Ho partecipato a due riunioni del comitato R.L.P. ( Ruote in Liberta' Piemonte ) e mi sono anche associato.
Tutto e' nato qui nella zona del Pinerolese dove da qualche anno un manipolo di G.E.V. crede di essere padrone delle montagne e dei sentieri e spesso hanno abusato del loro ruolo per elevare contravvenzioni senza concrete ragioni.
Poi finalmente hanno trovato un gruppo di enduristi che si sono stufati di tale situazione e con l'appoggio di un valido avvocato hanno iniziato a studiare con attenzione le situazioni , le regole , il codice della strada ed hanno iniziato a dare battaglia.
La sentenza che tu hai postato e' un primo grande risultato che sono riusciti ad ottenere.
Questo non vuol dire automaticamente che possiamo fare cio' che vogliamo , ci mancherebbe , e ovviamente ogni giudice potrebbe decidere diversamente.
Pero' e' una sentenza che puo' e fara' giurisprudenza , che potra' essere portata come esempio in altre cause e come spesso avviene potra' essere presa come riferimento da altri giudici che non vorranno necessariamente studiarsi da capo tutta la materia.
Pero' noi che percorriamo le strade sterrate di montagna , se vogliamo continuare a farlo e vogliamo vedere rispettati i nostri diritti dobbiamo innanzitutto essere i primi a rispettare poche ma importanti regole . Per cui i nostri mezzi devono essere :
1) regolarmente immatricolati
2) omologati
3) revisionati
4) assicurati
5) con targa regolare montata
6) impianto di illuminazione funzionante comprese le frecce
7) patente , libretto , ecc...
In pratica se pretendiamo che un sentiero , una mulattiera , una strada a fondo naturale vengano considerate STRADE (come peraltro dice il codice della strada D.Lgs.185/92 art.3 ) allora le nostre moto devono essere in regola esattamente come quando viaggiano su un strada asfaltata.
Ad oggi siamo quasi 600 tesserati ed ovviamente vale la regola che piu' siamo e piu' riusciamo a farci rispettare.
Vi invito a visitare il sito
www.ruoteinlibertapiemonte.it dove e' ben spiegata la mission ed invito gli amici piemontesi a sottoscrivere la tessera.
Ultima considerazione : negli ultimi mesi visto il clamore che qui in zona ha fatto la sentenza e la quantita' di persone che si sono iscritte all'associazione coinvolgendo anche negozi di settore e concessionari di moto della zona , i cari signori GEV ( guardie ecologiche volontarie ) si sono dati una decisa calmata .