Da Dolores a "The queen of Sahara"

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duccio63
00mercoledì 30 dicembre 2015 02:56
Con la sollecitudine che mi contraddistingue (non è passato nemmeno un anno), ecco il post sulla mia seconda trasformazione.
La prima fu "Da Esmeralda a The Queen of the Desert" http://freeforumzone.leonardo.it/d/10768957/-/discussione.aspx e qui, volendo, trovate diversi passaggi che qui ho saltato.
In realtà ho atteso perché volevo scriverlo una volta tornato dall’avventura africana. E questo per due motivi: il primo per disinnescare gli onanisti della rete, il secondo per poter dire cosa ha funzionato e cosa no.
Ecco Dolores appena arrivata a casa.


Me l’ha venduta ad una cifra simbolica un amico endurista; ci ha fatto un frontale e non ha voglia di ripararla. Non
mi posso sottrarre, mi dà pure un paio di casse di pezzi vari e un motore fuso.
Purtroppo l’ineffabile turchesino/verde-acqua continua a perseguitarmi, ma avrà vita breve.

L’avantreno ha visto giorni migliori, ma sono dettagli.


Al momento di iniziare i lavori, è deciso che con l’amico Valter ce ne andremo a caccia di piste in Marocco; Dolores è destinata a diventare una specie di Esmeralda2. Avremo così 2 moto uguali (Valter guiderà Esmeralda), vantaggio non da poco quando si viaggia in autonomia.
Essendo la seconda motoretta che mi accingo a fare, ho già le idee abbastanza chiare.
Il principio è sempre quello dell’autarchia, del riuso e dell’autocostruzione. A parte le gomme, il trittico e i materiali di consumo, gli unici pezzi che compro sono lo scarico (usato), il serbatoio (usato), la forcella (usata) e le plastiche. Diversi pezzi Dominator sono riuscito a venderli e alla fine andato praticamente alla pari. Un gusto particolare è recuperare materiale che si ha in casa e cacciarlo sulla moto. Ho utilizzato dei piedini in gomma di una cassa amplificata per sostenere la sella, la gommapiuma rigida di una valigia per il cruscotto e per realizzare il supporto sella serbatoio ho segato un pezzo di un espositore Nike.
Ecco le ispirazioni per la livrea


Per me la combinazione HRC della prima metà degli anni ’80, resta la più bella che Honda abbia mai fatto, altro che il fottuto turchesino!
La trafila di lavoro ricalca molto da vicino quella seguita per Esmeralda, con il vantaggio di non dover impazzire con misure, accrocchi e adattamenti; la strada è già tracciata e so già cosa voglio cambiare.
Modifico leggermente il supporto sella/serbatoio e questa volta ho l’accortezza di non segare quello della batteria.


Poi, visto che lo stile è la prima cosa, questa volta investo 20/30 euro su un parafango posteriore vintage Cemoto. Dovrò ostiare per adattarlo, ma ne varrà la pena.

Cannibalizzerò una parte del parafango originale.


Poi lo dovrò tagliare, sagomare a caldo e lo rinforzerò con una piastra in alluminio


Questa volta il lavoro è agevolato dalla presenza del mio aiutante: il cane Chuck. È quello senza berretto. Esmeralda sullo sfondo.

Nel frattempo il telaio è sverniciato a modino.

E fra un po’ toccherà lavorare sul serbatoio.

Preso da uno scrupolo forse eccessivo, gli do perfino una pulita all’interno.

Il nudo metallo fa sempre sesso.

Fondo epossidico bicomponente.

Ma il lavoro impegnativo sarà sul serbatoio, il principale elemento estetico di ogni moto.

Alle medie in disegno prendevo sempre un 6 risicato, è una sfida oltre le mie capacità, ma ci provo.
Mmh come faccio a fare la linea curva?
Toh, guarda, lo zerbino!

Come vernice uso un poliuretanico bicomponente.

Tolgo la carta di giornale.

Devo rifarlo!!! Il nastro che si vede in fotousato per la mascheratura NON VA BENE: le goffrature lasciano passare del colore e la linea è imprecisa. Rifarò il lavoro usando un normalissimo nastro adesivo da elettricista.
Ma poi, cosa me ne frega? Ho una cabina di verniciatura!

