Febbraio in Tunisia

Buone feste ragazzacci! E soprattutto buone mangiate!!!!
Con altri due amici abbiamo deciso, con pochissime esperienze e soprattutto a basso budget , un viaggio in Tunisia per la seconda metà di febbraio.
scrivo questo post per chiedere consigli utili da chi ci è stato e se qualcuno volesse unirsi a noi, più siamo meglio è!!!!

Fantastico !
Sono andato a novembre , bellissimo
Noi abbiamo fatto 15 gg
Il nostro giro era questo che allego
Prima di fare il chott informato bene ( se ha piovuto ed è umido ASSOLUTAMENTE NON ANDARE )
A sud dove c’è la vera sabbia andare dopo aver fatto pratica a Nefta e Qsar Ghilan

Lucajoe, 27/12/2022 17:08:

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Fantastico !
Sono andato a novembre , bellissimo
Noi abbiamo fatto 15 gg
Il nostro giro era questo che allego
Prima di fare il chott informato bene ( se ha piovuto ed è umido ASSOLUTAMENTE NON ANDARE )
A sud dove c’è la vera sabbia andare dopo aver fatto pratica a Nefta e Qsar Ghilan

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Grazie mille per le dritte 😉 per dormire eravate in tenda?

Vito dominator, 29/12/2022 14:03:

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Grazie mille per le dritte 😉 per dormire eravate in tenda?

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allora consiglio:
(noi ne abbiamo fatto due notti) caffè du park (struttura fantastica con annesso "ristornante" )
(noi ne abbiamo fatto due notti) camping a Ksar Ghilane (dormi in tende enormi e comode con letti)
HOTEL 20 MARS (Douz, Tunisia) , pulito , economico
Résidence Loued (W47H+956 Entrée Sahraoui, Tozeur 2200, Tunisia)
hotel Marhala Matmata (spettacolare albergo scavato nella terra)

Vito ma voi di che zona dell'Italia siete, visto che non sta scritto sulla scheda di iscrizione

Vito dominator, 29/12/2022 14:03:

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Grazie mille per le dritte 😉 per dormire eravate in tenda?

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comunque sconsiglio di portare la tenda, troppo ingombro e peso!
tranquillamente con 10 euro dormi decentemente
sicuramente consiglio di protare un saccoapelo
1) perchè in alcuni posti (tipo da Caffe du Park) potrebbe essere ... salubre (io non l'ho usato perchè amo il rischio :) )
2) perchè se, sfortuna vuole, rompi qualcosa nel deserto e devi aspettare che vengano a prenderti (e viene la notte), è meglio potersi coprire!

...che figata...quanto mi piacerebbe... seguo trasognante ....

Allora … sbava….

il periodo è propizio, anche io ho diversi amici che vanno in quel periodo. occhio però che inizia giusto a fine febbraio (e fino ad aprile inoltrato) il periodo delle tempeste di sabbia. se si viaggia su asfalto (quasi) nessun problema, a parte la sabbia negli occhi, tra i denti e nelle mutande. ma se si è in pista, potrebbe essere un bel casino.

portatevi un GPS cartografico da trekking, magari fatevelo prestare, e tenetelo spento per poi accenderlo quando e se serve. in Tunisia, perdersi nel deserto è veramente difficile: prima che fai in tempo a capire che ti sei perso, spunta una pattuglia di militari che ti riporta indietro per le orecchie...

io l'ho girata molto negli anni 80 e 90, vi passo tre dritte:

- la Pista Rommel, tracciata nella seconda guerra mondiale dai tedeschi per aggirare le linee inglesi. il percorso lo trovate qui: pista Rommel anche se io l'ho sempre presa da Metlaoui: il giro torna meglio, la pista fatta in salita è molto più suggestiva (e facile, comunque sempre fuoristrada si tratta) e dona degli scorci favolosi. la pista è rocciosa, con brevi tratti di poca sabbia ed alcune parti in cemento. una volta arrivati a Redeyef (villaggio minerario) si passa poi a Tamerza e Mides, due bellissime oasi di montagna che meritano una visita (siamo a 5-600 metri di quota, ma l'ambiente è montano) per poi riscendere su Douz. facendo appunto base a Douz, in giornata si fa tutto tranquillamente, e se avete molto tempo consiglio anche un salto a Moulares, remoto villaggio al confine con l'Algeria. dopo aver passato Chebika (venendo da Tamerza) si lambisce il primo dei grandi chott, lo Chott El Gharsa, molto suggestivo, e se recentemente ha piovuto ci saranno dei guadi, facili, da effettuare.

