… continue….
CI PROVIAMO
Ho bene in mente le parole di Ciro: “
il KLR è disonesto e dà dei contraccolpi da paura, specie quando non parte” … qualche altra notizia di caviglie e piedi devastatati per l’accensione di grossi mono la si trova in rete, se siano leggende, miti o favole questo non lo so, ma siccome entrambe le mie ginocchia hanno qualche problemino, uno già operato
e l’altro prima o poi deve fare la stessa fine
, considerato che ho anche avuto una frattura al malleolo proprio della caviglia destra
(il calcio è uno sport duro e pericoloso, soprattutto quando ti prendono a calci
), tenuto conto che gli stivali ce li ho (e non solo un paio) ho deciso di indossarli per precauzione
.
I dovuti avvertimenti sono stati dati anche a mio figlio
ma, anche in questo caso subentra la normalità del rapporto padre figlio dove, spesso, quanto detto dal vecchio saggio è criticato e non ascoltato dal giovane stolto…tiè
Accendo il quadro, monto sulla moto, tiro l’aria e comincio a giocare con la pedivella.
Faccio una serie di tentativi ma nessun risultato.
Scendo e sale mio figlio …… con le sue belle scarpette da ginnastica, inizia a pedalare anche lui ma la storia non cambia.
Andiamo avanti per una mezz’ora buona alternandoci ma niente da fare….. Davvero nessun segnale. La moto è defunta.
Decido di lasciar perdere
, voglio studiare meglio la questione, mi reputo un tipo razionale e riflessivo.
Mio figlio lancia l’idea di provarci a spinta …. Non sono tanto d’accordo ma mi lascio convincere ….. anche perché spinge lui
.
Primo tentativo a spinta …… nulla niente di che.
Secondo tentativo si sente qualcosa partire dal motore un leggero borbottio con sibilo dallo scarico ….
Terzo tentativo…. La moto parte e pure l’anteriore che si stacca da terra come se fosse allergico al contatto con l’asfalto.
La moto si spegne quasi subito. Un’altra spinta e riparte, regolo il minimo due colpi di gas e la moto resta accesa….. pare funzionare
.
A parte la fumata che si è beccato mio figlio alla prima accensione, forse condensa nello scarico, la moto continua a girare e non vedo fumi né sento rumori strani provenire dal motore. Spengo la moto ma ci ripenso … impegnato come ero a guardare tante altre cose e a stare con l’orecchio attento al motore, non avevo posto l’attenzione al cruscotto
.
Beh è partita, ci diciamo
, si sarà liberata ormai, partirà anche a pedale. Monto su e …. Niente da fare non và. Sicuramente è colpa mia, sono incapace di accenderla con la pedivella
.
Sale mio figlio e comincia a scalciare anche lui,,mi dice che sente una maggiore compressione rispetto a prima che si mettesse in moto e quindi ….. mentre sono di spalle sento un urlo straziante
! Vedo mio figlio scendere dalla moto e zoppicando vagare per il giardino come un macaco ubriaco ……. Le sue prime parole sono state: “
voglio l’avviamento elettrico” …. Da genitore comprensivo e preoccupato …. Ho girato il coltello nella piaga: “
io ce l’ho ed è comodo” e poi la classica frase usata ed abusata da ogni genitore, anche se con varianti più o meno colorite: “
… te lo avevo detto io…..azzi tuoi….”.
Forse miti e leggende hanno un fondamento di verità, a lui è successo che il piede è scivolato dalla pedalina quando era a fine corsa e il ritorno della pedivella è entrato in contrasto con il suo stinco. Dolore per un paio di giorni e lezione imparata…… Spero
Resta il problema del mancato avviamento….. incomprensibile.
Il giorno successivo la rimettiamo in moto, sempre a spinta, la moto tiene bene il minimo ma a un certo punto si spegne. Asini tutti e due
….. poca benzina nel serbatoio e rubinetto in posizione di aperto invece che riserva. Rimessa in moto, sempre a spinta, caricata sull’alzamoto (il
nuovo cavalletto preso
usato non è ancora arrivato) e vai a controllare e ad ascoltare.
qui il video
Minimo mi pare regolare.
La temperatura comincia a salire … il termostato va…. Continua a salire…. Sempre di più e si avvicina all’area rossa… parte la ventola….toh funziona pure questa.
Due colpi di gas e noto che il contagiri non va … vabbè non è il nostro problema principale al momento.
... to be continued ....