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SOLITA VISITA NEL TEMPIO HONDA

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2021 08:21
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Mastro Dominatore
31/12/2021 01:09

in quegli anni io a Roma lavoravo come meccanico, e i tagliandi a queste moto erano un lavoro serio: le operazioni da effettuare erano decine, e serviva davvero una ottima competenza specifica. un tagliando voleva dire una buona giornata di lavoro, cominciavi alle 9 e rientravi dal giro di prova (se tutto andava bene) alle cinque e mezzo - sei del pomeriggio. e non erano rare le volte che qualcosa andava storto (una guarnizione che perdeva o altro) e dovevi rimetterci mano. la tecnologia di quelle moto non era chissà quanto complessa, ma per andar bene davvero necessitava di mille regolazioni. e quando la moto andava davvero bene era una grande soddisfazione riconsegnarla al cliente.

si cominciava cambiando il filtro dell'aria, poi si smontavano i carburatori, la batteria completa dei quattro carburatori singoli.

si smontavano tutti e si revisionavano, poi rimontarli era una guerra... si tirava indietro la cassa filtro (giusto 2-3 cm, mica metri) e poi col phon si scaldavano i manicotti per ammorbidirli.

quindi si toglievano le candele ed il coperchio sinistro del motore, dove c'era il piatto delle puntine e il bullone per ruotare comodamente l'albero motore. era indispensabile, un passaggio propedeutico alla registrazione delle valvole.

si passava poi alla registrazione delle punterie, erano sempre 8 valvole a vite e controdado, ci voleva il suo tempo. anche perché tutta la serie Four (350; 400; 500; 550 e 750) erano già moto vecchiotte con qualche annetto sulle spalle, parecchi chilometri e qualche usura cominciava a fare capolino. altre marche, come le famose Kawasaki della serie "Z", addirittura avevano una guarnizione non riciclabile. quindi dovevi avere in casa molti ricambi di consumo se volevi riuscire ad essere rapido.

a questo punto si cambiavano le puntine ed i condensatori (niente accensioni elettroniche CDI...) che poi andavano messe in fase provvisoriamente per l'anticipo di accensione iniziale e registrata l'apertura con lo spessimetro.

subito dopo si rimontavano le candele nuove, si collegava il vacuometro per la registrazione dei carburatori e si accendeva la moto con un piccolo serbatoio ausiliario. una specie di flebo, ma invece della soluzione salina c'era la benzina. il rimontaggio della carrozzeria era ancora ben lontano come tempistica...

una volta accesa la moto, si collegava la pistola stroboscopica e si metteva in fase definitivamente l'accensione. nel frattempo il motore si scaldava, e si passava alla regolazione delle quattro viti miscela minimo (eh si, una per ciascun carburatore) ed alla pareggiatura dell'apertura delle farfalle dei carburatori, operazione rognosissima.

si usava il vacuometro, ma il problema era che i leveraggi dei carburatori (coi registri a vite e controdado...!) erano sempre sensibilissimi: ne regolavi uno, e quello a fianco cambiava di nuovo. generalmente il carburatore del cilindro numero 2 o del 3 erano il riferimento, in quanto non avevano registri, e tutti gli altri andavano allineati al valore di depressione generato da questo carburatore "campione". una cosa molto semplice a dirsi e forse anche a farsi... su una moto nuova. ma su una moto vecchiotta, dove i carburatori avevano un pò di giochi qua e là, beh, era tutto un altro paio di maniche.

finita la pareggiatura si scaricava l'olio, bello caldo, e si toglieva il filtro olio. che era particolarmente bastardo: una specie di protuberanza tra i due collettori di scarico centrale, che ovviamente erano ben caldi, bloccata da un grosso perno centrale che andava svitato. dentro, c'era la cartuccia di carta del filtro. un lavoro di m...

si rimetteva l'olio, si faceva il livello, si rimontavano i carter del motore che si erano smontati per le registrazioni e finalmente si rimontava la sella, il serbatoio e i fianchetti. altre bestemmie per ricollegare i tubi benzina, poi ci si metteva il casco e via per il giro di prova, per verificare che tutto quadrasse.

voi ci avrete messo 3 minuti a leggere tutto. per "farlo" su una moto vera, ci voleva come detto una giornata di lavoro.

oggi, al tagliando è già tanto se ti cambiano l'olio e il filtro.
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