È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Totò e Peppino in Norvegia

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2009 22:46
OFFLINE
Post: 7
Post: 7
Registrato il: 29/04/2009
Città: BARI
Età: 52
Sesso: Femminile
Cinquantino
02/09/2009 16:56

La mia prima moto arriva circa un anno e mezzo fa, non sapevo nemmeno qual era il freno e quale la frizione e già sognavo il mitico viaggio in moto…una volta chiarita l’importante differenza ne avevo programmati almeno un paio ma a causa di speranze malriposte le mie aspettative ne erano rimaste deluse.

Poi come spesso accade la vita prende nuove sorprendenti direzioni e improvvisamente tutto diventa possibile. In pochi mesi, c’è Talino non solo solido compagno di viaggio ma anche di vita, una moto nuova, il progetto di un viaggio, la mia grande voglia di metterlo in pratica e la sana paura di non farcela.

Alla fine di Giugno abbiamo anche la meta, andremo in Norvegia, iniziamo anche ad abbozzare un ideale percorso per il ritorno attraverso l’Europa dell’Est, leggiamo le guide, studiamo un po’ le cartine e le relative distanze e pensiamo che non ce la faremo mai: troppi km, dobbiamo pensare ad un ritorno più diretto, così lasciamo a casa tutte le suddette guide e cartine e non carichiamo sui navigatori nemmeno le mappe dell’Est Europa, in tasca solo guida e cartina della Norvegia e cartina della Polonia infilata da Talino in valigia all’ultimo momento. Abbiamo anche la cartina dell’Europa, un po’ a brandelli, ma che si è rivelata utile vista poi la piega che avrebbe preso il viaggio.

Fine Luglio, la partenza è vicina, lui si occupa scrupolosamente delle moto, rende la mia Domy una favola, io della parte logistica, orari di traghetti, crackaggio di mappe,trasferimenti vari, salvo poi dimenticare a casa tutti gli orari e andare ugualmente alla cieca, in questo trambusto abbiamo comunque il tempo per litigare, a me vengono le emorroidi (e come faccio a stare seduta in sella? ), lui dice che la sua moto non è perfetta, forse dobbiamo considerare l’eventualità di abbandonarla in corso di viaggio e caricare tutto sulla Domy...che certo non è di primo pelo! Le premesse a queste punto per un viaggio indimenticabile ci sono tutte.
Il primo Agosto riusciamo a partire. Panzerotto a Provolina con relativa colata di mozzarella sui pantaloni e si caricano le moto sul traghetto.

Bari-Rijeka- Euro 140 moto inclusa.

Trasferimento in moto Rijeka-Trieste.

Da qui parte un treno delle ferrovie tedesche (DB Autozug) che trasporta anche i veicoli, ci porterà fino ad Amburgo consentendoci di ridurre un po’ l’usura delle nostre motine. Costo Euro 211,00
L ‘acquazzone indimenticabile e poco dignitoso mentre si percorrono i soli 100 mt per andare al treno è a costo zero.

Prenotate in anticipo se potete, eviterete le scene penose che abbiamo fatto noi con la signora Renata della biglietteria per trovare un posto all’ultimo minuto. I nostri compagni di viaggio sono Thomas, un motociclista tedesco con guarda caso tanto di Africa Twin e una signora teutonica con figliolo al seguito che organizzerà la nostra vita di cuccetta per le prossime 12 ore.

Arrivati ad Amburgo inizia la ricerca di un traghetto che ci porti ad Oslo, dopo qualche tentativo lo troviamo circa 300 km più in là, in Danimarca al porto di Frederichaven. Costo Euro 130.
Finalmente arriviamo ad Oslo, inizia qui il viaggio vero, diventiamo così dopo qualche simpatica e leggera disavventura Totò e Peppino in Norvegia.

Poco fuori Oslo iniziano ad aprirsi paesaggi bellissimi, strade tranquille, automobilisti educatissimi che addirittura favoriscono il sorpasso, il tutto però, almeno il primo giorno, era turbato da una cosa: i costi per noi elevatissimi della vita in Norvegia, per cui la bellezza del laghetto con le montagne che ci si specchiavano dentro era prontamente scacciata via dai panini acquistati pochi minuti dopo a circa 15 Euro. Ma è durata poco, da buoni italiani, abituati dalla storia all’eterna arte dell’arrangiarsi abbiamo iniziato a fare la spesa ai supermercati a prezzi ragionevoli e ci siamo sfamati abbondantemente, tutto a beneficio della bellezza dei paesaggi che in questo modo è rimasta intatta più a lungo.

Dormire in Norvegia, se non si hanno grandi pretese, è facile, ci sono le romantiche Hytte, le casette di legno nei numerosi campeggi che si trovano senza difficoltà lungo la strada. Il prezzo medio è di circa 20 Euro a persona. Alcune di queste sono anche organizzate per cucinarci dentro.

Mi piacerebbe descrivere di più i posti visti, le sensazioni che hanno evocato, ma la loro percezione è estremamente personale, e tradurle in parole se non si sa fare bene non fa altro che impoverirle. Spesso una foto vale più di mille parole.