- la pista che da Feriana passa per Sidi Aich e quindi segue il letto dell'Oued Aich fino a Gafsa. una bellissima pista di circa 130 km che vi permette di "assaggiare" la sabbia a piccole dosi, in mezzo a canyon scavati dall'acqua e minuscoli villaggi dove potrete veramente vedere come si vive in Tunisia. la pista inizia circa 10 km dopo la città di Feriana, in corrispondenza di un incrocio con un ponte. si deve prendere a sinistra, il primo tratto sarà ormai asfaltato, ma i panorami sono molto belli. poi si arriva allo Ksar Sidi Aich, e lì avete due scelte: o prendere l'asfalto fino alla strada principale Kairouan - Gafsa oppure (molto più fico...) si può seguire l'Oued in secca fino a Gafsa. impossibile sbagliare, si va sempre dritti a Sud seguendo le curve dell'Oued. da fare però solo se si hanno alcune ore di luce a disposizione, sono circa 50 km di fuoristrada "au cap" (ossia: a vista, direzione Sud), con solo brevi tratti di tracce che poi spariscono per ricomparire e sparire di nuovo. sono le tracce dei locali, che pur di risparmiare benzina "tagliano" sempre ove possibile.

mentre il primo itinerario è fattibile da (quasi) chiunque, per il secondo consiglio la "scorciatoia" nel letto dell'Oued solo a chi ha esperienza di guida sulla sabbia. il letto dell'Oued Aich è infatti molto movimentato, e va affrontato con decisione. ma la prima parte, fino allo Ksar Sidi Aich, è molto più semplice e assolutamente caratteristica.

- la pista da In Hezoua a El Fouar, vecchia prova speciale del Rally di Tunisia che passa attorno allo Chott El Djerid da sud. ecco il percorso: pista In Hezoua - El Faouar che arriva fino a Kebili, ma dopo El Faouar la strada è in mezzo ai paesi e quindi perde di interesse. nulla di complicato, solo la partenza è un pò incasinata, si deve passare in mezzo agli orti qualche km prima del posto di frontiera con l'Algeria di In Hezoua (chiedete ai locali, sempre gentilissimi se uno sorride e si pone garbatamente). poi si fanno circa 90 km di saliscendi, il terreno è "corrugato" e sembra un tappeto gigante su cui abbia giocato un gatto. solo che le ondulazioni sono alte 10 metri... unica difficoltà: occhio alle pozze di fech-fech, polvere di argilla finissima. si riconoscono perché sono di colore chiaro, e sembrano davvero delle pozzanghere. noi l'abbiamo fatta "a rotta di collo" da matti, ci è salito il mostro... dico solo una cosa: un amico con una XT 600 ha schiacciato l'Arrow con la pinza del freno posteriore, a forza di prendere fondocorsa all'atterraggio dai salti 😀

l'alternativa a questa pista, altrettanto suggestiva, è il terrapieno che taglia in due lo Chott da Tozeur a Kebili, percorribile in qualsiasi condizione in sicurezza, dove è facile vedere miraggi (effetto Fata Morgana, la riflessione dell'orizzonte).

sempre se avete tempo, alcune cose "da vedere":

- il Colosseo romano di El Djem, replica in piccolo del Colosseo di Roma, molto meglio conservato perché nessuno si è fregato il materiale da costruzione nel corso dei secoli

- la Tableau de Jugurtha, un enorme sperone di roccia con sopra un altopiano, dove in epoca romana risiedevano dei famosi briganti

- da non perdere una visita al palmeto di Douz e quello di Nefta, immensi. A Nefta c'è anche la sorgente termale calda nel palmeto

- assolutamente dovete dormire a Matmata al Marhala. esperienza eccezionale.

