diario di viaggio Tunisia 15/11 01/12 2014

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andrea3112
00sabato 6 dicembre 2014 12:25
]a breve caricherò foto e appunti del viaggio appena terminato in Tunisia
15 giorni per 2500 km di cui due terzi di sabbia e pista con 17 moto e 17 amici dai confini dell'Algeria fino a che non ci hanno costretto o tornare indietro sotto tataouine per zona interdetta

3 tt 600
1 tt re 600
1 xr 600
1 xt 600
1 A.T. 750
1 klr 600
3 Tenerè
1 Drz 400
1Ktm 500
e 4 Dominator

quartomoro
00sabato 6 dicembre 2014 12:57
invidia .....
senza altri commenti
Q
Piergarden
00sabato 6 dicembre 2014 13:01
[SM=g4259393] [SM=g4259393] [SM=g4259393] [SM=g4259393] [SM=g4259393] [SM=g4259393] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
Grande Andrè!
Vin.82
00sabato 6 dicembre 2014 18:05
[SM=x653535] complimentissimi!! Onore al domi [SM=g4259393] ora aspettiamo un bel resoconto e una valanga di appunti...
maiDommy68
00sabato 6 dicembre 2014 20:09
...é una settimana che aspetto sto racconto...ve fate desiderâ come un libro di Ammaniti... sto a fréme... [SM=g27988]
mr wood
00sabato 6 dicembre 2014 23:38
GRANDIIIII [SM=g4259393]
però. .. che centauri [SM=g27988]
andrea3112
00domenica 7 dicembre 2014 09:49
qualche foto

[IMG]http://imagebam.com[/IMG]

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claudio(50)
00domenica 7 dicembre 2014 10:09
Dai,dai,oltre alle foto descrivici un po' come vi siete organizzati, e in particolare : avete fatto base in qualche struttura tipo campo tendato o piccolo alberghetto oppure vi spostavate giorno per giorno con bagagli al seguito?
dsmdommy
00martedì 9 dicembre 2014 09:04
GRANDI!!! [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]

prima o poi si farà!

[SM=x653544]
MATTEO.55
00martedì 9 dicembre 2014 11:38
Bravi complimenti, altre foto sono ben accettate! [SM=g28002] [SM=x653535] [SM=g27987]
andrea3112
00mercoledì 10 dicembre 2014 13:28

e la cronaca dell'ultimo viaggio in moto nel deserto.
17 moto e 17 amici tra cui la storia del Dominator ben 4 di ogni versione Stefano Marco Andrea e Piero e 2500 km circa di cui quasi due terzi percorsi in fuoristrada

le foto le caricherà Piero che è più bravo di me e soprattutto è in convalescenza, spero anche le proprie impressioni

buona lettura



un viaggio iniziato molto prima tra telefonate incontri e altro,
un viaggio fatto di amici moto e passione

un viaggio che continuerà ancora per molto tempo

Sabato 15 Novembre

sono le 02,10 del 15 mattina quando arrivo sotto casa con il furgone carico e pronto alla volta di Genova, salgo in casa e preparo lo Zaino che sarà il mio inseparabile compagno di viaggio per i giorni che trascorrerò in Tunisia, trovo anche il tempo per riposare un poco sapendo che la mattina dopo mi aspetta Piero a casa sua e Andrea Poli che troveremo a Pisa con le sue infradito per caricare il suo Dominator e quello di Piero nel proprio furgone per poi proseguire alla volta dell'imbarco.
è così che inizia uno dei giri più belli trascorsi con delle persone che sono risultati compagni di viaggio straordinari.

all'area di servizio di versilia ci attende Gian Luca con suo fratello per la prima colazione e per proseguire il tragitto fino a Genova dove ci attende un temporale davvero impressionante che ancora adesso non riesco a credere che tutti siamo riusciti a imbarcarci.

arriviamo a genova scaglionati, Alex e Simone ci aspettano sino dalle 7 e li troviamo sotto il ponte nella parte posteriore della biglietteria.
un Grazie particolare ad Agostino che ci ha accompagnato al parcheggio e riportati in tempo utile quando ormai i vigili stavano chiudendo tutti gli accessi al porto a causa delle condizioni atmosferiche che facevano paura nel vero senso della parola.
Andrea Poli però nota che ha dimenticato i soldi nel furgone e decide di andare a recuperarli con la moto, lo guardo allontanarsi nella bufera che ormai era in atto e onestamente non avrei scommesso una lira di vederlo arrivare in tempo utile per la partenza ma avevo torto,
anche Marco arriva dopo essersi fatto a piedi qualche km sotto un diluvio altro che funghi e farfalle!!!

la traversata in nave è sempre affascinante, trascorriamo quelle ore tra mille domande raccomandazioni e risate e sono tutti grandi

Domenica 16
1° giorno

lo sbarco a Tunisi ci riserva la sorpresa della nuova tassa per i turisti ( 30 dinari in entrata e trenta in uscita) comunque usciamo dal porto senza perdere troppo tempo e raggiungiamo Elenduro e figlio che ci aspettano con il nostro Marco Hurricane Paperini dal nostro paninaro ufficiale alla Goulette.
il tempo di fare il pieno dare le ultime raccomandazioni e partiamo con un grandissimo Stefano che in coda controlla che tutto vada bene.