Ricordo la bellezza silenziosa delle Lofoten, le succulente distese di mirtilli, l’emozione nell’attraversare il circolo polare artico con le nostre moto, la desolazione di Kirkenes al confine con la Russia, le persone conosciute, e tante altre immagini legate alla vita di due persone.

Penso che alcune immagini di questo nostro viaggio rimarranno impresse nella mia testa per sempre, salvo rimbambimento senile… e se ciò accadrà guarderò le bellissime foto che ha fatto Talino.

E così km dopo km attraversiamo la Norvegia, le distanze tra due punti significativi in questo paese sono dell’ordine del migliaio di km, ma li percorriamo velocemente e con facilità, un po’ perché le strade attraversano paesaggi spesso mozzafiato un po’ perché i km da fare sono tanti, un po’ grazie ai barili di caffeina che abbiamo in corpo. Così, velocemente, dopo pochi giorni ci ritroviamo in Finlandia, e bisogna decidere che percorso fare per tornare a casa, e si decide in perfetto accordo con i nostri programmi di farlo attraverso l’Europa dell’Est, passando per le tre Repubbliche Baltiche (dove finalmente smettiamo di fare la spesa nei supermercati e ci concediamo qualche ristorante), Polonia, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bosnia, Croazia, e Montenegro da dove prenderemo il traghetto che ci riporterà a casa.

Durante il viaggio di ritorno in molti dei posti attraversati ci ero già stata, quindi la città in sé spesso non è stata una novità, lo è stata la maniera di raggiungerla, ho scoperto che viaggiando in moto se ne percepisce meglio l’essenza, perché ci si avvicina in modo lento, si vede il progressivo mutamento del paesaggio, della gente, del loro modo di vivere e così si passa dall’austerità e dal rigore delle popolazioni del Nord, dalla pulizia delle loro città, dalla perfezione a volte surreale delle loro case e vie, al coloratissimo e rumorosissimo disordine dei paesi dell’Est, ai sacchi di peperoni venduti lungo la strada, alle fragorose risate della gente per strada, non ci vuole molto per capire che ci si sta lentamente avvicinando a casa.

Tra i paesi attraversati durante il viaggio di ritorno uno in particolare mi è rimasto dentro, la Bosnia, non mi vergogno a dire che per anni ho legato il nome di questo paese soltanto agli orrori della guerra, ai cecchini serbi, e invece anche se con dignità ne porta ancora i segni , non è più quello da oramai molto tempo, mi trovo di fronte una terra ricchissima da un punto di vista naturalistico, dei paesaggi da favola, una città piena di vita come Sarajevo dove dal un lato c’è la città vecchia con le sue stradine piene di negozi, la moschea, la gente intenta a pregare, e dall’altro la Sarajevo dei caffè alla moda, vetrine piene di leccornie, locali pieni di gente fino a notte fonda che sembra si diverta sul serio.

Da un punto di vista motociclistico è andato tutto bene, salvo i contakilometri di entrambe le moto rotti, la Dominator mi ha condotta dignitosamente a casa bevendo tanto olio, quella di Talino non è spirata ma insieme hanno scandito i ritmi del viaggio con maestria sino alla fine e probabilmente è già pronta per nuove avventure.

La Mari che dire, non si è stancata, e la paura di non farcela si è sciolta via via che i km scorrevano…certo qualche caduta l’ha fatta, perché la Mari non è la Mari se non cade, motociclista specializzata in cadute da ferma: la più clamorosa e fantozziana a Budapest mentre un signore le fa notare dal finestrino dell’auto che la luce posteriore non funziona…per ringraziare lo sconosciuto finisce più o meno in una aiuola, distruggendo in un attimo quello che può essere nell’immaginario comune la donna in moto, cioè una tosta, il tipo di donna che non deve chiedere mai…e invece la Mari sdraiandosi al centro di Budapest ha fatto crollare il mito e ora si ritrova a dover chiedere scusa a quelle sue colleghe che hanno lavorato duro per costruirlo…

Km totali percorsi 9000 (valore indicativo causa contakm rotti)
Lt di olio consumati dalla Domy 6 circa
02/09/2009 19:06

[SM=x653535] grande stima e simpatia per la Mari e aspettiamo le foto di Talino [SM=g27811]
OFFLINE
Post: 2.903
Post: 2.851
Registrato il: 29/03/2007
Città: BRINDISI
Età: 16
Sesso: Maschile
Mastro Dominatore
03/09/2009 02:26

Finlmente i primi racconti del viaggio!
-
MITICI! aspettiamo foto e che foto !! Talino e' un professionista dell'obbiettivo!
-
e anche del set-up del domy! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
OFFLINE
Post: 49
Post: 49
Registrato il: 29/04/2009
Città: ADELFIA
Età: 48
Sesso: Maschile
Cinquantino
03/09/2009 09:02

Re:
CIRODOMINATOR, 03/09/2009 2.26:

Finlmente i primi racconti del viaggio!
-
MITICI! aspettiamo foto e che foto !! Talino e' un professionista dell'obbiettivo!
-
e anche del set-up del domy! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]




eh..esagerat! [SM=x653531]
picasaweb.google.it/Talix76/Nordkapp2009#

va detto che inizialmente dovevamo andare in Iran ma a causa dei problemi post votazioni abbiamo ripiegato per Caponord, con il fine di arrivare a qualche km da Nordkapp e farci una bella foto di noi che facevamo il gesto dell'ombrello (perche' sulla rupe di nordkapp, a regalare soldi inutilmente, non volevamo andarci! [SM=x653547] )
Tecnicamente e' filato tutto liscio:

la dominena col cupolino rialzato e modificato e' diventata molto piu' comoda e rilassante;
ha bevuto tanto olio, (6Lt) ma ha fatto tanti km (9000);
unica rogna e' stato uno dei due fili rossi che passano a dx del canotto di sterzo che veniva schiacciato da quello dell'acceleratore e alla lunga si e' "quasi" interrotto facendo spegnere saltuariamente la moto, ma una volta identificato il problema, e' bastata un'operazione di taglia e attorciglia e da allora e' filato tutto liscio.

Ad essere sincero si e' fulminata pure la lampadina posteriore; [SM=x653564]
eravamo in rep. Slovacca a pochi km dal confine Ungherese quando si avvicina un poliziotto in moto e ci dice di accostare
"ecco,ora ci incu**",mi sono detto .
E invece voleva semplicemente dirci che avevamo la lampadina fulminata!
E poi a Budapest, in pieno centro, non vedo piu' Marilena dietro;
accosto e vedo che la sua moto e' per terra!
Un tipo le si era accostato cercando di farle capire che la lampadina era fulminata e lei, girandosi, aveva perso l'equilibrio finendo per terra!
Santa lampadina! [SM=x653533]

Per il resto moto originale (con forcelle accorciate di 3cm!) e gomme heidenau,benzina..quella che capitava (Mari ha fatto pure un pieno di bioetanolo 85!! ) [SM=x653549]

Volevo modificarle la sella per rendergliela piu' comoda ma lei dice che va bene cosi'....bho? [SM=x653552]


--------------------


03/09/2009 12:59

Belle Belle foto
OFFLINE
Post: 203
Post: 129
Registrato il: 01/10/2007
Città: MARTINA FRANCA
Età: 52
Sesso: Maschile
Cinquantino truccato
03/09/2009 15:40

Che dire, un viaggio meraviglioso, davvero complimenti [SM=x653535]




Garage:
BMW E30 cabrio '90
Fiat 500f '70
Alfa 156 1.9 jtd '01
Honda Dominator nx650 '91
Honda dominator nx650 '93
OFFLINE
Post: 2
Post: 2
Registrato il: 15/08/2009
Città: FOGGIA
Età: 64
Sesso: Maschile
Cinquantino
03/09/2009 19:33

Complimenti!!, Davvero un bel resoconto del viaggio, ammiro la tua temerarietà e lo spirito d'avventura altro che immagine femminile compromessa!!! [SM=x653545] Congratulazioni anche a Talino dato che non è da tutti avere una tal compagna di viaggio. [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] Saluti cordiali aspettando i prossimi resoconti Lampssss

P.S.potresti indicarmi dove hai acquistato il cupolino rialzato? non riesco a reperirlo [SM=x653533] grazie riciao
OFFLINE
Post: 7
Post: 7
Registrato il: 29/04/2009
Città: BARI
Età: 52
Sesso: Femminile
Cinquantino
03/09/2009 21:53

Re:
michelangelo59, 03/09/2009 19.33:

Complimenti!!, Davvero un bel resoconto del viaggio, ammiro la tua temerarietà e lo spirito d'avventura altro che immagine femminile compromessa!!! [SM=x653545] Congratulazioni anche a Talino dato che non è da tutti avere una tal compagna di viaggio. [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535] Saluti cordiali aspettando i prossimi resoconti Lampssss

P.S.potresti indicarmi dove hai acquistato il cupolino rialzato? non riesco a reperirlo [SM=x653533] grazie riciao



Da Volpe a Carbonara (Bari), comunque quello originale non è così lungo, la modifica per renderlo più alto è opera di Talino.


OFFLINE
Post: 21
Post: 21
Registrato il: 19/03/2009
Città: ARTEGNA
Età: 40
Sesso: Maschile
Cinquantino
04/09/2009 10:00

Beh, complimenti veramente! Gran bel viaggio!
Mi sa tanto che un giorno non molto lontano me lo faccio anch'io un giro così!
Intanto mi avete fatto sognare...e perder quella mezzora a lavoro che fa sempre bene [SM=x653548]
OFFLINE
Post: 852
Post: 848
Registrato il: 17/10/2004
Città: REGGIO EMILIA
Età: 56
Sesso: Maschile
Dominatore esperto
05/09/2009 10:27

giro grandioso
foto molto belle [SM=x653538]

bravissimi



Admo
NX644Domiterzo (smontato in garage)
NX644Domiquater (il sudamericano)
XTZ 690 Tenere (la bestia)
OFFLINE
Post: 286
Post: 286
Registrato il: 20/04/2006
Città: PORTOGRUARO
Età: 51
Sesso: Maschile
Cinquantino truccato
07/09/2009 09:28

[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
bellissimo viaggio!!! complimenti!!
una curiosità, le frontiere sono passate tutte tranquille? Io qualche anno fa ebbi più di un problema in serbia e pure in kossovo...
Avete fatto la vecchia strada da podgorica alle bocche di kotor?? Una delle più belle strade del mondo secondo me.
Ancora applausi..