La sicurezza ovviamente vuole la sua parte, so bene quanto siano tossici solventi e vernici.
Il mio metodo è quello Maiorca-Pellizzari: si respira fuori e si lavora per pochi secondi in apnea.

Come minimo, non usando le mascherine, avrò risparmiato 7/8 euri! E poi un vero uomo la mascherina non se la mette.
Siiiiiiii, ci siamo.



Questa volta mi faccio un po’ prendere la mano e curo ogni dettaglio, sto invecchiando.



L’olio di gomito fa miracoli e alla fine restauro/rivernicio/lucido un po’ tutto (ovviamente non i parafanghi).

Ho recuperato il portapacchi di una Yamaha e lo adatterò. Incredibilmente le mie saldature resisteranno.

Ed ecco che Dolores comincia a prendere una nuova forma.
Ovviamente ho dovuto sostituire forcella e piastre di sterzo, piegate nell’incidente.

Una modifica più sostanziale è nell’avantreno: decido di tenere la centralina vicino al manubrio e per farci stare tutto devo segare la piastra. Il lobo che contiene il blocchetto di accensione è troppo ingombrante.
Alla fine viene un lavoretto pulito e soprattutto non devo impazzire; su Esmeralda ho portato la centralina sotto la sella e ho dovuto rifare quasi tutto il cablaggio dell’impianto elettrico.
Certo, non avrò più il bloccasterzo e per l’accensione ho messo un semplice interruttore, ma alla fine Dolores è una moto mooolto racing.

Già che c’ero ho messo anche una indispensabile presa 12V. La centralina è tenuta dalle fascette. Yes, fascette e nessun problema.
Il contachilometri altro non è che l’originale “ritagliato” e alloggiato in uno di recupero. Avevo fatto la stessa cosa su Esme, ma questa volta sono addirittura riuscito a portare sulla sinistra la rotella per l’azzeramento del contakm parziale. Ho utilizzato dei pezzi dello strumento di un TT, ma temo che non sarei in grado di rifarlo. Ci ho messo un’era geologica, ma volete mettere la soddisfazione!
A proposito di centralina: l’originale era defunta e dopo mille ripensamenti ho comprato la digitale della Ignitech ed è andata benissimo. Per non rischiare di restare a piedi nel deserto ho cambiato la centralina anche a Esmeralda.
So che se ne trovano anche a meno, ma non sono riuscito a farmi un’idea su quale sarebbe stata altrettanto “giusta”. La scelta è caduta su queste perché pare che le digitali siano più resistenti e le Ignitech mi ispiravano sicurezza.

E alla fine...voilà!

Fiancatine in allumino piegate a mano, sella monoposto ricavata dall’originale, scarico Arrow Dakar. Un dettaglio: il faro in dotazione con la mascherina di Cemoto si è rotto durante un giro di prova. Ho comprato un faro originale in vetro di una XL che sarà pesante, ma almeno con la H4 fa una bella luce.






In realtà non finisce qui, ci sono piccoli adattamenti: per la guida in piedi la leva del cambio è troppo bassa, ma il coperchio del pignone intralcia, così l’ho scavato guadagnando un po’ di spazio.

Pedane maggiorate. Ho sagomato e saldato attorno alla pedana della piattina de fèro.

Per le gomme ho scelto all’anteriore un Pirelli mt21 e al posteriore una Mefo Stone Master 120/90/17. Ha un bel tassello e dopo 2.500 km è ancora al 50%.
Il casino è stato montarla: mantenendo il trittico originale i tasselli toccavano il forcellone. Ho un po’ tribolato; non mi ricordo esattamente, ma mi pare che avessi già tagliato la catena e ho cambiato misure di pignone e corona per allungare il passo mantenendo il rapporto di serie.

Paramani fissi

Ed eccoci pronti per partire: ho pensato che impataccandola di adesivi sarebbe stata ancora più racing.

Fin qui tutto bene.
Cosa NON ha funzionato?
Questi, i supporti anteriori del serbatoio.