prendiamo l'autostrada sapendo che a Kairouan ci aspetta il resto dei nostri amici che troviamo ad attenderci all'Hotel Amina una specie di casermone nella periferia della citta ottima base di sosta per ripartire quanto prima la mattina senza essere attratti dalle bellezze della famosa città.
la sera a cena la prima ridicola sorpresa, il cameriere alla richiesta del conto mi porta su un foglio la cifra scritta di 800 Dinari, scoppio in una risata e lo mando a quel paese in silenzio invitandolo a rifare il conto, torna con lo stesso conto ma con 10 dinari di sconto (790) a questo punto lo mando a quel paese e inizio a incazzarmi al punto che arriva il direttore e mette le cose in chiaro cioè si paga 270 dinari, la mattina mi chiama il direttore generale chiedendo scusa dell'accaduto ma credo che la "testina" che ci ha fatto il conto lo troveremo ancora al suo posto la prossima volta, il conto truccato dove noi italiani siamo maestri (vedi anche le date che venivano sommate sul conto dei turisti malcapitati) anche in Tunisia viene usata e dato il basso costo della vita e del valore del dinaro e probabile che in molti rimangono fregati, così all'interno ci provano per poi dividere,,,,, che dire noi in Italia si fa molto peggio ahahah.
andiamo a letto pensando al lungo trasferimanto che ci condurra a Tozeur passando però dalle montagne e scendendo dalla famosa pista di Rommel.

Lunedì 17
2° giorno

partiamo da Kairouan per un primo trasferimento di circa 200 km fino a Gafsa, è una bella giornata e anche se facciamo solo asfalto lo spettacolo che ci offrono i villaggi ed i territori che attraversiamo non ci fa certamente annoiare sapendo soprattutto che ci stiamo dirigendo verso il deserto ed è lì che vogliamo trascorrere i prossimi giorni della nostra avventura.
arriviamo a Gafsa dove mancano 90 km di asfalto per raggiungere Tezour ma dato che in molti vogliono vedere la famosa pista di Rommel allora decidiamo di dirigersi sulle montagne direzione Redeyef percorrendo una strada davvero panoramica e affascinante dove ad Umm Al Arais ci fermeremo per mangiare un panino nel più bel locale della città ahahah.
quando andiamo in questi posti dobbiamo sempre controllare moto e bagagli e il casco se è possibile portarselo dietro, ma è il primo giorno e ci sono già oltre 250 km sulle spalle e allora qualcuno lascia il casco sul manubrio (tutti ahahah) così che quando ripartiamo manca un casco e davvero succede un casino che và oltre l'immaginabile, diventa il caso dell'anno per quel piccolo paese che si mobilita per ritrovare il maltolto che dopo qualche decina di minuti fa riapparire il bel casco di Daniele, ringraziamo e salutiamo diretti per la Rommel.
arriviamo a Redeyef, ad un certo punto giriamo a Sx per la discarica che attraverseremo per dirigersi al passo ed a quella vista panoramica davvero mozzafiato (almeno la prima volta che si vede) giunti in cima ci fermiamo per le mille foto che sono state scattate e sono contento per il Cantoni che finalmente riesce a vedersela dato che l'anno prima non c'era stato il tempo necessario per andarci da Tozeur .
rimontiamo in moto e via direzione Tozeur che ci vedrà arrivare con il buio al nostro Hotel dove passeremo le prossime due notti.
abbiamo tutti 350 km addosso perciò non c'è miglior cosa che andare a cena in un ristorante dove c'è il vino, così via al piccolo principe per la nostra prima sera alle soglie del deserto.

Martedì 18
3° giorno

la mattina alle 7 siamo già a fare colazione, la giornata che ci attende sarà la prima vera tappa africana, un Mix di terreni tra Chott, sabbia molle, dune, e fuori pista che serviranno per capire come muoversi in quei terreni così troppo diversi dai nostri.
piccolo fuori programma subito risolto, il TTRE di Vincenzo ha dei problemi alla frizione così tra un cafè e un uovo sodo cambiamo il pacco frizione, ma la giornata è lunga e anche se partiamo con un po di ritardo non comprometterà il resto della nostra tappa quotidiana.

Tozeur è eccezionale un pò per la bellezza della cittadina e un po anche per la varietà dei tipi di fondo che troviamo.
in genere tutti quelli che vanno li fanno la prima tappa fino a Star Wars via asfalto per poi andarsi a fare 4 foto in quel villaggio falso del film e girottolare sulla sabbia nei dintorni per poi tornare indietro senza sapere cosa si sono persi.
io invece sono sempre stato della mia idea che è quella che chi viene con me vuole la sabbia ed ha una moto per la sabbia, per questo motivo partendo da Tozeur direzione Nefta dopo qualche km di asfalto mi butto dentro ad una vecchia pista davvero impegnativa per chi non ha alcuna esperienza afircana ma che dopo averne parlato al tavolino sulla nave non chè sui vari Forum non vedo perchè dobbiamo rimandare ancora, così dopo il primo impatto che per tutti sarà non facile arriviamo ad una palmeta dove dopo averla superata entreremo in fuori pista attraverso due piccoli chott, il primo che tocchiamo è il Chott Mejez Sfa per poi entrare nel bell Chott Chtihatt Sghat con i suoi piccoli Canyon e il Cafè sempre sfornito ma caratteristico alla base di una roccia che chiamano Camel Rock.
arriviamo al Cafè e appurato che non c'è niente da mangiare decidiamo di puntare a star Wars fare qualche dunetta minkiona (che qualcuno provera ad attraversare anzichè superare ahahah) per poi puntare dritti dritti a Nefta per mangiare qualcosa rabboccare i serbatoi e tornare a Star Wars ma passando dalle grandi Dune per poi fare W.Point fino a destinazione.