Tex
OFFLINE
Post: 51
Post: 51
Registrato il: 29/04/2009
Città: ADELFIA
Età: 48
Sesso: Maschile
Cinquantino
07/09/2009 17:41

Re:
)Tex(, 07/09/2009 9.28:

[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]
bellissimo viaggio!!! complimenti!!
una curiosità, le frontiere sono passate tutte tranquille? Io qualche anno fa ebbi più di un problema in serbia e pure in kossovo...
Avete fatto la vecchia strada da podgorica alle bocche di kotor?? Una delle più belle strade del mondo secondo me.
Ancora applausi..



no , tutto ok,anche se in Serbia in ingresso non si sono accorti che avevo il timbro del Kosovo sul passaporto.
Se ne sono accorti pero' in uscita,ma era troppo tardi, quindi il doganiere per evitare rogne anche per lui mi ha fatto promettere che, almeno per quei giorni,non avrei rimesso piede in Serbia!
Per il resto non una sola frontiera
Italia > Slovenia > Austria > Germania > Danimarca >Norvegia > Finlandia >(e vabbe che c'e' la comunita' europea)> Estonia > Lettonia > Lituania > Polonia > Rep. Slovacca > Ungheria;
Stop solo in Serbia, Bosnia,Croazia e Montenegro
Lamps




[Modificato da talino76 07/09/2009 17:41]


--------------------


OFFLINE
Post: 290
Post: 290
Registrato il: 20/04/2006
Città: PORTOGRUARO
Età: 51
Sesso: Maschile
Cinquantino truccato
08/09/2009 10:56

mmm ungheria serbia.. siete entrati a mmm... un posto bello bello con mega traghettata sul danubio? non ricordo il nome.. a sud di Pecs..
Pensa, ho fatto quel giro più volte, non sempre lo stesso ma i paesi più o meno quelli sono. L'ultima di ritorno dalla transilvania un 4/5 anni fa.. la frontiera kossovara NON esisteva :-) e quella montenegrina era una bandiera piantata per terra ed un funzionario impaziente di farmi entrare anche se avevo scordato il passaporto in hotel la mattina stessa :-) Incredibile quanto la storia vada veloce..
A dire il vero forse così a sud ero di ritorno dalla turchia.. o giù di li..
Fatto 30 facciam 31, avete valutato il rientro via russia? Murmansk (o come si chiama..) e giù?? è un giro che mi intrippa e mi dicono pure che le cose stanno migliorando rapidamente in tema di polizia stradale da quelle parti.
mmm.. personalmente, dopo qualche viaggio oltre oceano mi piacerebbe partire e arrivare a casa in sella!!! Però devo dire che adesso che hanno aperto le frontiere tra vietnam, laos e cambogia... Bohh.. sognare è bello!! Prima o poi ci si deve incontrare cmq.. Buona giornata!!


Tex
OFFLINE
Post: 8
Post: 8
Registrato il: 29/04/2009
Città: BARI
Età: 52
Sesso: Femminile
Cinquantino
13/09/2009 19:19

Re:
)Tex(, 08/09/2009 10.56:


Fatto 30 facciam 31, avete valutato il rientro via russia? Murmansk (o come si chiama..) e giù?? è un giro che mi intrippa e mi dicono pure che le cose stanno migliorando rapidamente in tema di polizia stradale da quelle parti.




Il rientro attraverso la Russia andava programmato con largo anticipo, purtroppo servono un po di visti [SM=x653549] ...siamo arrivati fino a Kirkenes a pochi km dalla frontiera Russa, dove sono apparse le prime indicazioni per Murmansk ma non ci siamo potuti andare [SM=g27826]


OFFLINE
Post: 2.977
Post: 2.925
Registrato il: 29/03/2007
Città: BRINDISI
Età: 16
Sesso: Maschile
Mastro Dominatore
14/09/2009 00:30

[SM=g27811] [SM=x653535] [SM=x653538]
OFFLINE
Post: 303
Post: 303
Registrato il: 20/04/2006
Città: PORTOGRUARO
Età: 51
Sesso: Maschile
Dominatore
14/09/2009 11:05

Re: Re:
bubamara., 13/09/2009 19.19:



Il rientro attraverso la Russia andava programmato con largo anticipo, purtroppo servono un po di visti [SM=x653549] ...siamo arrivati fino a Kirkenes a pochi km dalla frontiera Russa, dove sono apparse le prime indicazioni per Murmansk ma non ci siamo potuti andare [SM=g27826]





già... ma avete provato a presentarvi in frontiera? Tutto sommato il visto turistico 30 giorni in un giorno di solito lo si ha in mano. Poi, come sempre da quelle parti, dipende da come si è svegliato il funzionario ma una ventina di euro di mancia generalmente aiutano a migliorare l'umore :-) Cmq.. complimenti ancora!!! Bellissimo viaggio!!!!




