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13/12/2014 23:06 | |
m.automoto.it/magazine/news/dakar-2015-gli-italiani-al-via
Il rally più duro e spettacolare sta per prendere il via, quest'anno sono ben dieci gli italiani a parteciparvi, speriamo che qualcuno riesca a portare in alto il tricolore!!! Magari ciò riuscirebbe a portare in evidenza una gara, purtroppo, poco seguita nel nostro paese. Incrociamo le dita e speriamo ci facciano vedere qualcosa sui canali in chiaro... |
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14/12/2014 23:42 | |
Vin.82, 13/12/2014 23:06:
http://m.automoto.it/magazine/news/dakar-2015-gli-italiani-al-via
Il rally più duro e spettacolare sta per prendere il via, quest'anno sono ben dieci gli italiani a parteciparvi, speriamo che qualcuno riesca a portare in alto il tricolore!!! Magari ciò riuscirebbe a portare in evidenza una gara, purtroppo, poco seguita nel nostro paese. Incrociamo le dita e speriamo ci facciano vedere qualcosa sui canali in chiaro...
il più quotato sarebbe botturi... ma serve tanto culo!!! e la dakar finora con lui è stata molto avara al riguardo... speriamo per lui che la ruota abbia iniziato a girare dal verso giusto quest'anno!
La libertà è essere consapevoli che non esistono posti che il tuo domi non può raggiungere! |
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15/12/2014 00:13 | |
negli anni in cui questa gara era la "Paris-Dakar" gli italiani al via erano svariate decine... e parecchi erano pure piloti ufficiali. e qualche italiano l'ha anche vinta... quando si correva in Africa.
oggi la Dakar è diventata una cosa molto diversa, ha perso tutto lo spirito originario di avventura ed è diventata solo una macchina da soldi per far vendere alla KTM le moto in america. un peccato.
io ho smesso di seguirla da parecchi anni, non mi interessa più. e sono sicuro che Thierry Sabine si sta rivoltando nella tomba, a vedere quello che è diventata la "sua" gara. |
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15/12/2014 09:35 | |
Quoto! |
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15/12/2014 10:01 | |
GPSmax, 15/12/2014 00:13:
negli anni in cui questa gara era la "Paris-Dakar" gli italiani al via erano svariate decine... e parecchi erano pure piloti ufficiali. e qualche italiano l'ha anche vinta... quando si correva in Africa.
oggi la Dakar è diventata una cosa molto diversa, ha perso tutto lo spirito originario di avventura ed è diventata solo una macchina da soldi per far vendere alla KTM le moto in america. un peccato.
io ho smesso di seguirla da parecchi anni, non mi interessa più. e sono sicuro che Thierry Sabine si sta rivoltando nella tomba, a vedere quello che è diventata la "sua" gara.
sono d'accordo per quanto riguarda lo smarrimento dello spirito di un tempo. Tuttavia rimane una gara affascinante e una prova molto difficile per qualsiasi pilota, mezzo o squadra.
Io voglio anche vederci un lato positivo, se questa dakar snaturata ha lasciato il terreno sacro di un tempo (ma anche gli ulimi anni in africa erano molto diversi da come era alle origini questa competizione) allora questo vuol dire che adesso c'è lo spazio per ricreare una gara altrettanto bella ed interessante, e chi avrà il coraggio, la voglia ed un pò di pazzia necessaria ad organizzarla sarà cosderato il nuovo Sabine!
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15/12/2014 10:28 | |
NEGATIVO, DISSENTO.
la gara, oggi, è organizzata per tagliare fuori i privati e i meno organizzati nelle prime due/tre tappe, in modo che per l'organizzazione sia più facile gestire meno piloti, che oltretutto sono tutti bravi e veloci e superassistiti.
il tutto per poter portare nelle due Americhe il fuoristrada, e sdoganare la moto come oggetto di consumo invece che solo come strumento di mobilità.
in altre parole, cioè, riuscire a vendere le KTM col pistone che si cambia ogni 30 ore, invece delle Yamaha che vanno ad alcool e il pistone gli dura più che ad un TIR Iveco turbodiesel.
tra l'altro è anche diventata una gara da fighetti: alla sera il bivacco non c'è praticamente mai, e spesso si dorme in alberghi 5 stelle.
ma li avete visti i video delle auto che investono i piloti in moto e manco si fermano?... in Africa non sarebbe MAI successo.
sorry, a me... non mi piace.
poi, massimo rispetto per Botturi e quelli come lui. per loro, che ci arrivano oggi alla Dakar e devono gareggiare con la gara che c'è, quella gara è senz'altro un punto di arrivo. fossi in loro, lo farei anch'io, probabilmente. ma dubito che arriveranno mai a posizioni di classifica importanti (salvo grandiose botte di culo) per i motivi detti sopra. |
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15/12/2014 10:33 | |
mrmongoose, 15/12/2014 10:01:
sono d'accordo per quanto riguarda lo smarrimento dello spirito di un tempo. Tuttavia rimane una gara affascinante e una prova molto difficile per qualsiasi pilota, mezzo o squadra.