arriviamo a Nefta dove facciamo benzina e ci gustiamo un Kebab fronte strada niente male poi qualcuno decide di tornare in albergo dato che la stanchezza si faceva sentire così dopo un Breafing dove invito chi si sente stanco a rientrare con gli altri ripartiamo diretti per le grandi dune con il resto del gruppo.
arriviamo sulle prime dune molto belle e tutto fila liscio, poi con il passare delle dune qualcuno accusa la stanchezza, naturalmente ci fermiamo e aiutiamo chi ha bisogno ma ad un certo punto si vede chiaramente che non potremmo mai arrivare allora decidiamo di uscire dalla rotta puntando su Nefta nella parte a Nord dove inizia la strada per Star Wars, la raggiungieremo all'imbrunire per poi percorrere gli ultimi 20 km di asfalto fino a Tozeur dove ci attende il nostro Hotel e un ristorantino tipico che almeno a me è piaciuto molto più di quello della sera prima.

rientriamo in Hotel dove l'indomani ci attende la lunga pista nel Chott El Jerid e l'arrivo a Douz (la porta del deserto)

Mercoledì 19
4° giorno

come al solito alle 7 siamo già a fare colazione poi c'è da preparare i bagagli ( lo zaino) che oggi è una tappa di trasferimento dove attraverseremo la famosa pista del lago salato, paghiamo salutiamo e partiamo.
ma Star Wars a qualcuno è sfuggito allora decidiamo di fare due gruppi, il primo gruppo sono quelli che di star wars non può fregarne di meno perchè l'hanno già visto e sanno di cosa si tratta, loro proseguiranno via asfalto per Nefta dove ci aspetteranno al Kebabbaro e il secondo che andranno a Star Wars via Chott.
io naturalmente sono col secondo gruppo cercando di tirare via perchè la tappa quel giorno sarà lunga.
ma dopo una decina di km Marco fora il Dominator e iniziamo ad accumulare ritardo, comunque arriviamo e chi voleva vedere Star War e stato accontentato.
ripartiamo per Nefta dove una volta arrivati troviamo il resto del gruppo ad attenderci, ultimo piccolo Breafing per quello che ci aspetterà da lì a poco nell'attraversamento del Chott el Jerid, qualcuno non se la sente di fare tutti quei km così si forma un'altro gruppetto che giungerà a Douz via asfalto tagliando in due il Chott tramite una lunghissima striscia di asfalto (tratto veramente spettacolare) che porta a Kebili, poi altri 28 km e finalmente Douz dove la Piazza della Medina sarà il luogo del nostro appuntamento.
il tempo di mangiare qualcosa dato che nella traversata del Chott non troveremo nessun cafè ad ospitarci, l'ultimo pieno di benzina una controllata veloce e via sull'asfalto verso l'Algeria.
percorriamo 6/7 km da Nefta e troviamo l'imbocco della pista nel Jerid, ma lo spettacolo che ci troviamo davanti non promette niente di buono, una lastra lucida di sabbia e sale molto scura che indica fango, ma la pista è quella, in precedenti attraversamenti avevo trovato un po di bagnato all'inizio ma che andando avanti andava a sparire, ma questa volta era davvero scuro il fondo (cioè Cxxxi amari)
avanziamo forse per un km o poco di più e sento che la cosa peggiora a quel punto decido di rientrare sull'asfalto, proseguire sarebbe stata una follia con delle persone al seguito che vedevano per la prima volta quei luoghi.
una volta giunti sull'asfalto la decisione da prendere deve essere veloce che di tempo ne avevamo perso anche troppo.
decidere se arrendersi al Chott el Jerid tornando indietro e scegliere di fare asfalto con gli altri o qualche pista sterrata che la costeggia a qualche km che sono polvere e basta oppure entrare nel Chott e attraversarlo, male che vada potevamo uscire ad ovest verso l'Algeria dove la strada asfaltata che circonda il Chott El Jerid porta ugualmente a Douz ma dopo avere percorso tantissimi km di asfalto.
nella stesso periodo in molti hanno rinunciato a quel tratto per il fango perfino i gruppi con moderne specialistiche, infatti qualche traccia di tentativo all'inizio c'era poi il nulla.
ma noi non si rinuncia.
noi abbiamo le moto e il nostro zaino insieme ad un gruppo affiatato e questo basta per arrivare da qualsiasi parte.
noi abbiamo le moto e noi apriamo la strada, e la moto arrivano dove nessuna auto o camion può arrivare.
così ripartiamo direzione ovest dove da lontano vedo uno spiraglio tra quel mare di fango che mi invita a tentare, così inizia quel giorno nel fango del Jerid dove ne sono successe di mille colori, davvero una esperienza unica dove intorno alle 17,30 quando era praticamente quasi buio siamo usciti dal Chott El Jerid forse non tutti coscenti di avere fatto davvero un'impresa, ricordo ancora quando fermo sulla strada in attesa di partire via asfalto per Douz mi vedo Igor che attraversa la strada e mi invita a bere dalla sua bottiglia un pò di tè a giudicare dal colore, ma non era tè era camomilla a 42° barricata ahahah.

arriviamo a Douz verso le 20,00 dove nella piazza troviamo parte del gruppeto che ha preferito l'asfalto, Daniele ha la febbre ed ha preso una camera doppia col Cantoni nel più bell'albergo di Douz a 70 dinari a notte, noi invece andiamo al 20 Mars dove io riesco ad accaparrarmi la suit imperiale con letto matrimoniale a 12 dinari gli altri se la sono cavata tra i 9 e i 10 dinari tutto con prima colazione in un luogo veramente africano che a mio parere non ha prezzo
il tempo di una doccia e poi raggiungiamo un ristorantino niente male che ci fa chiudere la giornata nel migliore dei modi, poi finalmente il letto.