Tex
OFFLINE
Post: 53
Post: 53
Registrato il: 29/04/2009
Città: ADELFIA
Età: 48
Sesso: Maschile
Cinquantino
14/09/2009 18:20

Re: Re: Re:
CAPITOLO PRIMO la nave ,il treno e la moto

Samarcanda 14 settembre

“L’idea era buona: venire qui per il mio compleanno,qui ripromettermi di non fumare piu’ e vedere un’altra grandiosa realizzazione della razza umana.
Samarcanda: un nome che sembra cantare,una di quelle mete della fantasia che uno si porta in petto dall’infanzia.
Strana parola: Samarcanda! Si può anche non sapere che e’ una città, non sapere dov’è, non conoscere la sua storia, non legarla a quella di Tamerlano, ma il suo semplice suono,Samarcanda,e’ una promessa.
Almeno era stato così per me e il fatto di trovarmi a soli trecento chilometri di distanza da Samarcanda,il giorno del mio compleanno, m’ha convinto a farmela di regalo.
E di nuovo, una delusione!
Lo champagne sovietico con cui brindo alla mia esistenza e’ tiepido,la puzza del ristorante aggressiva,la cena immangiabile,non solo perché la carne è dura come il legno,ma perché faccio appena in tempo a sedermi che i camerieri cominciano a spegnere le luci e,quando chiedo di portarmi allora subito un pezzo di melone,uno di loro si mette a urlare.
Tutto questo può anche essere divertente,se si pensa che di compleanni col dolce e le candeline uno ne ha già passati fin troppi.
La delusione e’ che di Samarcanda non resta che un nome che canta. La vecchia città e’ morta e una nuova,sovietica, di cemento ha rosicchiato via spazio e fascino a tutto quello che era storico,lasciando solo qua e la alcuni monumenti del passato,come conchiglie vuote,come gli arredi dimenticati d’una piece di teatro che da tempo non si rappresenta più….”

D’un tratto l’altoparlante mi distrae annunciando che si può accedere al garage per lo sbarco imminente riportandomi velocemente alla realtà.
Ero completamente rapito dal libro che stavo leggendo (Buonanotte signor Lenin di Tiziano Terzani) , quasi stessi passeggiando per le vie di Samarcanda ed e’ davvero strano il fatto che, chissà se davvero per caso, me lo sia ritrovato tra le mani.

Già perché é a Samarcanda che io sarei dovuto essere, meta che poi ho barattato per un più sicuro Iran a causa dei possibili problemi per ottenere il visto dall’ambasciata del Turkmenistan.
E anche l’Iran, poi, a qualche mese dalla partenza, mi diventa problematico per le agitazioni causate dal post-elezioni. Benché ospitale e tutto sommato sicuro ho pensato che anche li avrebbero potuto negarmi il visto per evitare di avere stranieri in giro a curiosare; sarebbe stato bello essere testimone di persona di quello che sta accadendo realmente là ma non devo dimenticare un fatto importante: questa volta non sono solo!
E sempre per un visto ho rimesso nel cassetto il sogno di poter raggiungere Vladivostok, sul pacifico, in moto; già perché le autorità russe concedono un visto valido fino a trenta giorni, tempo appena sufficiente a raggiungere Vladivostok: e poi? Ritorno in aereo? Non se ne parla nemmeno, piuttosto ci rinuncio.

Ed eccomi allora qui pronto a sbarcare a Fiume, ex cittadina Italiana ormai croata: Rijieca.
C’è da fa riflettere sul fatto che non esiste un solo traghetto che colleghi delle località italiane, per esempio Bari con Trieste,o Venezia o Ancona;
Un simile collegamento eliminerebbe gran parte del traffico pesante che scorre tra il nord ed il sud: ma non eravamo un popolo di santi, poeti e navigatori?
Chissà, forse tali collegamenti lederebbero altri interessi o semplicemente non sarebbero convenienti, fatto sta che tale servizio esiste in Croazia e grazie a questo abbiamo potuto risparmiare ben 1000km di noiosissima autostrada.

