Intanto premetto che durante il briefing a Garessio si e' saputo che erano presenti piloti e moto da ben 18 nazioni diverse tra cui 1 norvegese , 1 russo , 2 ukraini , un americano , uno delle isole vergini britanniche (pensa che bel posto...
) e addirittura per ogni nazionalita' sono state suonate alcune note dei rispettivi inni nazionali , tutti applauditi ovviamente. C'era anche quest'anno la troupe di una rivista specializzata inglese con i giornalisti ed il batterista degli Skunk Anansie , Mark Richardson. Poi c'era il solito Ciaccia , Davide Biga (quello che ha fatto il giro del mondo con un SuperTenere) che pilotava il Dominator preparato da Capra ma che spesso e volentieri arrivava dietro di noi ai controlli , avrebbe dovuto fare anche la Extreme ma io alla partenza non l'ho visto.
Dicevo quindi della EXTREME....sono contento di averla fatta , per diversi motivi. Prima di tutto per lo spirito : inizialmente si riteneva dovessimo partire in 80 moto ma poi strada facendo qualcuno ha rinunciato ed in tutto alla partenza saremmo dovuti essere 65 , invece forse per la stanchezza o per la pioggia al rifugio Alpe Plane eravamo solo piu' 40 moto.
L'atmosfera era fantastica , eravamo pochi quindi tutti compatti , alleati , pronti ad affrontare una lunga notte di probabile sofferenza visto che avevamo sulle spalle gia' 550 km. e 24 ore di guida . Io e Roberto partiamo all'incirca come decimo gruppo .
Immaginate cosa significa viaggiare a 2000 metri di notte su strade di montagna , con la luna piena , si perche' nel frattempo si e' rasserenato , ti fermi al Col Basset e guardi le lucine degli altri che salgono , arrivi al Colle delle Finestre spegni le moto e vedi distintamente tutta la catena montuosa grazie alla luce lunare , fa freddo ma non ci fai caso perche' stai ancora pensando a quei 3 cavalli impauriti che ci correvano davanti sulla strada dell'Assietta oppure ai due pastori maremmani che ci sono corsi dietro in prossimita' di un casolare ... e intanto godi e ti riempi gli occhi. Ma e' tempo di ripartire , noi ci siamo imposti di non rischiare nulla andando al nostro passo , lento ma costante , spesso alcuni ci sorpassavano e poi li trovavamo a bordo strada a riposarsi o a fumare e noi ripassavamo davanti , quando siamo arrivati al posto di controllo del Frais a notte inoltrata ci e' stato detto che prima di noi ne erano passati solo una decina e che noi eravamo i primi italiani...
Stessa scenografia spettacolare l'abbiamo gustata ai 2800 metri dello Jafferau , luci spente e godimento a 360° !!! Molto meno godibile la discesa verso il bivacco . Allucinante , scendiamo in prima marcia con tutto il freno motore e la ruota posteriore bloccata per contrastare la ripidita' e la pietraia. Non oso pensare a quelli con i bestioni da 220 kg.
Qui c'e' forse l'unica pecca dell'organizzazione che non valutando bene i tempi di percorrenza ha dato l'orario di apertura del bivacco dello Jafferau alle ore 05.00 Noi invece siamo arrivati alle 03.45 e trovando tutto chiuso siamo scesi a Bardonecchia . Anche qui tutto chiuso , solo la sala d'aspetto della Stazione era aperta e riscaldata cosi' io e Roberto abbiamo trascorso mezz'oretta insieme a dei barboni che dormivano li dentro. Alle 04.50 riesco a mettermi in contatto con Capra che mi conferma l'apertura del bivacco alle 05.00 per cui decidiamo...di ritornare verso lo Jafferau.
Al rifugio Belvedere facciamo una ottima colazione e ci riposiamo con la testa sul tavolo , quando ripartiamo alle 06.30 ci sono ancora una quindicina di partecipanti che sonnecchiano e altri tre che stanno addirittura appena arrivando .
In linea d'aria siamo vicini all'arrivo ma Capra ha previsto un sacco di ghirigori sopra Bardonecchia , poi San Sicario e poi Monti della Luna e noi ovviamente non vogliamo neanche tagliare di un centimetro il percorso.
Ormai il sole si sta alzando ed e' una giornata magnifica , mentre guido con un occhio sempre vigile sul GPS ( questa zona non la conosco proprio ) ripenso a tutti gli animali che abbiamo visto e intravisto nella notte...ripenso anche al rifugio Alpe Plane , ieri sera mentre ci accingevamo a partire e' arrivato in fretta e furia un veterinario con la sua Jeep , si e' vestito tutto di nylon ed e' corso nella stalla a far partorire una mucca...
questa EXTREME e' stata davvero un'esperienza , ha cementato (ma non c'era bisogno) ancor di piu' la mia amicizia con Roberto , ho conosciuto altri appassionati simpatici e mezzi matti , ho apprezzato la gentilezza e la cordialita' degli addetti ai controlli che nel cuore della notte hanno sempre il sorriso stampato sul volto....
Arriviamo a Cesana all'arrivo alle 10.15 , prima di fermare le moto io e Roberto ci scambiamo un "cinque" di soddisfazione . Vorrei chinarmi in avanti e baciare il cupolino del mio Dominator (come fa Valentino) ma non lo faccio perche' davanti a tutti mi vergogno un po'....boh !
E comunque siamo ultrasoddisfatti. Attorno abbiamo una trentina di moto quasi specialistiche , quasi nuove , moto costose , moto kittate e preparate. Noi cavalchiamo una Honda Dominator del 1989 (26 anni) completamente originale con il suo mono e le sue forcelle ed il suo motore che hanno tutti 80.000 km. , ed una Yamaha Tenere' del 1986 (29 anni) anch'essa completamente originale. E questa e' la 3^ HAT che facciamo senza nessun problema.
Se permettete ci sentiamo molto orgogliosi di questo.
In conclusione questa 6^ edizione 2014 della HAT e la 1^ edizione della EXTREME ci sono piaciute davvero molto , GRAZIE A TUTTI.
Pasqui65 e Robi272727