com'era bello il mio fiume
Lo sapevo che era frustrante, lo sapevo, eppure....
Devo smetterla, lo so.
Devo smettere di andare "a Ada" con l'illusione di poter trovare qualche percorso campagnolo privo di divieto.
Ma e' piu' forte di me; sono piu' di 50 anni che ho un legame forte con questo fiume ("il mio") e al suo riguardo continuo a coltivare illusioni destinate invariabilmente a infrangersi contro la stupidita' umana.
Cosi' anche 'stavolta inforco la Domitilla (che e' moooolto piu' adatta dell'Africona) e mi dirigo verso sud, direzione Lodigiana/Cremasca dove le campagne sono piu' estese e quindi
potenzialmente meno antropizzate/chiuse/controllate che non dalle mie parti (parco adda nord).
Il parco adda sud pero' e' altrettanto irragionevole e vanifica la maggiore disponibilita' di spazi.
Preciso, a scanso di equivoci, di non essere e di non essere mai stato uno smanettone in cerca di "licenze per uccidere"
Anzi
Ad andare in moto (e solo un pochino anche in fuoristrada) ho cominciato a 13 anni; a frequentare il fiume per pescare e godermi la natura vera a 7.
Ho coltivato un amore vero per questi luoghi e per lo stesso motivo ho sempre detestato (oltre che captato al volo) ogni tentativo di piegare un ambiente cosi' peculiare a interessi men che onesti.
Dico delle ovvieta', ma anche queste ogni tanto meritano spazio, soprattutto quando oltre che ovvie sono anche vere e, come sempre piu' spesso accade, disconosciute.
Allora vai giu'
Fatti la Pessanese, la Paullese fino a Merlino, Comazzo, Bocchi poi vai a Spino, Boffalora poi punta su Lodi, Soltarico, Cavenago, Turano, Castiglione, Gombito, Formigara, Pizzighettone; tutti nomi che chi conosce la zona sa non essere esattamente la Valli Bergamasche ma un ambiente natural/rurale che molti e non solo
in Italia potrebbero invidiarci, con tutte le relative possibilita' di addentrarsi in questo ambiente cosi' ampio e ricco da lasciare spazio sufficente per ogni (e dico ogni) attivita' umana che sia produttiva, naturalistica o ludico sportiva; e invece...
Invece mi sento, come ogni volta castrato.
Laddove potresti, senza causare danno alcuno, percorrere strade d'argine, o vicinali, o di accesso ai campi o di collegamento tra paesi e cascine o tra cascina e cascina
oppure costeggiare Lanche e Morte (nel rispetto di norme di comportamento dettate solo da ragionevolezza e amore per l'ambiente naturale) trovi solo (e lo sapevi gia') da fronteggiare stupidi cartelli che ti vietano l'accesso a qualsiasi cosa e che ti suggeriscono di "rispettare il lavolo dei campi" (massima ipocrisia)
Il risultato, e lo dico solo dopo anni di (sofferta) osservazione, e' che le rive del mio fiume sono sempre piu' abbandonate a chiunque ne voglia fare scempio per il proprio tornaconto o per il poroprio
comodo; che tutto l'ambientalismo in nome del quale sono stati istituiti "Parchi" per la difesa dell'ambiente, anche laddove (e non e' la regola, garantito) cio' sia stato concepito con intenti lodevoli
e' sfociato, nel migliore dei casi, in un topolino partorito da una montagna....con il resto della montagna vietata a tutte le altre specie animali.
Negli anni 60 e 70 l'Adda (cosi' come il Ticino, il Po etc) era fruito e, in un certo modo, rispettato.
Si, certo a volte qualcuno ci arrivava con moto da cross e faceva il "ganassa".
Sicuramente troppa gente pretendeva di arrivare a pescare con la macchina parcheggiata sul ghiaione
Anch'io detestavo certe manifestazioni, ma erano ragionevolmente cose
DA NORMARE, non da vietare!
Ma siccome il nosrto e' il paese dei campanelli io oggi arrivo con la Domitilla, senza aver visto in una mattinata anima viva e comunque dopo aver inutimnente "hittato" (non mi viene la parola itaGliana)
diverse carrarecce altrettanto inutilmente provviste del fatidico cartello "Parco Adda Sud, il traffico all'interno del parco e' regolato dalla legge eticieticietici..."
dopo chilometri e chilometri di tentativi (e qualche escursione piratesca, non lo nego) alla periferia sud di Pizzighettone, davanti a un disarmante, ennesimo cartello che mi spiega, all'inizio di una bella strada d'argine ASFALTATA, che quella e' la ciclabile da Pizzighettone e Casatelnuovo Bocca D'Adda (Foce a Po)
e che tutti i mezzi motorizzati, tranne gli autorizzati..................
Torno a bomba e penso.
Un fiume vivo e vissuto
in un ambito antropizzato ma dove LUI faceva parte ANCORA della vita del contado (ne ho tuttora prove inconfutabili)
Dove chi lo frequentava (amante della natura o teppista che fosse) ne aveva decente cognizione e di sicuro comunque lo considereava come parte della propria cultura.
Dove magari si esagerava nel piegarlo al proprio godimento ma per sistemare le cose sarebbe bastato non dico un governo delle cose decente, ma solo un pelo di buon senso
Ci voleva un genio per capire che chiudere perennemente al traffico (alle moto, diciamo) queste strade e sentieri voleva dire allontanare la gente da questo
ambiente? Si voleva favorire il ciclista con la famigliola?
Bene:
Sabati e domeniche chiuso al traffico motorizzato, gli altri giorni fai passare chi ne ha voglia che magari tiene lontano anche malfattori, bracconieri, inquinatori, prostituzione e tutti quelli che adesso nessuno controlla.
"Proteggiamo la natura": ma dove se nessuno sa nemmeno com'e' fatto un ambiente rurale vero? Quando lo vede mai?
Incrocio guardie del Parco che siccome io sono in moto e coi tasselli (si insomma, di lato ci sono ancora...) mi guardano male, poi mi tolgo il casco e si vede che non sono un ragazzino sciamannato e che parlo "bene" del fiume e diventano amichevoli.
Mi parlano della mancanza di rispetto per l'ambiente, dei comportamenti dannosi e arroganti e io penso fra me e me: "Cari miei, ve la siete cercata"; magari non voi direttamente ma i manichei
che hanno scritto le regole sull'onda della propria ignoranza e supponenza si.
Peccato che ne soffra anch'io che invece non mi sono cercato un bel niente; anzi ho perso davvero molto.
Poche foto che', sul piu' bello mi s'e' scaricata la battera
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