Nordkapp, ecco la meta!
Per molti potrà suonare altisonante, essere sinonimo “del” viaggio dei sogni, eppure in me non causa la benché minima curiosità.
Una volta forse poteva rappresentare un limite, una meta ambita, un viaggio ai confini della nostra civiltà ma ora, se proprio devo essere sincero, mi fa pensare solo a frotte di turisti a sgomitarsi per una foto ricordo, biglietti da acquistare e tasse da pagare: ma perché?
Lo dice la parola stessa: “punto più a nord dell’Europa continentale” . Dell’Europa, appunto , non di un privato; e allora perché devo pagare?
Posso tollerare un museo o un edificio storico ma un pezzo di terra al naturale?
Solita storia: la macchina che produce denaro ha sempre la meglio sulle libertà delle persone.
Che poi, ad essere precisi, Nordkapp non e’ il punto più a nord del “mainland” europeo, trovandosi su un’isola.
Questo primato spetta semmai a Gamvik, semisconosciuta località poco più a est di Nordkapp, in Norvegia, che già per questo suo non stare sotto i riflettori mi sta più simpatica.
Ecco che così nasce il motivo portante del viaggio, lo scopo, il fine ultimo:
noi percorreremo quasi undicimila chilometri per la nostra tanto amata Europa non per raggiungere Nordkapp ma semplicemente per esprimere il nostro dissenso;
a pochi chilometri da Caponord, infatti, al primo cartello, ci faremo una bella foto ricordo con un bel gesto dell’ombrello; non voglio arrivare a Caponord!
un viaggio per viaggiare, insomma,non per mostrare una toppa o renderci “fighi” per un luogo comune.
Ma la mente umana, si sa, ha sempre bisogno di un anelito,un qualcosa di materiale da prefiggersi come meta, qualcosa da desiderare che stimoli la curiosità;
Il mio e’ Kirkenes, piccolo villaggio di pescatori all’estremo nord-est della Norvegia, a pochi chilometri dal confine russo,dove anche i segnali stradali sono in cirillico.
Questa Russia mi attrae e mi spaventa: mi attraggono le sue ex-repubbliche sovietiche del Caucaso e dell’ Asia centrale, mi attrae la sua lontanissima Vladivostok, mi attraggono i suoi echi lasciati qua e la nell’Europa dell’est.
Mi torna subito in mente quella foto che ho fatto ad Ohrid,in Macedonia,ad un cartello stradale che indicava a destra, a pochi chilometri, la frontiera albanese; una foto tutto sommato scialba ma per me carica di significato: “Io in Albania ci andrò, prima o poi, sono troppo curioso di andarci” furono le parole che mi dissi; ed infatti ci sono andato, per ben due volte.
Lo stesso spero di fare con l’ex Unione Sovietica.

Da Rijeka una strada scorrevole ci porta direttamente in Slovenia trasformandosi in una sinuosa stradina di collina immersa nel verde; infine Trieste,stazione centrale.
Da Trieste parte un treno delle ferrovie tedesche (treno DB Autozug) che permette anche il trasporto di auto e moto al seguito; un ottimo servizio se si pensa che ci potrebbe portare fino ad Amburgo, nel nord,viaggiando di notte (risparmiando così tempo, benzina e costi per un albergo);
Ho detto bene:potrebbe; potrebbe perché non esiste una biglietteria e il biglietto lo si può prenotare solo tramite internet; perché non lo abbiamo fatto? Perché abbiamo deciso il viaggio solo qualche giorno prima di partire!

Così, più per prassi che per convinzione, proviamo a chiedere qua e la nella stazione senza esito fino a quando la sorte ci porta nell’ufficio di Renata: una donna dalla corporatura e dalla voce da uomo che siede accanto ad un uomo dal carattere di donna; Renata ci da qualche speranza, chiama l’ufficio di Bolzano e, benché la prassi non lo preveda,pagando con carta di credito, si farà spedire i nostri biglietti a mezzo fax nel suo ufficio; Wow..che bello quando i tasselli di un puzzle si vanno ordinando uno dopo l’altro.
Provvedo subito ad ufficializzare la mia decisione di rendere Renata una santa offrendole qualcosa al bar ma lei timidamente rifiuta:meglio!

Nel frattempo ne approfittiamo per visitare Trieste con Andrea,che ci fa parcheggiare in un parcheggio pubblico a pagamento sicuro che le moto non debbano pagare alcunché..”almeno cosi e’ ad Udine”,ci dice.
Difatti al nostro ritorno ecco due belle richieste di pagamento;
Ora la faccenda si fa psicologicamente ed umanamente interessante, venendo a confronto due mentalità differenti: la sua, nordica, che subito con fare minaccioso si dirige verso l’ufficio preposto per discutere dell’accaduto,forte della sua convinzione di essere nel giusto e la mia, meridionale, abituata ai muri della burocrazia ed alle porte che sia aprono solo con la chiave giusta.
Mentre lui percorre i quasi duecento metri che lo separano dall’ufficio io ho un lampo di genio,faccio un giro del parcheggio cercando per terra ricevute di pagamento delle auto andate via e che coprano l’arco temporale per il quale ci è stato contestato il pagamento;
ne trovo solo uno ma poi, vedendo un’auto di turisti olandesi in procinto di andar via, li presidio pregandoli di darmi la loro ricevuta.
I poverini devono aver pensato che fossi un vigile o un preposto e quindi cedono il tanto agognato tagliandino;
eccomi qua:”abbiamo due moto parcheggiate con le relative ricevute di pagamento,non vi siete accorti di ciò? Abbiamo delle moto, non un’auto,non c’e’ il parabrezza per esporre la ricevuta,suvvia, non potevate controllare più attentamente? ”
“Si, batterò sul tasto della loro superficialità”, penso, mentre raggiungo Andrea che nel frattempo già discute animosamente.
Alla fine se la cava con una tassa da dieci euro per un’ora di parcheggio “ma credimi, Andrea, la prossima volta lascia fare a me e quei soldi sarebbero stati meglio spesi in cibo e leccornie”.