Guidando la moto dalle mie parti anche in fuoristrada, nessun problema, ma in Marocco facendo centinaia di Km sulle piste sassose dell’Atlante con 25 kg di benzina, non hanno retto. L’ idea originaria era quella di realizzare un supporto stretto da dadi e bulloni. in realtà hanno ceduto facendo sì che il serbatoio poggiasse sul trave del telaio. Con le vibrazioni la saldatura centrale del serbatoio si è crepata e ha cominciato a gocciolare benzina.
Abbiamo tamponato con del bicomponente che avevamo con noi e siamo riusciti a proseguire. Dopo un paio di giorni però ci siamo arresi e siamo finiti in un’officina. Abbiamo fatto brasare la saldatura centrale e i supporti li abbiamo mantenuti, facendoli saldare al telaio.
Pure le “palline” di gomma di cui ero molto fiero non erano una grande idea.

Semplicemente infilate sulla barra filettata si sono consumate e in officina abbiamo costruito delle boccole fatte come si deve.
Tuttavia, la giornata passata a lavorare insieme ai ragazzi del Garage Sahara Zagora, è stata una delle più belle di tutto il viaggio.

A parte questo, tutto liscio.
D'ora in poi, Dolores e Esmeralda, non le fermerà più nessuno.


Prossimamente farò anche il post sul viaggio.
franktmaxgs
00mercoledì 30 dicembre 2015 07:48
bravo [SM=x653535] i miei complimenti ai fatto un bel lavoro
sia come trasformazione che come verniciatura
il serbatoio bello e venuto bene mi piace se trovavi gli adesivi originali
ancora meglio ma va bene anche così [SM=x653531]
andrea3112
00giovedì 31 dicembre 2015 10:32
ho letto con molto piacere tutto il tuo racconto, e credo di non sbagliarmi a dire che la passione per la moto sia il tuo primo ingrediente.
una moto quasi regalata e la voglia di viaggiare, ma il lavoro che hai eseguito merita davvero una lode per avere impiegato dei pezzi riciclati Honda dell'epoca usando un bel serbatoio della paris dakar LM 600 e altri senza sconvolgere geometrie e lineee che ricordano moto più recenti.
la tua moto è rimasta una Dominator in mano ad un ragazzo con la voglia di avventura, questo è il tuo risultato migliore per il mio punto di vista .
aspetto il resoconto del tuo Viaggio con foto e emozioni .
-- Paolo --
00giovedì 31 dicembre 2015 11:41
[SM=x653535] BRAVO!
fulviogp
00giovedì 31 dicembre 2015 12:10
[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
nirvana60
00giovedì 31 dicembre 2015 12:10
Hai fatto davvero un buon lavoro....solo applausi!!! [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
caran59
00giovedì 31 dicembre 2015 13:58
[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
lodevole l'impegno e la passione bravo!
DINO.B
00giovedì 31 dicembre 2015 20:50
I miei più sinceri complimenti. Tutto curato nei minimi dettagli. Quel cupolino XL fa tanto cattiveria.
Ho immediatamente carpito un po di suggerimenti per i miei prossimi lavori.

Buon 2016!!!
ninoabt
00giovedì 31 dicembre 2015 21:11
Chapeau! [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
albeben
00giovedì 31 dicembre 2015 23:56
Molto bella,complimenti.
ps, meno male che mi hai detto che tu sei quello con il cappello,facevo fatica a distinguere se no.ha ha ha
buon anno. [SM=g27987]
davide_ruf
00venerdì 1 gennaio 2016 13:03
Complimenti per il gran lavoro che solo la passione vera possono farti portare a termire.

Mi piace un casino il tuo ingegno e poi beh! Non tutto può andare sempre bene ma l importante è provarci sempre.
Buon 2016
duccio63
00domenica 3 gennaio 2016 18:52
Grazie a tutti!
Sappiate che finalmente ho pubblicato il reportage sulle le nostre imprese in Marocco!
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=11225201&

Foto, video e info a volontà.
David EsAd
00domenica 25 febbraio 2018 16:52
Complimenti BELLISSIMA! [SM=x653540]
FRANZ 74
00domenica 25 febbraio 2018 17:04
SPETTACOLOOOOO....bravo [SM=x653535] [SM=x653535]
_blomewoss_
00lunedì 9 aprile 2018 12:46
bella l'altezza del mono è quella originale?
solaris-elio
00domenica 13 maggio 2018 21:41
splendida
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