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Post: 17 | Registrato il: 26/04/2018
| Città: PISTOIA | Età: 53 | Sesso: Maschile | Cinquantino | |
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 20/01/2021 14:29 | |
GPSmax, 20/01/2021 02:11:
mah, poi alla fine dipende tutto da dove viaggi.
la Sardegna d'estate con la fidanzata/moglie/amante è una cosa, in solitaria a Capo Nord un'altra, un giro in Tunisia (senza fare tanto deserto, diciamo Ksar Ghilane) è un'altra cosa ancora. e ancora un'altra cosa è la Via della Seta fino in Cina e ritorno (beato chi lo può fare...).
in un qualsiasi viaggio in zone "civili" (tipo Europa) è molto più utile una bella assicurazione sul genere di Europe Assistance, con il mezzo sostitutivo gratuito (lo usi per andare dal concessionario a prendere il ricambio che ti serve), l'invio di parti di ricambio se non si trovano in loco e il rimpatrio in caso di guasto totale.
diciamo che in questi viaggi europei, la cosa migliore sarebbe saper smontare e rimontare una ruota, cambiando la camera d'aria per ripartire. ma se c'è l'assicurazione, si chiama il carro attrezzi e via dal gommista. il concetto è di non perdere giorni di vacanza, quindi mi porterei le leve di freno e frizione (una banale caduta da fermi magari vi costa due giorni bloccati), la lampadina del faro e del fanalino, un cavo gas ed uno frizione (di quelli universali, col morsetto). ma giusto per poterli dare al meccanico dove ci ha portato la moto il sempresialodato carro attrezzi. che senza attrezzatura o se non lo si sa fare, è meglio starsi fermi.
i viaggi di media difficoltà, ad esempio un bel tour Slovenia-Croazia-Bosnia o un giro stradale in Tunisia (con appena qualche pista battuta), richiedono invece un approccio più attento, mi porterei sicuramente una centralina ma non un regolatore, statisticamente meno soggetto a rotture. oltre alle leve ed ai cavi, aggiungerei due camere d'aria (ant. e post.). in questi viaggi, l'assicurazione spesso non copre tutti i paesi, oppure copre ma con limitazioni. informarsi prima è d'obbligo.
il viaggione di un mese in zone remote (deserto o paesi arretrati) richiede invece la totale autonomia. ma oltre ai ricambi, serve anche l'attrezzatura e l'expertise tecnico per poter aggiustare la moto da soli, magari in mezzo al nulla. quindi oltre alle camere d'aria, aggiungerei le leve smontagomme. ed ovviamente una buona esperienza nel cambio gomme da soli, per terra. inutile avere attrezzi e ricambi, se poi non si sa cosa farci. l'assicurazione invece è utile, ma solo se vi rompete un braccio o una gamba. succede anche questo, e l'assicurazione (che non copre i guasti meccanici) almeno vi consentirà di farvi prendere un aereo per tornare a curarvi in Italia.
ovviamente, si dà per scontato che il veicolo sia in perfetto stato e completamente funzionante. quindi, prima di partire farei un tagliando rigoroso e completo, qualsiasi destinazione si voglia raggiungere. anche a Cala Gonone, se ti molla la batteria che alla partenza già tentennava, sono bestemmie sonore...
Bhè, sicuramente la prima volta quando tutto sarà possibile sarà un viaggio di rodaggio magari essendo in toscana fare tutta la dorsale appeninica (strade bianche) e meno asfalto possibile, fino giù in sicilia, in sardegna ho già fatto il rally race, con enduro specifica, ci tornerò ma più in là, vorrei prepararmi con calma per un viaggio tipo croazia/bosnia/romania/polonia, con le dovute tappe per visitare i luoghi da non perdere, ma sono aperto a tutti i cambiamenti e direzioni, basta partire e viaggiare in posti che non ho mai visto, sperando di riuscire a non rimandare più per le mille ragioni che purtroppo capitano ad ognuno di noi
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