I Touring Hotel du Marhala sono comunque un riferimento, sono l'equivalente arabo degli ostelli della gioventù. sono praticamente ovunque, si dorme e si mangia con due lire, sono "mediamente puliti" (siamo sempre in Tunisia, non a Montecarlo...) e ci si incontra sempre gente simpatica. In Tunisia non vale la pena portarsi la tenda, a meno di non voler andare a Tembaine, Ain Aoudette o ancora più giù. se c'è un hotel, conviene dormire in hotel. obbligatorio invece il sacco a pelo, sia per le emergenze come diceva Lucajoe, sia perché a volte, sul letto dell'hotel... è comunque meglio dormire nel sacco a pelo... 😂

bonne route!

aggiungo un'ultima cosa: prendetevi due ore per andare a fare due sgommate nello Chott El Djerid. uscendo da Tozeur o da Nefta, se si rimane nella parte asciutta, il fondo sembra un bagnasciuga compatto e liscissimo, dove si può davvero imparare a guidare di traverso in dieci minuti.

è fichissimo partire da fermi e piegare la moto, a gas aperto: la ruota dietro derapa e allarga, ma basta parzializzare il gas e torna sotto. l'aderenza è fantastica. accelerando, si mettono dentro le marce una dopo l'altra, e ci si ritrova a 90 all'ora di traverso. yeah.

una sola raccomandazione: mettetevi d'accordo sul verso in cui girare. e girate tutti solo in quel verso. ci vuole un attimo a fare un frontale, quando si gioca in questo modo. e non sto scherzando

😀

GPSmax, 02/01/2023 23:03:

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aggiungo un'ultima cosa: prendetevi due ore per andare a fare due sgommate nello Chott El Djerid. uscendo da Tozeur o da Nefta, se si rimane nella parte asciutta, il fondo sembra un bagnasciuga compatto e liscissimo, dove si può davvero imparare a guidare di traverso in dieci minuti.

è fichissimo partire da fermi e piegare la moto, a gas aperto: la ruota dietro derapa e allarga, ma basta parzializzare il gas e torna sotto. l'aderenza è fantastica. accelerando, si mettono dentro le marce una dopo l'altra, e ci si ritrova a 90 all'ora di traverso. yeah.

una sola raccomandazione: mettetevi d'accordo sul verso in cui girare. e girate tutti solo in quel verso. ci vuole un attimo a fare un frontale, quando si gioca in questo modo. e non sto scherzando

😀

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GPSmax hai girato parecchio con le moto vedo
ma quanti anni hai visto che non c'è scritto per vedere se ci avviciniamo con l'età

Che bei giri, complimenti, veramente interessante!

MATTEO.55, 03/01/2023 11:50:

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Che bei giri, complimenti, veramente interessante!

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e vero mi piacerebbe andarci, però sulle dune io non sono buono

Lucajoe, 02/01/2023 22:06:

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Allora … sbava….

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🤤🤤🤤🤤

franktmaxgs, 03/01/2023 11:02:

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GPSmax hai girato parecchio con le moto vedo
ma quanti anni hai visto che non c'è scritto per vedere se ci avviciniamo con l'età

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...tutto molto bello... ho sentito i racconti di diversi Tunisisti e parlano tutti di questi luoghi con grande entusiasmo... Io ormai sto fuori tempo massimo ma chissà ...

eh, negli anni 80-90 ho girato molto tra Tunisia ed Algeria, sempre rigorosamente in moto. avevo un TT600 preparato ed ho fatto tanta strada nel Sahara. purtroppo non sono mai riuscito a fare la traversata intera: problemi di tempo, di soldi, di frontiere chiuse o difficili da varcare. successivamente ho usato un Nissan Terrano ed un Toyota HiLux, ho passato il capodanno del 2000 in Libia al Waw Al Namus. poi, le varie guerre ed i casini che ne sono seguiti mi hanno impedito di continuare.

questa la mia moto all'epoca:





avevo montato il kit Belgarda usato dai piloti ufficiali nelle Dakar del 1983-85, con cui Picco arrivò terzo. avevo 50 litri di benzina, oltre 1000 km di autonomia. impianto luci a 12V (il TT è a 6V e non si vede una sega) e cilindrata 610cc. gomme Michelin Desert, ammortizzatore Ohlins e poco altro. credo sia stata la moto che mi ha dato le soddisfazioni maggiori, faceva i 140 sulla sabbia e si guidava divinamente anche col pieno. nella seconda foto siamo sulla pista da Djanet a Tamanrasset, circa 700 km da fare in autonomia. per orientarci usavamo le carte francesi in scala 1:1.000.000, e non c'era il GPS...