Giovedì 20
5° giorno

col trascorre dei giorni la mattina ci alziamo sempre più presto.
usciamo dalle camere e ci troviamo a fare colazione con la simpatia del nostro cuoco cameriere gestore che insieme a quel cielo limpido ci da il buongiorno di un'altra bellissima e intensa giornata difficile da dimenticare specie per i "protagonsti".
altro piccolo Breafing dove la mattina la dedichiamo alla visita del caratteristico mercato di Douz assolutamente da non perdere, così tra chiacchiere e the alla menta ci riposiamo e parliamo della tappa odierna che occuperà il solo pomeriggio.

la tappa odierna sarà la prima vera tappa nel Sahara.
Douz è la porta del Sahara e quella mezza giornata la prenderemo per andare allo storico Cafè Du Desert fermarsi per alcune foto e poi arrivare al Cafè Du Park dove prenoteremo il pernotto con cena della notte dopo e qualche tanica di benzina per proseguire il nostro viaggio.

il programma del giorno dopo prevede l'arrivo a Tembaine.
a Tembaine si può dormire ma non credo che sia facile per tutti arrivare fino al famoso monte per questo la scelta di fare tappa a Cafè Du Park e dormire nel sacco a pelo nella struttura del cafè è la più logica e saggia.

ma torniamo a Douz e la nostra mezza giornata.
prima di partire descrivo a tutti come sarà il percorso di quella pista molto larga e insidiosa, troveremo sabbia e rotaie lasciate dai fuoristrada e altro, l'anno prima dopo neanche 2 km alcuni del nostro gruppo decisero di tornare indietro dalle cattive condizioni del fondo, ma è passato un'anno e dopo qualche km mi sembra di essere su un'autostrada e non c'è niente che ricordi quella romantica vecchia pista che mentre la percorrevi sino dai primi km ti raccontava quello che avresti trovato nei giorni a seguire.

pazienza credo che tra qualche anno la Tunisia per un certo tipo di viaggio sarà finita, intanto arriviamo al Cafè Du Desert per la consueta sosta, dopo ripartiamo per Cafè Du Park dove ci facciamo un Brik con Harissa e prenotiamo la sosta per la notte dopo.

siamo pronti per ripartire quando propongo il ritorno tramite un'altra pista che va diretta a Douz, su questa pista troveremo dunette, sabbia e tratti guidati, parte 6 km dopo il cafè du park direzione Douz, all'altezza di un'altro cafe (La Tente) precisamente dalla parte opposta della strada parte questa linea retta dalla lunghezza di 26 km circa che ti porta sull'innesto che riconduce a Douz.
sono tutti d'accordo sul rientro "sabbioso" siamo anche in orario con i tempi dato che c'è tutto il tempo necessario per percorrerla tranquillamente compreso lo spazio per fare altre foto, comunque altro piccolo breafing per chiedere se qualcuno non se la sente ma tutti sono ottimisti (io meno però!!! quando sono tutti ottimisti qualche dubbio mi sorge sempre)
così partiamo.
la pista è dritta piena di dunette facile da superare ma la marcia sulle dune deve essere sciolta e tranquilla cosa non facile per chi se le trova davanti la prima volta specie quando senti e leggi cazzate del tipo che vanno saltate anche due alla volta col gas spalancato ahahah, non che qualcuno le abbia saltate due alla volta ma l'essere tesi e magari con una moto non adatta porta a stancarsi oltre misura così da esaurirti in breve tempo, così è accaduto anche ad uno di noi che aveva finito la "benzina" ma non ci sono problemi ugualmente in un gruppo ben affiatato come il nostro dove tutti erano pronti a dare una mano senza lamentarsi mai.
comunque le lanciette quelle non si fermano e l'imbrunire era alle soglie ormai, tornare indietro era impossibile tanto che la strada che rimaneva era più o meno quella che dovevamo ripercorrere, cioè avevamo superato il classico punto del non ritorno e dovevamo uscire, intanto il nostro compagno era sempre più stanco, a quel punto decido di farlo fermare per una quindicina di minuti almeno per riprendersi io intanto avrei portato fuori la gran parte del gruppo dalla pista fino a Douz così che se restavamo al buio in pochi saremo riusciti meglio ad uscire dalla sabbia, di notte è molto difficile e pericoloso per le moto (parlo di dune e tratti guidati impegnativi che la luce dei fari da l'esatto contrario di quello che si vede).

insomma restano in 5 a fare compagnia al nostro compagno, mi raccomando di andare piano e seguire le tracce che lasciamo e dove ci sia un dubbio di scelta fermarsi ed aspettare il mio ritorno che poi si esce tutti insieme.

con il primo gruppo usciamo con la luce del giorno ancora decente e sono contento perchè mi resta ancora un po di giorno per tornare indietro e ricongiungermi al gruppetto B, mentre torno indietro pregusto già cosa mangerò la sera perchè ho fame.
inizio il mio percorso all'inverso sulle nostre tracce sperando di vedere apparire quanto prima i miei compagni che dopo qualche km li vedo arrivare, sinceramente non credevo che fossero già li ma si vede che la sosta ha fatto bene e forse anche la paura del buio che ci ha messo un po del suo hanno permesso un facile recupero, purtroppo quando li vedo arrivare sono solo in 3, gli chiedo dove erano gli altri e mi sento rispondere che sono dietro e stanno arrivando, ringrazio e dico bravo a tutti gli dico di continuare e che ci rivedremo al 20 Mars mentre io m'incammino verso i tre reduci sperando di vederli dietro alla prossima duna, ma non è stato così.
andavo avanti sulle mie tracce mentre il buio arrivava inesorabile, pensavo nel male almeno vedrò i loro fari, ma così non è stato e mi sono coperto tutto il tratto fino al punto che ci eravamo separati.
arrivo mi fermo mi tolgo il casco accendo il telefono e chiamo Stefano, lui mi risponde che aveva messo la direzione Douz sul GPS ed ha seguito quella infognandosi su delle dune alte e farinose dove non riuscivano più a venirne fuori, mi dice anche di non preoccuparmi che hanno acceso il fuoco e che resteranno li la notte per ripartire il giorno dopo ( follia pura di chi non ha mai passato una notte nel deserto in emergenza) mi faccio dare il punto GPS e cerco di raggiungerli ma con la moto al buio è molto difficile già avanzare nella sabbia figuriamoci andarli a recuperare sapendo poi che non avevo molta benzina e che avevano con loro una persona esausta, a quel punto ho deciso di tornare a Douz e vedere cosa fare, cercando un Pick Up e sperando che la non grande distanza dalla pista principale dei nostri amici (che non erano dispersi) e il colore dei loro Dinari invogliasse qualche tunisino Pick Up munito di farsi avanti (come del resto è avvenuto)

