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Cupolino fai da te? Ora è possibile!!!

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2020 17:18
26/08/2020 12:31

Ebbene si!
Dopo aver cercato invano un cupolino alto che non mi svuotasse il portafogli, mi sono documentato in internet tra youtube e vari, per costruirmene uno tutto mio, unico esemplare al mondo.
Preciso che la max altezza che ho trovato in vendita è 40cm ed il prezzo si aggirava attorno ai 100 euro.
Essendo alto 1,98m, avrei dovuto prendere anche il deflettore, che ho trovato ad altri 60 euro circa.
Capite bene che 160 euro mi sembravano esagerate ed essendo amante del "fai da te", mi sono documentato.

Ho fatto due prove. La prima vi farà ridere, ma era solo per prendere dimestichezza con il materiale e gli strumenti.
La seconda è quasi definitiva, perché vorrei farlo in un materiale infrangibile.
Mi sono munito di:

- 2 lastre vetro sintetico 50x50cm SP5mm = €19,9 (€9,95x2 al Leroy Merlin)
- pennarello per cd *
- saldatore 60-70W *
- lama taglierino *
- pistola per sverniciare (quella della Lidl)= €12,99€ *
- guanti in pelle tipo da barbecue = €10 *
- trapano avvitatore a batteria = €119 *
- punta per metalli da 4mm (dipende dalle viti di fissaggio che userete) = €3 *
- guarnizioni in gomma = €0,5
- viti d4x25mm testa piatta con bulloni
- kit rinnova fanali 3M = €28 *

* materiale già acquistato per altri lavori

###############################################################

In primis, apro una parentesi sul materiale.
Dalle informazioni che ho trovato, non è perfetto per essere usato come cupolino. Il problema è appunto che non è infrangibile.
In un incidente potrebbe rompersi e fare qualche danno; per questo appena troverò un rivenditore che mi soddisfa che ha il policarbonato compatto con filtro UV, ripeterò il procedimento e farò un altro cupolino, spero definitivo.

Vi dico spero, perché ci vuole pazienza, tempo e tanta manualità.
Non so se e quando mi rimettero in pista.
Se non siete molto preatici del "fai da te", rischiate di incavolarvi mentre vi cola la lastra perché l'avete scaldata troppo, o si crepa mentre fate i buchi perché ci andate un po' pesanti.
Ma non è impossibile ed è stato divertente.

La procedura la descrivo più avanti con la lavorazione della seconda lastra.
Di seguito qualche suggerimento per non fare gli stessi errori.

La prima lastra ho provato a tagliarla con il cutter classico, poi ho comprato quello apposta per vetro sintetico che vendono al Leroy Merlin (foto) ed infine varie seghe (traforo, seghetto a mano, dremel, smerigliatrice dritta).

Con i cutter/taglierini non ho fatto niente; dopo aver fatto ripetute passate in corrispondenza delle linee, su entrabi i lati, avevo sempre paura di far disintegrare la lastra e sbeccare i tagli.
Non vi racconto il pastrocchio usando traforo (tre lame spezzate perché appena rallentavo si incollava nel vetro sintetico) e men che meno con Dremel e smerigliatrice. Quest'ultima poi, girando velocemente, scioglieva tutto il materiale facendolo schizzare ovunque...

Nonostante qualche "porcata", la prima lastra è stata veramente il campo di prova. Brutta, imprecisa, con un disegno improbabile (gli intagli a triangolo sono per non far toccare gli specchietti a fondo corsa).
Insomma, volevo fare un cupolino alto 50cm e largo il più possibile, ma il risultato è stato penoso; però mi è servito per fare un'ulteriore ricerca.

Su Youtube ho trovato un video dove vengono tagliati questi materiali con un saldatore a stagno. Ovviamente erano state apportate delle modifiche alla punta, ma il risultato era quasi perfetto. Se cercate, troverete che è stato usato un saldatore dove le punte si innestano e bloccato con delle viti. E' stata lavorata una vite a passo metrico con testa esagonale, del diametro del foro di innesto delle punte a cui è statao praticato un taglio dalla testa per la lunghezza della vite (ca 2cm), come per creare una forchetta a due denti.
Tolta la punta originale dal saldatore ed al suo posto è stata inserita la vite a "forchetta".
Nel taglio tra i due "denti" è stata messa una lama da cutter. Stringendo le viti di fissaggio della punta, è stato fissato il tutto. A questo punto, accendendo il saldatore, si scalda la lama del cutter che apre il vetro sintetico come il burro.