Verso mezzogiorno riceviamo finalmente la tanto desiderata conferma dei nostri biglietti e soddisfatti ne approfittiamo per fare la spesa per il pranzo;
la stazione di Trieste é piccolina, poco affollata, pulita e ben tenuta;
mentre aspettiamo seduti nella hall osservo curioso la gente intorno che va e viene: una suadente latinoamericana vestita di giallo,un vecchio barbone che scatta letteralmente via all’entrata di un poliziotto in divisa che tiene per mano una bambina rom che piange disperatamente.

Al momento di caricare le moto (parcheggiate a 50mt dalla stazione) succede il misfatto: non un minuto prima e neppure uno dopo; esattamente quando siamo nel traffico ci coglie un acquazzone infernale che lava via qualunque cosa ,compresa la mia rabbia che così diventa placida rassegnazione

Nel caricare le moto sul treno sento già accenni di mentalità nord-europea; la moto te la devi caricare tu, da solo, sul treno,tu devi posizionare le quattro brache che ti consegnano per poter ancorare la moto;
per non parlare poi dell’attraversare quei lunghi vagoni , alti poco più di un metro e sessanta sulla mia alta Honda; sono costretto a guidare spalmato sul serbatoio, senza poter guardare in avanti, col rischio che il casco mi urti sopra, attento a seguire il binario per evitare di cadere; da noi non sarebbe permesso: troppo pericoloso,anzi, più che altro troppe possibili richieste di risarcimento,contestazioni ecc. quindi procedure atte ad evitare ciò ,tempi di carico più lunghi ecc.
qui, si e’ vero, ho rischiato l’osso del collo ma in trenta secondi è tutto fatto.
Mi giro, guardo Marilena, mia compagna di vita e di viaggio che e’ dietro di me, anche lei sana e salva.

Il treno parte mentre fuori comincia a piovere; sotto il grigiore delle nuvole penso alla gente sul traghetto prima di approdare a Dubrovnik, al chiassare della gente con accento pugliese, napoletano;
poi verso Rijeka :vociare di genti slave,interrotto raramente da qualche isolata frase in italiano; lineamenti che cambiano, capelli che diventano sempre più biondi,ragazze snelle, capelli lisci e occhiali da diva (tipici delle ragazze slave);
ora qui, sul treno, ancora un’altra lingua,lineamenti sempre più differenti, biondissime ragazzine ariane senza fianchi, ogni tanto una parola in italiano ma con accento torinese, trentino o milanese, famiglie intere che si intrattengono chiuse nel loro scompartimento in silenzio.

Riprendo a leggere il mio libro,mentre il mio viaggio reale continua a bordo di un treno in direzione nord attraversando Austria e Germania, quello della mia mente corre verso est e intorno a me un motociclista dal volto butterato aspetta di tornare a casa dopo aver viaggiato tutta la notte da Tirana, una donna tedesca non più alta di centocinquanta centimetri organizza la nostra vita di cuccetta e Marilena ritocca le sue unghie.
Buonanotte.


--------------------


OFFLINE
Post: 54
Post: 54
Registrato il: 29/04/2009
Città: ADELFIA
Età: 48
Sesso: Maschile
Cinquantino
15/09/2009 14:54

Re: Re: Re: Re:
CAPITOLO SECONDO: il mar del Nord


E’ già giorno da un pezzo quando viene servita la colazione in carrozza; nel frattempo il treno prosegue la sua corsa col suo ritmico stantuffare e dai finestrini sfilano uno dopo l’altro i teutonici campi; il paesaggio, tutto sommato, è monotono perciò decido di continuare a viaggiare di fantasia con il mio libro quando siamo ormai prossimi ad Hamburg-Altona.
L’operazione di scarico è molto veloce: i vagoni con le moto vengono sganciati, passano su un altro binario dotato di rampa e viene segnalato un piccolo corridoio lungo il quale i veicoli attraversano la stazione quasi immersi nella folla;
Nel giro di mezz’ora da quando il treno si è fermato siamo già per strada in direzione nord.

A circa 100 km da Amburgo c’è la cittadina di Kiel, dal cui porto partono traghetti per la Norvegia; con un po’ di fortuna stasera potrebbe essercene uno e domattina essere già in Norvegia a “chilometro zero”:
Ma così non è! Il traghetto c’è ed è un’immensa nave da crociera che parte tra mezz’ora ma i posti sono tutti esauriti: no reservation? No boat!
E si, non siamo mica a Bari,Durazzo o Igoumetitsa! Qui niente passaggio ponte ma solo cuccette!
Strano perché sulle navi che fanno la spola sull’Adriatico i primi a non usare le cuccette e dormire di qua e di la sulla moquette sono proprio tedeschi, danesi, scandinavi.

Non ci resta che proseguire verso la Danimarca e decidere strada facendo se attraversare la Svezia per poi arrivare in Norvegia oppure prendere un traghetto dal nord della Danimarca direttamente per la Norvegia: un viaggio “on demand”, insomma, dove ogni decisione viene presa solo quando è necessaria e che ci svincola da forzature di qualsiasi natura.