arrivo al 20 Mars e racconto le novità..
insomma dopo una mezzora mi trovo sul pick Up con due Tunisini diretti al recupero dei nostri amici, devo dire che andare in moto sulle dune nella notte su quella pista mi ha risvegliato momenti passati indimenticabili e quella magia che solo il deserto sa darti, a distanza di anni saranno questi i momenti che sono forse i peggiori nell'istante come hanno vissuto i nostri tre amici quelli che resteranno bene impressi nella memoria e ti faranno sentire che te c'eri davvero altro che Minkie Stellari e Funghi.

comunque missione compiuta tutti si torna e finalmente mangio qualcosa, poi a letto che domani ci aspetta Tembaine.


Venerdì 21
6° giorno

stessa Rumba e Tembane è la che ci aspetta, le vicende del gìorno prima certo è che hanno dato una regolata a tutti, col deserto non si scherza mai e soprattutto il sacco a pelo deve essere sempre dietro.
prepariamo e controlliamo le moto, sistemiamo quello che c'è da sistemare e salutiamo Douz non prima di aver fatto il pieno di benzina.

ripercorriamo la vecchia pista violentata da camion e altro e dopo esserci fermati ad un nuovo cafè prima di quello Du Desert puntiamo dritti su Cafe Du Park dove lasceremo lo zaino e faremo un pranzo veloce.
ancora raccomandazioni per Tembaine, da cafè Du Park a Tembaine ci sono circa 50 km, 30 di piatto assoluto intorno al Jebili Park e un'altra ventina tra piste dune e altro per arrivare al Monte.
inutile dire che la parte dura suno gli ultimi 20 km e se ci mettiamo che i primi 30 sono percorsi in un giro senza senso intorno ad una recinzione se qualcuno sente di non farcela e meglio che si goda una dozzina di Cafè the e altro che trovera al nostro bellissimo cafè Du park in attesa del nostro rientro.
comunque nessuno si tira indietro e tutti partiamo, durante il percorso poi qualcuno tornerà indietro altri si fermeranno e altri ci aspetteranno, in ogni caso chi va avanti tanto poi torna indietro e non ci saranno problemi per ritornare tutti quanti al nostro "Hotel" Du Park a 10 stelle ahahah.
insomma arriviamo al passo che ci permetterà di raggiungere il Monte Tembaine, il tratto è duro e Imbus mi dice "con Africona andare oltre sono Cazzi troppo amari, mi fermo quì e poi torno indietro" altri non ce la fanno neanche a dirlo ma restano ai piedi del passo dove un cafè abbandonato ospita chi si vuole riposare, nel frattempo arriva qualcuno di un'altro gruppetto tutti sconvolti dalla fatica dicendo che è impossibile andare avanti e che ci sono dune gigantesche fino a Tembaine.

queste righe seguenti non c'entrano niente con il nostro viaggio ma c'entrano col viaggio della vita
quando sento dire Impossibile mi viene da ridere, non per la parola ma per chi la dice,.
impossibile oggi è farsi una famiglia e arrivare alla fine del mese, non è certo arrivare al Monte tembaine dove altri lo vedono coperto di dune altissime .

tornando al nostro Viaggio
so perfettamente che quel passo è lungo non più di un paio di km e poi piatto veloce fino al monte per circa 4/5 km da dire anche che la sabbia non ha sempre la stessa compattezza e quest'anno era davvero farinosa e più impegnativa del solito se poi ci metti che chi vuole andare di là segue le tracce tramandate da gps in gps e altre stronzate scopiazzate da internet allora la parola impossibile assume davvero il suo significato in tutto il suo splendore.
così noi salutiamo e ce ne andiamo a tembaine per la nostra rotta , così dopo una poco tre tt e un K sono arrivati ai piedi del Monte a farsi foto, se pensi poi che per due di questi era la prima volta in terra d'africa e per uno era la seconda e non era mai stato a Tembaine allora mi viene da dire che tutto è andato OK come da programma

come da programma torniamo indietro e come da programma che non ci avrei mai creduto questo gruppo sta bene insieme. si respira un'aria di serenità e allegria difficile da trovare, poi cena e notte da sogno pensando che domani ci aspetta ksar ghilane e Camp Zmela dove passeremo due notti nello splendido accampamento, ci aspetta anche El Mida , WP diretto dal campo percorrendo la strada più corta, inizia il Sahara


