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tunisia 2006

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2006 23:41
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Cinquantino
15/01/2006 12:59

seconda parte report

30.12
Non ho l'orologio, ma è gia giorno e continua a piovere. Rimango in tenda e leggo un po', sperando che smetta. Quando si attenua e rimane una pioggerellina strana (gocce grosse ma molto rade) facciamo colazione. Le braci hanno incredibilmente resistito a tutta la pioggia notturna. Riusciamo anche ad asciugare le tende sfruttando il fuoco ravvivato. Quando siamo con le brache calate (tutta la roba distesa in terra in attesa di chiudere le tende) ricomincia di gran lena: porca %#o!@. Facciamo comunque i bagagli e partiamo. A parte l'acqua (che rimarra come ieri più o meno insistente fino a tardo pomeriggio), la zona è molto bella. Non ci siamo mai stati, la sabbia fa posto per 20 Km ad alcuni canaloni larghi circa 1 Km e profondi 50 metri da percorrere all'interno. Seguiamo la traccia pianificata con Google, è incredibilmente precisa, è una libidine vedere che dove c'è un rilievo avevamo segnato un cambio di direzione per evitarlo! Ritroviamo finalmente la sabbia, che rispetto agli anni scorsi sembra cemento (c'è uno zoccolo di 10 cm di sabbia bagnata e compatta. Da qui fino a Suiss (altro controllo militare) staremo tra alte catene di dune. È la zona della Tunisia che preferisco, sabbia ovunque, a perdita d'occhio, dolcemente ondulata, con catene di dune da poter aggirare o attraversare, con alcuni scavallamenti obbligatori da fare. Non fosse per la pioggia, sarebbe fantastico. È anche vero che almeno così non ci insabbiamo mai, però....
Avevamo pianificato un campo in questa zona, per giocare un po'con la sabbia, ma vista la pioggia tiriamo fin dopo Suiss. Intanto ha smesso di piovere ed è uscito un bel vento (anche se freddo). Almeno ci permette di nuovo di asciugare le tende prima di montarle. Facciamo il campo, pensando che se anche domattina troviamo pioggia, tireremo decisi a nord (Borma) e da qui via pipeline fino a dove arriviamo. Siamo veramente al limite di sopportazione, con quest'acqua.
E invece, da qui in poi, ci sarà solamente sole!
31.12
Alla mattina, ne approfittiamo per scaricare le borse e giocare sulle dune durissime, si fanno cose incredibili, si sale a rovescio, si corre lungo i crinali, si entra in catini normalmente considerati trappole.... Siamo veramente sull'ottovolante, e non abbiamo nemmeno sgonfiato le gomme!
Partiamo verso Borma, troviamo la pista insabbiatissima e piuttosto impegnativa (di qui ci passano tutti quelli che vanno da Borma a Borji el Kadra o viceversa, ci sono solchi molto profondi e la sabbia continuamente rimacinata è molto cedevole). Arrivati al distributore di Borma (è una stazione di estrazione petrolifera) dobbiamo aspettare un paio d'ore che riapra il benzinaio, abbiamo tempo di cercare acqua e pane nella mensa della SITEP (societe italo tunisienne estrazione petrol, o qualcosa di simile). Incrociamo anche altre "carovane" di turisti che fanno il nostro percorso. Loro però continuano da qui sulla pista, noi invece siamo arrivati fin qui solo per fare benzina e ritornare una 40ina di Km a sud. Vogliamo fare un taglio di una serie di catene di dune che avevamo abbandonato 3 anni fa: allora, con un viaggio organizzato, un equipaggio con una macchina si era distorto una caviglia, ed essendo il passaggio piuttosto impegnativo, eravamo dovuti tornare indietro. Oggi vogliamo riprovarci, anche se abbiamo moto pesanti il doppio rispetto ad allora! Ci viene in aiuto la sabbia ancora durissima, nonostante la bellissima giornata, che ci permette di passare anche a pieno carico in tutta tranquillità. Quasi quasi cominciamo a lamentarci della mancanza di difficoltà......
Prima di arrivare ad abbandonare la sabbia, ci fermiamo per il campo. Mi sorprendo di scoprire quanto sia bello allestire il campo in tutta tranquillità, col sole, senza nemmeno il vento, con una buona temperatura. Il patimento dei giorni scorsi ci sta facendo capire quanto sia importante l'aspetto metereologico, quanto sia bello il sole quando si vive all'aperto! Ci apprestiamo al nostro "cenone", arricchito rispetto agli altri dall'"aperitivo" (sacchettino di olive e di pomodorini secchi + vino bianco), dalla busta "special" (risotto invece di minestra), dalla doppia bottiglia di vino a disposizione questa sera, dal pane cotto nella sabbia.
Per la prima sera da quando siamo partiti, è bello attardarci attorno al fuoco senza problemi di freddo, vento, acqua. Con tutta la calma del mondo, in mezzo al niente.
1.1
La mattina dopo, ancora con un bel sole, ci godiamo la colazione e le operazioni di allestimento moto, con l'aggiunta della compagnia di una carovana di dromedari che passa davanti al nostro campo, senza alcuna guida umana, e se ne va dopo che alcuni si sono avvivinati a scrutarci curiosi. Abbandoniamo la sabbia, e dopo un po'arriviamo a InSabeur, oasi con le rovine di un fortino militare e la presenza di alcuni berberi. Ci fermiamo un po'all'ombra e un militare (in pattuglia da solo!) viene a scambiare due chiacchiere.
Ci dirigiamo a Nord, ci fermiamo a mangiare a Larich (un altra oasi, oggi senza nessuno), e raggiungiamo di nuovo la pista che da Borma ve verso nord. Da qui, trasferimento monotono di un centinaio di Km prima di deviare verso il pozzo nei pressi di Bir Aouin. Su questa pista l'anno scorso combinai un grosso casino: la catena era troppo molla e scavallò sul pignone. Io sentendo la moto inchiodare, tirai subito la frizione, e la catena, scavando il carter, bloccò l'asta di rinvio dello spingidisco in posizione di frizione tirata. Dopo 2 ore di smonta e rimonta, riuscimmo almeno a rispingere dentro lo spingidisco in modo da farla attaccare, per poter riprendere il viaggio (anche se senza comando della frizione, con partenza a spinta).
Quest'anno invece tutto OK, e arriviamo verso il tramonto nella zona di Bir Aouin. Alla sorgente (solo per gli animali) ci sono 4 ragazzi/pastori che hanno le loro tende li vicino e che vengono a fare 2 chiacchiere e fumare una sigaretta, prima di lavarsi e recitare la preghiera serale. Ci spostiamo verso una mesa circondata da sabbia per fare il campo. Questa sabbia è completamente asciutta e difficile come gli anni scorsi, e noi, rammolliti da quella facilissima dei giorni scorsi, ci piantiamo più volte. Meno male che per oggi siamo arrivati!

ciao
Admo


Admo
NX644Domiterzo (smontato in garage)
NX644Domiquater (il sudamericano)
XTZ 690 Tenere (la bestia)
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