Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
 
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Dalla Val Pellice alla Val Varaita tutto OFF

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2015 22:42
26/08/2015 22:42

Come preannunciato, nonostante non conosca minimamente le zone e le strade, ho deciso di fare il giro venerdì 21,uno dei pochi giorni in cui secondo le previsioni il tempo sarebbe stato ottimo... Appunto "sarebbe", invece già dal mattino grigio, nebbia e nuvole basse! Con un elevato rischio pioggia! [SM=x653549]
Essendo l'unico giorno per me utile, visto gli impegni familiari e l'imminente ritorno dalle vacanze due giorni dopo, decido di farlo comunque.
Vi lascio solo immaginare gli insulti che mi son preso dalla mia compagna, che già mi vedeva solo soletto in panne sperso sotto la pioggia o ancora peggio caduto giù in un fosso per colpa delle strade zuppe dalle piogge dei giorni precedenti [SM=x653556], so che ha pienamente ragione e mi do una bella ravanata alle parti basse ma il domy è il domy e non mi ha mai tradito e il richiamo dell'avventura è troppo forte [SM=x653542] ...
Parto da Bobbio Pellice e mi dirigo verso Torre con sosta a Villar Pellice per prendermi un panino, una birretta e dell'acqua. Dopodiché pieno dal benzinaio a cui chiedo qualche info, sul meteo mi rassicura che dovrebbe migliorare e poi mi indirizza verso la strada che cerco, purtroppo si fanno già le dieci meno un quarto quando la trovo e mi rendo conto che quasi sicuramente non riuscirò ad arrivare fino a Melle.
Per non farla troppo lunga, mi pianto già subito dopo Rora' dove a causa di lavori in corso chiudono la strada e mi costringono a reinventare parte del tragitto e perdere un sacco di tempo, nel mentre si mette a pioviginare e la nebbia non fa vedere a più di 5 metri.
L'incazzatura è ormai alle stelle soprattutto perché non riesco a veder nulla del paesaggio che mi circonda e comincio a sentirmi umido [SM=x653549].
Riesco comunque con la cartina a riprendere la strada e questo mi da un'immensa gioia, proseguo e arrivo nella zona delle cave non senza difficoltà, trovo bivi e strade non ben segnalate sulla cartina e questo mi costringe spesso a fermarmi e quindi a perdere ulteriore tempo ma arrivo comunque a Rucas.
A questo punto il meteo mette a dura prova la mia pazienza, le soste diventano sempre più frequenti per togliere le gocce d'acqua e asciugare la mascherina e gli occhiali da vista che non mi fanno più vedere un c...o, un po' demoralizzato e infreddolito continuo.
Ormai stufo, stanco del tempo e delle continue soste decido di evitare un tratto off e scendo a Montoso percorrendo una strada asfaltata che sarebbe vietata ai motocicli, dicendo tra me e me "sarà un tratto breve mica vuoi che mi fermino proprio oggi e poi è l'unica alternativa visibile... Saranno comprensivi..." per fortuna non ci sono controlli.
Ormai deciso a scendere per prendere la statale che mi avrebbe riportato a casa, il cielo comincia ad aprirsi rincuorandomi e nella mia testa si insinua l'idea che forse posso proseguire.[SM=x653545]
Mentre attraverso il centro del paese mi accorgo che la poca gente in giro mi scruta manco fossi un extra terrestre, penso subito al fascino del domy, ma probabilmente è più la figura solitaria di un pirla che va in girula in moto con un tempo da lupi che li incuriosisce o forse perché sanno che ho percorso un tratto di strada che non avrei dovuto percorrere, incurante degli sguardi continuo a scendere.
Seguendo una bella strada piena di tornanti arrivo nei pressi di Bagnolo sbagliando ovviamente strada, ma ormai ha smesso di piovere e quindi non si torna, ma si prosegue... Obbiettivo Infernotto e pian del Lupo per poi arrivare a Paesana.
Per non perdere tempo decido di fare la statale diretta verso Barge e una volta li, i mie sogni si infrangono perché sbaglio strada e faccio una sterrata che seppur bella e impegnativa,mi porta completamente fuori strada. Mi rendo conto di essermi fottutamente perso e non riesco a trovare con la cartina la strada giusta per l'Infernotto, decido allora di arrendermi e aggrapparmi disperatamente a Maps del cellulare, contro la mia filosofia che prevede esclusivamente l'uso dell'istinto e della cartina, per strada non trovo neppure nessuno a cui chiedere info tolto qualche gentile cinese che però non mi è di nessun aiuto.
Che sia Maps allora a togliermi dai guai, mi dico... Manco per le palle! Il cell non prende il traffico dati e quindi niente Maps! Decido di non arrendermi e butto cell e cartina nello zaino, comincio quindi a girare come un pazzo per il paese fino a quando non trovo l'inizio di una sterrata in una frazione di nome Ripoira che avevo letto sulla cartina e decido di farla incurante di dove mi avrebbe portato.
La salita è bella, non difficile, ma impegnativa. Vuoi per il fondo sassoso e umido vuoi per il manubrio originale che anche con i riser maggiorati nella guida in piedi nelle salite ti fa guidare appeso, gli avambracci sono distrutti! Ma il dolore mi rende comunque felice perché la moto va veramente troppo bene e non esita mai, mai un sussulto!
Il massimo della soddisfazione lo raggiungo poi, quando a sorpresa arrivo ad un rifugio... Il rifugio Infernotto! Sono sulla strada giusta e questo mi rende fiero e pimpante come un bambino. Mi rendo conto di non aver fatto nulla di speciale, ma il fatto di essere arrivato li da solo e senza aiuti mi soddisfa più del dovuto..
Ormai si sono fatte le 15 e mi fermo al rifugio a mangiare, il tempo di rifocillarmi, fare due foto e via si riparte.
Finalmente il tempo è quasi bello e riesco ad apprezzare il paesaggio, veramente non male, soprattutto in un tratto ad anello che si può fare al pian del Lupo prima di scendere a Paesana dove abbondano le vacche al pascolo.
La strada fino a Paesana non presenta sorprese e una volta sceso in paese me ne torno verso casa, dispiaciuto per aver fatto solo metà del giro che mi ero prefissato, ma soddisfatto di me e soprattutto della moto.
In altre circostanze avrei sicuramente proseguito fino a Sampeyre per fare almeno il Gilba e il Prete, ma a casa mi attendono compagna e figlia di neanche un mese e mezzo e preferisco rincasare con la luce...
Non male la strada che da Paesana porta a Barge ricca di curve strette che vanno a nozze con moto mono come le nostre [SM=x653537]...
Per concludere, gran bel giro che spero di rifare completo, con un tempo decisamente migliore e magari in compagnia di qualcuno che conosca bene le strade.
La nota stonata della giornata, ovviamente oltre al meteo, è stata la ricerca delle strade. Troppo troppo tempo perso a stare fermo per capire dove andare e capire dove ci si trova, tanto facile a casa a guardare e segnare i passaggi sulla cartina, quanto difficile poi una volta che ci si trova sul posto...
Nota positiva, lo sapete già... Più lo uso e più lo amo, lunga vita al domy!!! [SM=x653540]
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