Sabato 22
7° giorno

la mattina seguente dopo aver mangiato qualche focaccia appena fatta riprendiamo la strada per Ksar Ghilane ci sono circa 50 km da percorrere.
troveremo a circa 22 km dalla famosa Oasi un Cafè "Cafè Du Grand Erg" da li c'è un'altro passo dalla lunghezza di 300 metri circa abbastanza insidioso ma niente di eccezionale specie se fatto a meta mattinata quando siamo tutti freschi come Rose ahahah.
facciamo il passo senza troppe difficoltà e arriviamo Ksar Ghilane scendendo dalla pista del Fortino che si snoda sulle dunette intorno all'Oasi molto divertenti .
il tempo di arrivare alla pozza e subito in molti si spogliano e inquinano il laghetto, intanto deve arrivare Imbus igor e marco Hurricane che sono attardati per motivi personali ahahah.
intanto io parto da solo e vado a camp Zmela a trattare il prezzo per i due giorni che passeremo la.
Camp Zmela è un bellissimo accampamento alle basi del Sahara, una cucina eccezionale con dei servizi igenici che non sono meno dai nostri in Italia, insomma tratto il prezzo che sarà appena 5 dinari in più di quello che avremmo speso a Ksar Ghilane
torno tagliando dritto in un percorso pieno di dune facili, vorrei rifarlo al ritorno con il gruppo ma gli eventi non ce lo hanno permesso.

giunto a Ksar ghilane mangio qualcosa e ci prepariamo con il resto del gruppo ad andare a Zmela, nel frattempo arriva anche Mirko Igor e Marco che decidono di mangiare e partire più tardi.
intanto andiamo a fare benzina, purtroppo in tre moto il malandrino tunisino mette della benzina sporca che ci farà perdere una buona ora di tempo per ripulire il tutto e ripartire, arrivano anche Mirko e Igor, Marco e rimasto a Ksar Ghilane e non lo vedremo più anche perchè la sua nave parte tra pochi giorni e forse la stanchezza ci ha messo un po del suo, comunque tutto bene Marchino Hurricane si è divertito e la prossima volta con Victor faranno una coppia da Oscar.
intanto arriviamo a Camp Zmela dove ci attendono i grandi Beppe e Piero che la mattina avevano deciso per un By Pass, così siamo sedici e ci apprestiamo per la cena spettacolare che ci attende.
intanto la notte passa tranquilla!!!!

Domenica 23
8° giorno

e bellissimo uscire dalla tenda e trovarsi nel deserto attorniati da dune con un cielo limpido e un sole caldo, questo è Zmela.
la solita colazione poi qualcuno va a Ksar ghilane altri riposano altri sistemano le moto, comunque l'appuntamento e per le 15,00 del pomeriggio voglio andare a El Mida e siccome tra andata e ritorno da Zmela sono un po più di trenta km a linea d'aria, le 15.00 erano il limite massimo per partire farci qualche foto e ritornare all'imbrunire molto prossimo al buio.
sono le 15, e dei nostri reduci nessuna traccia, mi spiace per Marco che col suo TT non avrebbe avuto problemi a concludere quel giro, ma a Monsieur GPSGS si sono scaricate le pile perciò Marco si dovrà accontentare delle foto.
intanto partiamo alla volta di El Mida seguendo una rotta diretta la più corta tanto sono tutte dune alte basse morbide e dure solo dune naturalmente non impossibili, comunque impegnative altro che Tembaine, Paolo col Tenerè con Andrea Marco e Stefano con i Dominator decidono di tornare indietro, la sabbia è troppo morbida ed è difficile avanzare se non hai una moto che ti aiuta un poco, comunque sia il Chott che era una palude che la sabbia di Tembaine e questa per El Mida non le ho mai trovate in queste condizioni a Novembre.
bellissimo l'arrivo ad El Mida dove abbiamo fatto qualche foto e siamo subito ripartiti per il rientro che è avvenuto davvero alle soglie del buio dove ci aspettavano i nostri amici su una duna, doccia cena e momenti indimenticabili e Beppe è sempre più il numero 1


Lunedì 24
9° giorno

ultimi momenti a camp Zmela così dopo una ricca colazione salutiamo e partiamo alla volta di Matmata.
il gruppo è al completo e nonostante i quasi 10 giorni in Tunisia l'allegria e la voglia di andare avanti è la stessa del primo giorno.
così partiamo dove il nostro trasferimento sarà composto da una pista veloce e una parte di asfalto sulla Pipe Line.
molto bella la pista e l'arrivo a Matmata, poi diretti a Matmata Nouvelle per fare il pieno e per prelevare un po di dinari, ma per alcuni non è stato possibile prelevare così la mattina dopo qualcuno con un Taxi è stato costretto ad andare a Gabes per ricaricare il "portafoglio".
comunque la sera siamo allo spettacolare Hotel Marhalà dove pernottiamo ceniamo e facciamo la prima colazione al prezzo di 18 Dinari.
poi a nanna

Martedi 25
10° giorno

facciamo colazione poi il gruppetto degli squattrinati prende il taxi e va a Gabes a fare il "pieno", intanto per una parte del gruppo arriva il momento di tornare verso Tunisi dove il 27 si imbarcherà per tornare a casa, così tra saluti abbracci e un po di tristezza ci lasciamo, il tempo ci mette del suo con qualche nuvola e un'accenno di pioggia che non bagna neanche la strada.
così ci separiamo una parte verso Tunisi e la nostra verso le montagne e gli ksar fino a tataouine dove arriveremo il giorno dopo.
c'è qualcuno che accusa la stanchezza allora decidiamo di passare da una vecchia e affascinante via di montagna asfaltata ma se qualcuno credeva di passarla liscia si sbagliava alla grande perchè a poche decine di km dalla splendida palmeta che ci ospiterà per la notte ci attende la spettacolare e insidiosissima pista degli Italiani che non si può descrivere deve essere fatta per capire di cosa si tratta, una vecchia pista che in tempo di guerra gli Italiani hanno fatto per scappare (un po come la Rommel al contrario ahahah) inizia in cima ad un passo con una veduta eccezionale, da lontano si vede il mare e l'isola di Djerba che quest'anno a causa del brutto tempo non è stato possibile vedere (ma ci saranno altre occasioni ne sono certo) comunque tutto bene fino in fondo e alla fine arriviamo a destinazione in uno degli ksar più belli della Tunisia.
ceniamo e andiamo a letto subito la mattina seguente faremo i turisti, arriveremo a chenini passando da luoghi di montagna bellissimi e termineremo la tappa a tataouine

