve, [SM=g27992] ma scopriamo alla fine che la via che abbiamo evitato era straintasatissima da tutto il pomeriggio causa incidenti: quindi, nonostante tutto, la scelta non è stata sbagliata. Separazione da Bimota a Maniago, Nirvana ed io proseguiamo per Barcis e Longarone via Vajont: zone che abbiamo approfondito l’anno scorso.
Alle 20.00 finalmente a Belluno, alle 20.30 gambe sotto il tavolo per pizza e chiacchiere sul giro et alter. [SM=x653544] [SM=x653546]
Qualche parte è mancata sia come bitume ( Giau, Sella, Gardena) che come sterrati (itinerari friuliano ancora da esplorare), ma ce li teniamo per l’anno prossimo!
Comunque, colgo l’occasione, per invitare tutti i dominatori della zona, a farsi comunque vivi: qualche giretto interessante di un giorno, si può fa! [SM=g4259393] [SM=x653552]

Foto: 1 preparazione mattutina
2-3 sterrato mattutino
4 Al lago Sauris incontro con studentesse extra comunitarie
(Glasgow)
5 terzetto 6 scorcio lago Sauris
7-9 salita a casera Losa
10 - 11 Casera Losa
12-13-14 Degustazione formaggi (fatele scorrere velocemente in
sequenza)
15-16 studio e partenza post prandiali
17 strada che scende da in cima alla forcella Losa
18-20 in forcella
21-20 Zoncolan
23-26 Via delle Cime
27 teen agers contenti