Attraversare in lungo la Danimarca fino al porto di Frederikshavn non e’ stato molto entusiasmante;
(si, alla fine abbiamo deciso per la seconda ipotesi) il paesaggio e’ quasi sempre leggermente collinare con vasti campi di cereali interrotti ogni tanto da piccole zone industriali; però i capannoni industriali colpiscono per il loro ordine, la loro pulizia, il loro aspetto quasi da salotto.

Giungiamo a Frederikshavn che è quasi buio,anche se quel chiarore tipico del tramonto persiste per qualche ora ancora, vista la latitudine;
Entriamo in un porto vasto ma deserto, dove semafori continuano imperterriti a scandire le precedenze su una strada che non ha ne veicoli ne persone;
Al terminal facciamo i biglietti per il traghetto della mattina successiva e corriamo a mangiare qualcosa: il paese e’ deserto, il centro deserto; qualche pub aperto ci dice che possiamo solo bere ma non mangiare; infine riusciamo a trovare in una brutta copia locale del Mc Donald dei panini e patatine fritte;
Dopo di noi una famiglia allargata di giapponesi invade il locale rianimando la serata; sento aria di solitudine, di malinconia, la avverto ogni volta alla sera che metto piede in un paese nordico;
Dormire e’ altrettanto difficoltoso in Danimarca; dopo aver brancolato per le strade del paesino ci rifugiamo nel più economico bed&breakfast che ha tre stelle e ci costa ben 110E: meno male che e’ ben curato e piacevole.
Lascio che la notte mi passi sopra velocemente: non mi piace la Danimarca, é costosa,é…é…è così nordica!

La giornata è soleggiata, il cielo blu e i colori delle navi ancorate sono così saturi che l’occhio quasi ne gioisce.
La nave salpa in orario; ci sono almeno sette piani che incuriosito esploro uno ad uno: il supermarket, il disco-bar,l’area ricreativa per i bimbi ma e’ all’ultimo, all’aperto, che decidiamo di stanziarci.
La povertà non deve esistere in questi paesi; tutti, e dico tutti, hanno l’aria curata; tutti gli extracomunitari che osservo hanno un’aria distinta; tutti assorti nei loro pensieri,tutti (ai miei occhi) tremendamente soli anche con le loro famiglie.
Una signore medio-orientale, probabilmente farsi, getta in aria briciole di pane per i gabbiani divertendo così il figlioletto;
nel giro di mezz’ora ci sono stormi di gabbiani che girano sulla nave ed il signore è diventato l’attrazione della nave.
Eccoli qua i vichinghi, tutti divertiti, ma se non ci fosse stato un farsi disturbatore a quest’ora sarebbero ancora li a fissare il vuoto.

Le prime bandiere norvegesi che avvisto sono quelle delle barche a vela che si spingono al largo;
man mano che si avanza sembra di spingersi in un imbuto; il mare si rimpicciolisce e le coste avanzano finché, al suo culmine, sia arriva ad Oslo.

Ora io,piccolo viaggiatore dell’Adriatico meridionale, di solito sono stato abituato che appena viene dato l’annuncio all’altoparlante la gente comincia a prepararsi per portarsi velocemente sulle scale che danno al garage o all’uscita;
sistematicamente aspetterà la più di mezzora creando ingorghi e rallentando le operazioni.
Perciò, io, sistematicamente,mi metto ad un finestrino seduto aspettando l’ultimo minuto.
Ma qui e’ diverso: accediamo al deck garage che già mezza stiva e’ vuota e cominciamo a sganciare le corde; gli uomini di bordo,abituati ai loro ritmi, devono aver creduto che fossimo passeggeri appena imbarcati e quindi incominciano a legarci le moto.
Busso continuamente sulla spalla di uno di loro cercando di fargli capire che io sto andando via, non sono appena arrivato!
Ma il massimo della “nordicità” la vedrò in Norvegia, sul traghetto che ci avrebbe portato alle isole Lofoten; qui il personale di bordo ti indica solo dove posizionare la moto,poi tocca a te cercarti le corde,tocca a te legarle e tocca a te “cricchettare”.
Da noi non puoi far nulla perché c’e’ il rischio che un’operazione sbagliata possa causare danni ad altri, qui invece è l’esatto opposto: ognuno deve saper badare a se e alla collettività.
Ho sempre considerato il modo di agire dei popoli nordici un po’ “da caproni”: tutti uguali,tutti omologati,tutti rispettosi ma a pensarci bene in questo modo di fare si intravede una fiducia reciproca tra cittadino e autorità…da noi? Lasciamo perdere!



--------------------


OFFLINE
Post: 10
Post: 8
Registrato il: 26/09/2009
Città: LORETO
Età: 45
Sesso: Maschile
Cinquantino
28/10/2009 22:46

viaggio molto bello...sono posti che avrei sempre voluto visitare in moto...spero di riuscirci....
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
recenti cerca faq regolamento   www.dominator650.it

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com