Mercoledì 26
11° giorno

come già scritto la Tappa odierna e turistica, attraverseremo paesi e luoghi molto belli fermandoci a pranzo a Chenini per poi il pomeriggio andare allo Ksar dei Giessesti (K.Ouled Sultan) ma prima però prendiamo posto in Hotel dove Piero a causa di forti dolori alla schiena resterà almeno un'altro giorno dopo la nostra partenza per ricongiungersi in luogo da decidere.
ci ritroviamo tutti a cena, sarà la nostra ultima cena con Mirko e Igor che la mattina dopo ripartono alla volta di Tunisi facendo prima una fermata a Jerba per "cuccare" ahahah.
intanto in Hotel ci raggiunge la guardia nazionale dove ci chiede il percorso del giorno dopo che sarà ksar ghilane, ci accompagneranno per buona parte del percorso dato che sotto tataouine è già zona interdetta e forse pensano che vogliamo sconfinare, comunque arriviamo all'ora di cena dove la tavola ci vedra tutti riuniti davanti al solito Cous Cous e dintorni ahahah.

Giovedì 27
12° giorno

ultimo saluto a Mirko e Igor e via verso Chenini con i "piedi piatti" alla ruota.
dopo Chenini ci sono due piste, una che ormai e diventata un'autostrada e un'altra che è abbandonata difficile e spettacolare, io vorrei prender quest'ultima ma gli sbirri non mollano di un metro e penso che se ci vedono prendere quella direzione ci scasserebbero il c---o allora prendo la pista veloce fino a Ksar Ghilane dove dopo una trentina di km vedremo la guardia nazionale che finalmente si leva di torno.

è il momento di Beppe e del suo Tenerè.
il nostro viaggio è molto lungo, due terzi di questo alla fine verrà coperto su piste e sabbia di una certa difficoltà e alle chiacchiere si preferisce il rumore del vento e del silenzio, è un viaggio nella sabbia con i piccoli problemi che inevitabilmente si incontrano che insaporiscono l'avventura e di arrivi all'imbrunire se non ha notte già inoltrata per questo motivo dopo quasi due settimane in questa maniera è normale accusare della sana e gratificante stanchezza per quello che abbiamo fatto.
Beppe che all'inizio aveva mille preoccupazioni che lo frenavano alla fine seguendo i consigli e vedendo come si fà è riuscito a vincere quel timore che specie con una moto impegnativa come la sua non poteva mancare, sicuramente ha una dote fisica non comune e in seguito sono sicuro che si toglierà davvero delle grandi soddisfazioni che merita ma al di là di questo è uscito anche la grande persona e l'amico che è.

ma torniamo a Chenini e la magnifica visione del Canyon attraversato dalla nostra strada fino al bivio per Ksar Ghilane che raggiungeremo via pista dopo una settantina di km circa.
il trasferimento su quella pista non è difficoltoso, alterna piste in brutte e buone condizioni e un'assurda lingua di asfalto in mezzo al niente e penso povera Tunisia.
comunque strada facendo mi viene in mente la malsana idea di arrivare a Douz percorrendo la pista dei Cafè, penso che si potrebbe tentare, il difficile sarà arrivare al Cafè Du Park poi troviamo la pista spianata dall'azienda del Gas che ci porterà fino al fine tappa anche se saremo molto stanchi
siamo rimasti in 5,
3 TT 59x
1 Dominator
e 1 Tenerè
Piero col Dominator e Daniele col 34 L li ritroveremo sulla strada del ritorno verso Tunisi

arriviamo a Ksar Ghilane il tempo di un Cafè e via verso Douz, Beppe è carico e mi segue così partiamo per una giornata in moto davvero fisica e impegnativa.
partiamo su quelle dunette di Ksar Ghilane risalendo verso il bivio del fortino, via via mi giro per vedere Beppe ma lui è lì che non molla, arriviamo in cima a quel tratto composto da dunette insidiose e proseguiamo per Cafè du Grand Erg dove ci attende il passo di 300 metri circa un pò rognoso per chi ha poca esperienza ma nonostante qualche incertezza lo passiamo in poco tempo e dato che siamo in orario ci fermiamo al cafè a fare foto e berci qualcosa, abbiamo deciso di fare sosta al cafè de La Tente per pranzo perciò rimontiamo in moto e gas deciso su quel tratto misto sabbia molto affascinante che ci riporta con i ricordi ai giorni appena trascorsi di Tembaine di Zmela di El Mida ma anche del rientro a notte fonda a Douz e soprattutto dalla magnifica compagnia di amici che siamo stati.
finalmente La Tente e il pranzo reso difficoltoso dal ragazzo che ci serve che non capisce un H di quello che si dice, poi lui telefona a qualcuno che parla il francese e li il grande Beppe si supera rispondendo al telefono con un "je suis Beppè" con un perfetto emiliano francese che ci fà scoppiare a ridere ma riusciamo a mangiare ahahah.
siamo ancora sdraiati sui divani in attesa del thè quando a Marco viene la malsana idea di rifare la pista diretta che porta a Douz (quella della notte) un rapido Breafing e siamo tutti d'accordo che non ci sarebbe altra maniera di chiudere una Tappa perfetta come Tataouine Douz via pista per 5 amici di cui 4 alla prima esperienza nel deserto in moto.
così partiamo per la pista che dopo i primi km ed un Beppe strepitoso che non si ferma più ci fà ben sperare per un tranquillo arrivo in orario giusto per un'aperitivo nella piazzetta della medina come poi è risultato essere .
il Mars 20 ci attende e anche quell'ultima cena a Douz .