Io avevo un saldatore diverso e mi sono ingegnato diversamente; non volevo comprarne un altro, ma lo farò certamente ed eseguirò le modifiche come descritte.
Ho lavorato la punta del saldatore che avevo fino a farla diventare una lama il più sottile possibile.
Meno precisa, ma ha funzionato ugualmente!

A questo punto, sono partito con la seconda lastra ed ho tracciato, col pennarello, la mezzaria.
Base superiore ed inferiore di 23cm, quindi 11,5cm dalla mezzaria.
Ho tracciato un parallela a 17cm dalla base inferiore ed ho misurato 29cm, quindi 14,5 dalla mezzaria. Questa larghezza corrisponde al quella superiore del cupolino originale.
Ho disegnato un esagono che sarà la forma del cupolino.

Usando il saldatore ho seguito le tracce ed ho fatto i tagli. Ci sono state comunque delle piccole sbavature; quelle più insignificanti sono venute via semplicemente forzandole con le dita; qualcuna più importante l'ho rimossa usando il cutter e talvolta una pinza. Rimosse tutte in breve e senza danni.

Con la pistola per sverniciare, impostata su max (ha due set), ho cominciato a scaldare la lastra.
Ho scaldato per il lungo, cioè dal basso verso l'alto del cupolino, per tutta la lunghezza dei 50cm, e da entrambe le parti. Questa operazione è importante per evitare di forzare la parte non scaldata durante la piegatura; si potrebbero creare delle crepe.
Non mi sono soffermato mai per più di 2 secondi sullo stesso punto, ad una distanza di 2-3cm.
Per dare la forma curva, ho usato come "dima" un cupolino di riserva, quello nero che vedere in foto. L'avevo preso assieme ad altri pezzi di carena neri.
Sempre con i guanti indossati, dopo aver scaldato ho dato la forma e con le mani e con i palmi cercavo di limitare le imperfezioni della superficie, mantenendola il più possibile regolare, schiacciando appoggiato ad un piano in legno.
Qualche imperfezione c'è, un po' come tutte le lavorazioni a mano degli artigiani, ma il risultato alla fine appaga. Forse se avessi una moto nuova da 15k, spenderei 100 euro per quello originale, ma sul Domi di 20 anni, un po' vissuto, il cupolino imperfetto non stona, anzi.

Raggiunta la curvatura giusta per tutta la lastra, l'ho appoggiata sul cupolino originale per prendere le misure dei fori per le viti.
Ho usato sempre il pennarello per cd e per fare i fori la punta per metalli da 4mm.
Siate precisi e soprattutto decisi a fare i buchi; fate girare piano la punta mentre premete, ma non esagerate a premere, altrimenti rischiate che vi parta una crepa.
Forse si potrebbe scaldare leggermente il punto da bucare o la stessa punta, per rendere il materiale più malleabile, ma io l'ho fatto senza.

Raggiunta la forma desiderata, e provato il cupolino fissato con le quattro viti, sono passato alla fase che più mi lasciava perplesso. La levigatura.

Usando il kit 3M fissato all'avvitatore, ho cominciato seguendo le istruzioni allegate al kit.
Quindi prima ho passato la grana grossa (800) ed ho rimosso le sbavature dei tagli; ho lisciato e tirato dritti i tagli dove ero stato impreciso.
Poi ho passato la 3000 finché non sono scomparsi anche tutti i graffi che per disattenzione avevo creato (attenzione se vi apoggiate ad un piano, che sia pulito e sgombro da ferramenta...).
I passaggi sono stati tre, intervallati dalla pulizia con spugna morbida, acqua e sapone per i piatti, per rimuovere la polvere e vedere come procedeva il lavoro.
Onestamente in più circostanze mi è parso che il lavoro fosse inutile e che l'opacità ed i segni della levigatura non fossero rimovibili.
Non cadete nello sconforto e continuate nell'opera.

L'ultima levigatura va fatta col disco per verniciatura Trizact, mantenendo sempre la superficie bagnata. Come spiegano le istruzioni, deve venir via acqua bianca, quasi poltiglia.
Solo così vuol dire che sta facendo il suo effetto.
Trizact e lavaggio col sapone.
Due passaggi.

In ultimo, si passa il "rubber compound" che altro non è che un polish per lucidare le plastiche.
Stesura polish con spugnetta apposita su platorello, passaggio panno in microfibra per la rimozione della pasta e lavaggio con sapone.
Eseguito due volte.

Magicamente il vetro sintetico è tornato trasparente!!!

Ora, mi mancano ancora due cosette per terminare.
Devo applicare la pellicola a specchio sulla parte esterna del cupolino e mettere la gomma sul profilo.
Posterò anche queste foto appena fatto il lavoro.

Accetto tutti i consigli per materiali e lavorazioni.

Buon Domi a tutti!!!



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