Franchino, eccellente esemplare di homo sapiens messapico, nasce analogico: è (o meglio era) come un giradischi messo a confronto con un lettore cd o un lettore mp3 .
Il suo forte legame con l’elemento terra unito ad uno spiccato senso pratico lo portano a sviluppare sin da piccolo notevoli capacità nel riparare i motori, nella fattispecie agricoli. Rinomata è la sua maestria nel far tornare in vita decespugliatori e motoseghe, che successivamente ha iniziato anche a smerciare. Messe a frutto dette capacità, è diventato un fuoriclasse del settore, finanche in ambito internazionale. Ogni anno, nel mese di luglio, esporta infatti attrezzature agricole in Spagna, ivi recandosi di persona per curare al meglio il rapporto con la clientela.
Nella sua inarrestabile scalata, nell’anno 1997, unitamente al mai troppo compianto David Bowie, Franchino arriva a quotarsi in borsa.
Come si addice ad un magnate dell’economia o dell’alta finanza, si gratifica con i frutti del suo indefesso impegno, ma rimanendo sempre in ambiti rigorosamente analogici. Acquista pertanto immobili, motocicli, automobili, yacth, trattori, anche un cane di razza e un quadro di Picasso Ma, lo si ripete, si circonda sempre e soltanto di oggetti di esclusiva bellezza, per uomini di un certo livello, restii all’utilizzo dii oggetti ad uso e consumo delle ipertecnologiche masse globalizzate dell’epoca corrente.
Tuttavia, il 25 dicembre del 2015, si verifica l’impensabile.
Sotto l’albero di Natale (proprio sotto, in quanto Franchino aveva abbattuto il povero albero per testare un nuovo modello di motosega), il nostro edonista trova un regalo che gli cambierà (e ci cambierà) per sempre la vita:
UNO SMARTPHONE!
Franchino fa ingresso nel mondo digitale con una punta di scetticismo, anche perché abituato ad affidare l proprio pensiero alle cure di una segretaria-dattilografa, santa donna dotata di enorme capacità di sintesi.
Lincenziata tuttavia la suddetta, Franchino (d’ora in poi Smartphranchino), peraltro in assenza di adeguato tirocinio, rimane vittima di un errore interpretativo. Il nostro Amico ha creduto infatti che l’essere entrato nell’era digitale significasse usare “li disciti” ( le dita in slang grottagliese).
Da sempre abituato al duro lavoro e a portarlo fino in fondo, ha ritenuto di dover affrontare la sua nuova avventura con tutto sé stesso, appunto usando “li disciti” da mattina a notte, infestando il forum di parole.
Ora, gli esperti interpellati garantiscono che o prima o poi la patologia rientrerà per sfinimento delli “disciti” o della tastiera dello smartphone, che già accusa segni di cedimento, testimoniati dalla scarsa intellegibilità degli scritti del Nostro. Il quale (ora tremerete) nel frattempo ha commissionato la costruzione di una batteria nucleare per smartphone, capace di garantire anni e anni di carica.
Io, nel mio piccolo, una medicina l’avrei individuata.
Basterebbe far tornare Franchino fra le braccia di Ciro, perché l’amore aggiusta sempre tutto e guarisce ogni male.
Del resto anche Ciro mi ha rivelato che sarebbe sinceramente lieto di riabbracciare Franchino e lo farebbe in maniera del tutto disinteressata.
Ciro mi ha fatto sapere infatti che sarebbe felice se Franchino gli regalasse la nuova Africa Twin.
Franchino, orsù, dai, cosa vuoi che sia per uno come te! Torna all’analogico con una bella moto di ferro, abbandona il digitale e recuperi l’amico del cuore!
Prenderemmo due piccioni con una fava! Tu interromperesti la stesura della Divina Commedia e Ciro smetterebbe di fare sta figuraccia di arrivare ai raduni col carrello dato che la sua moto………… nieafà, è ormai un bene immobile, pure il motore è fuso o addirittura è finto, disegnato nel telaio, e nemmanco lo saprebbe riparare, che non ci capisce niente di motori, io la moto a quello non ce la lascio che ho paura che me la scassi mentre fa i suoi bimbominchiavideo!
Caro Franchino, Ti autorizzo a scrivere sul forum (i forumisti, mi suggeriscono max 10 battute) cosa ne pensi della soluzione che ti viene prospettata.
Da sempre Tuo ammiratore.