Venerdì 28
13° giorno

l'ultima sveglia nella porta del Sahara e l'ultimo arrivederci a presto nel deserto, facciamo colazione e partiamo alla volta di Sfax dove durante il percorso ci ricongiungeremo con Piero che lotta col dolore ma non molla.
Piero si è unito al gruppo nella speranza di fare più strada possibile tanto è che aveva fatto il biglietto di solo andata che nel caso avesse avuto dei problemi di guida e altro sarebbe tornato via prima, ma così non è stato, aiutato da una grande moto come la Dominator e da quella spinta che solo la passione riesce a darti ha fatto cose impensabili e solo l'essere entrato in una buca profonda fortunatamente senza cadere gli hanno tolto la soddisfazione di accompagnarci negli ultimi giorni fuori pista, la prossima volta sono sicuro che sarà diverso.

ma torniamo a Douz, facciamo il pieno e prendiamo la direzione matmata,100km di asfalto.
ma non possiamo sorbirci tutto quell'asfalto costeggiando la sabbia che non vedremo più fino alla prossima volta, allora dopo 50 km entriamo nella pista che ci porterà Bir Sultane per un Thè e per salutare il mio amico Sadok che mi rivedrà quasi sicuramente a Marzo/Aprile prossimi.
la pista e piena di sassi e di Oued pericolosi ma non ci sono mai stati problemi così arriviamo a Bir Sultane dove dopo una breve sosta ci vedrà ripartire per Matmata ancora su quella pista percorsa giorni indietro.
arriviamo a Matmata giusto in tempo per mandare a quel paese i soliti rompi balle col motorino che chiedono dinari e poi via verso la statale che ci condurra a Sfax, ci troveremo lungo questo tratto con Piero e con la piacevole sorpresa della compagnia di Mirko e Igor che si erano ritrovati lungo la strada da Tataouine verso Medenine.
arriviamo a Sfax e pernottiamo in un Hotel, la mattina dopo andremo ad El Jem a vedere il famoso colosseo .

Sabato 29 e Domenica 30
14° e 15° giorno
sono solo tappe di trasferimento in luoghi da turisti costruiti per i turisti che non stò neanche a citare.
il viaggio è finito resta solo la compagnia di che è rimasto fino in fondo e dei messaggi che ci scambiamo con gli altri compagni già giunti a casa, restano i ricordi e quel viaggio in nave che come 15 giorni prima apriva le danze, in quel momento li chiudeva tra foto film e Cuba Libre! così è terminata un'altra esperienza indimenticabile fatta di passione e moto, nient'altro che passione e moto


Marchino dell'Elba XT 2kf
Mirko (Imbus) AT 750 RD 07
Igor KLR 650
Piero Dominator
Stefano Dominator
Marco Dominator
Andrea Dominator
Daniele Tenerè 34l
Paolo (Unclep) tenerè 1vj
Beppe Nà1 Tenerè Italia 660
Ale Ktm 530
Simone Drz 400
Gianluca TT 600 59x
Marco TT 600 59x
Elenduro XR 600
Vincenzo TTRE 600 belgarda


un grazie a tutti da parte mia per quello che ho imparato standovi vicino

A.
maiDommy68
00mercoledì 10 dicembre 2014 19:56
...grazie a tutti i partecipanti per aver dato vita a quest avventura ,e ad andrea che Andrea che mi ha reso spettatore sognante...
.
canuzzo 71
00giovedì 11 dicembre 2014 21:26
[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
Grazie Andrea a te e a tutta la truppa,leggendo sembrava di esserci!!!
admo
00venerdì 12 dicembre 2014 00:05
Madonna che voglia....

[SM=x653535] [SM=x653535]
DOMICEB
00venerdì 12 dicembre 2014 10:45
Re:
admo, 12/12/2014 00:05:

Madonna che voglia....

[SM=x653535] [SM=x653535]




.... lasciamo stare !!!! [SM=x653549]
Maaaaaaa ... credo che Andrea riparta a Marzo ... andiamo???? [SM=g27988]
Madmax_63
00venerdì 12 dicembre 2014 13:37
Re: Re:
DOMICEB, 12/12/2014 10:45:




.... lasciamo stare !!!! [SM=x653549]
Maaaaaaa ... credo che Andrea riparta a Marzo ... andiamo???? [SM=g27988]



IO C'E'! [SM=g28002]


[SM=x653540]
andrea3112
00venerdì 12 dicembre 2014 22:02
riparto a Marzo ma riparto anche quando vi pare.
e più facile farlo che pensarlo, dai che ci organiziamo

A.
DOMICEB
00lunedì 15 dicembre 2014 11:50
Re:
andrea3112, 12/12/2014 22:02:

riparto a Marzo ma riparto anche quando vi pare.
e più facile farlo che pensarlo, dai che ci organiziamo

A.




Ciao Andrea,
mi sono mangiato le mani per non potere essere stato dei vosti a Novembre [SM=g27996] ... ma a Marzo non mi perdò l'occasione!!!

In settimana ti faccio uno squillo per chiederti alcune cose...

Grazie!!!
Ciao
Cesare
andrea3112
00lunedì 15 dicembre 2014 12:12
quando ti pare.

a presto

A.
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