| | | OFFLINE | | Post: 1.361 Post: 1.361 | Registrato il: 30/03/2013
| Sesso: Maschile | Mastro Dominatore | |
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26/10/2019 19:50 | |
purtroppo questo dell'accessoristica scadente sembra una pecca comune a quasi tutte le italiane.
sostanza di altissima qualità (motori Ducati), estetica fantastica (Aprilia, Cagiva, ancora Ducati e oggi direi anche Guzzi), qualità dinamiche dei veicoli eccezionali (vogliamo dire le enduro TM e Beta?... e le Fantic nuove?...) ma poi...
poi i blocchetti elettrici che si ossidano, i regolatori che saltano, i fanalini che bruciano le lampadine, leve e comandi che prendono gioco dopo un giro di palazzo, cavi che si strappano... e ce ne sarebbero ancora tante. è veramente un peccato. e non si capisce se sia arroganza italiana o incapacità tecnica congenita, oggi che i metodi di lavoro ci sono e la disponibilità di parti staccate è praticamente infinita.
e veniamo a parlare dei ricambi: negli anni passati, trovare un ricambio di carrozzeria di Aprilia, Cagiva o Beta era un terno al lotto. le Case preferivano foraggiare le linee di produzione piuttosto che mandare i ricambi ai concessionari. e più di una Casa teneva i fornitori per il collo: se non mi mandi altre 1000 selle, non ti pago le prime mille che mi hai mandato sei mesi fa. in pratica, lavoravano coi soldi degli altri, logico che prima o poi un castello di carte tenuto insieme in quel modo vada all'aria.
quindi la sostanza è che in Italia siamo bravissimi a fare la parte "core" delle moto, ma molto meno a metterle insieme con materiali di qualità altrettanto elevata. oggi la situazione sta piano piano cambiando, ma siamo ancora lontani dall'efficienza di Case come Honda, Yamaha e BMW o KTM. |
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