ora mi sto attrezzando pian pianino una XR600, con motore Dominator e serbatoio da 20 litri. è finito il tempo dei viaggi "solo in moto", ora voglio la macchina d'appoggio assolutamente, per poter viaggiare senza lo zaino, e quindi 20 litri sono più che sufficienti. riguardo alla Tunisia, credo di esserci stato una decina di volte. ho anche fatto da capogruppo in un paio di viaggi organizzati da agenzie, ma è una cosa che non rifarei: potrei uccidere qualcuno del gruppo... 😁

ho in effetti un pò paura a tornare in quei luoghi dopo tanto tempo. la mia mente ricorda le cose in un certo modo, la realtà potrebbe essere dolorosamente diversa, i luoghi e le genti cambiano.

comunque, ho sessant'anni all'anagrafe. ma lo spirito è sempre quello del ragazzo che sbarcò la prima volta dalla nave a La Goulette (il porto di Tunisi), guidando la sua moto per ripercorrere le tappe della Parigi-Dakar di qualche anno prima, che aveva seguito su Eurosport in TV.

se avete voglia, leggetevi "Vorrei di nuovo quegli occhi", di Giorgio Pagnini, un amico che ha raccontato un nostro viaggio scrivendoci un libro. lo trovate su Amazon, e racconta appunto la storia di un viaggio in Algeria fatto da lui, me ed altri tre amici. alla fine degli anni 80, con pochi mezzi ma tanta voglia di avventura. alcuni passaggi sono un pò romanzati, ma l'80% è reale.

il "mal d'Afrique" è quindi tenuto a bada ma non sopito. vedremo dunque di tornare, appena mi riesce.

Inc'h Allah!

bella storia GPSmax tutto interessante e giusto

bella storia GPSmax tutto interessante e giusto
almeno come io la penso, tutto cambia nel corso della vita
rispetto a quando eri più giovane io facevo le cose molte volte senza pensarci
adesso la penso più di una volta e alla fine non ne sono tanto convinto

Bravo GPSmax, se riesci nel'intento, facci un bel reportage che è graditissimo. Inc'h Allah! anche a te.

MATTEO.55, 04/01/2023 12:35:

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Bravo GPSmax, se riesci nel'intento, facci un bel reportage che è graditissimo. Inc'h Allah! anche a te.

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nessun "se". solo un "quando"... 😎

GPSmax, 04/01/2023 22:45:

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nessun "se". solo un "quando"... 😎

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Beato te che ancora fai quello che facevi da ragazzo 😭

Allora ti auguro al più presto, forza!

Lucajoe, 02/01/2023 16:15:

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comunque sconsiglio di portare la tenda, troppo ingombro e peso!
tranquillamente con 10 euro dormi decentemente
sicuramente consiglio di protare un saccoapelo
1) perchè in alcuni posti (tipo da Caffe du Park) potrebbe essere ... salubre (io non l'ho usato perchè amo il rischio :) )
2) perchè se, sfortuna vuole, rompi qualcosa nel deserto e devi aspettare che vengano a prenderti (e viene la notte), è meglio potersi coprire!

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Mi sa che seguiremo il consiglio, ho visto che fra campeggi e ostelli la tenda è un ingombro.... piuttosto una tanica aggiuntiva

GPSmax, 02/01/2023 23:03:

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aggiungo un'ultima cosa: prendetevi due ore per andare a fare due sgommate nello Chott El Djerid. uscendo da Tozeur o da Nefta, se si rimane nella parte asciutta, il fondo sembra un bagnasciuga compatto e liscissimo, dove si può davvero imparare a guidare di traverso in dieci minuti.

è fichissimo partire da fermi e piegare la moto, a gas aperto: la ruota dietro derapa e allarga, ma basta parzializzare il gas e torna sotto. l'aderenza è fantastica. accelerando, si mettono dentro le marce una dopo l'altra, e ci si ritrova a 90 all'ora di traverso. yeah.

una sola raccomandazione: mettetevi d'accordo sul verso in cui girare. e girate tutti solo in quel verso. ci vuole un attimo a fare un frontale, quando si gioca in questo modo. e non sto scherzando

😀

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Grazie dei consigli sulle piste ✌️
Ci stavamo domandando se le enduro 3 metzeler siano adatte ai nostri limiti da novellini o se mettere in conto dei tasselli seri

ciao Vito, quindi per il momento siete tre moto
ancora nessuno altro si e aggiunto al vostro giro ?