Io voglio anche vederci un lato positivo, se questa dakar snaturata ha lasciato il terreno sacro di un tempo (ma anche gli ulimi anni in africa erano molto diversi da come era alle origini questa competizione) allora questo vuol dire che adesso c'è lo spazio per ricreare una gara altrettanto bella ed interessante, e chi avrà il coraggio, la voglia ed un pò di pazzia necessaria ad organizzarla sarà cosderato il nuovo Sabine!
Bhè, in realtà c'è già da parecchio tempo, credo dal 2009 (anno in cui ASO è migrata in Sud America) e si chiama Africa Race.
www.africarace.com/en/
Anche io non sono del tutto d'accordo con GPSmax: vero il discorso del fascino africano, ma devi ammettere che gli scenari sud americani e le difficoltà tecniche di questa NUOVA gara sono davvero straordinari. Certo, non è la Paris-Dakar, è un'altra cosa.
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15/12/2014 12:43 | |
io credo che un paragone non sia possibile farlo, certo è che chiamarla ancora con quel nome la dice lunga sulle potenzialità d'immagine che al giorno d'oggi possiede quella gara che personalmente non ha più fascino, quel fascino che molti anni fà ci faceva sognare per il senso reale dell'avventura tra una moto e l'uomo.
una gara che era un viaggio con te stesso e quelle mille emozioni che difficilmente si possono descrivere.
adesso sono solo qualche casa ufficiale e privati di lusso che con i soldi si comprano il diritto di partecipare con assistenza da ufficiali in giornate di gare che non sono neanche l'ombra di quella che fù la vecchia Parigi dakar.
adesso le tappe finiscono in alberghi di lusso dove internet e Face Book ti fa controllare la famiglia gli amici e il conto in banca, poi un Selfie con la barba fatta e uno scusate che mi attende il massaggiatore ahahah.
l'immagine del pilota delle vecchie dakar era molto diversa e non se le scorderà mai nessuno.
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15/12/2014 13:41 | |
andrea3112, 15/12/2014 12:43:
io credo che un paragone non sia possibile farlo, certo è che chiamarla ancora con quel nome la dice lunga sulle potenzialità d'immagine che al giorno d'oggi possiede quella gara che personalmente non ha più fascino, quel fascino che molti anni fà ci faceva sognare per il senso reale dell'avventura tra una moto e l'uomo.
una gara che era un viaggio con te stesso e quelle mille emozioni che difficilmente si possono descrivere.
adesso sono solo qualche casa ufficiale e privati di lusso che con i soldi si comprano il diritto di partecipare con assistenza da ufficiali in giornate di gare che non sono neanche l'ombra di quella che fù la vecchia Parigi dakar.
adesso le tappe finiscono in alberghi di lusso dove internet e Face Book ti fa controllare la famiglia gli amici e il conto in banca, poi un Selfie con la barba fatta e uno scusate che mi attende il massaggiatore ahahah.
l'immagine del pilota delle vecchie dakar era molto diversa e non se le scorderà mai nessuno.
E se lo dice Andrea, permettetemi.....senza nulla togliere a GPSmax....
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15/12/2014 15:36 | |
Piergarden, 15/12/2014 13:41:
E se lo dice Andrea, permettetemi.....senza nulla togliere a GPSmax....
lui lo dice molto meglio di come lo volevo spiegare io, ora ho la curiosità di conoscere meglio questa africa race e chissà magari tra qualche anno sarà lei il punto di arrivo e si tornerà ad una gara intensa, bella e vera come un tempo!
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15/12/2014 16:51 | |
Piergarden, 15/12/2014 13:41:
E se lo dice Andrea, permettetemi.....senza nulla togliere a GPSmax....
... e perché, chi sono io?... er Papa?...
scherzi a parte, io parlo da appassionato che pensa con la sua testa e legge le riviste. e chiacchiera con qualche amico.
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17/12/2014 09:04 | |
un po' di adrenalina mattutina..
https://www.youtube.com/watch?v=n4_jcv9aKG0#t=23
If you want to be happy for a day, drink.
If you want to be happy for a year, marry.
If you want to be happy for a lifetime, ride a motorcycle. |
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17/12/2014 09:08 | |
e un po' di storia..
[Modificato da Madmax_63 17/12/2014 09:09]
If you want to be happy for a day, drink.
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17/12/2014 09:37 | |
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17/12/2014 09:45 | |
Madmax_63, 17/12/2014 09:04:
STI...............................CAZZI! |
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27/12/2014 03:07 | |
GPSmax, 15/12/2014 00:13:
negli anni in cui questa gara era la "Paris-Dakar" gli italiani al via erano svariate decine... e parecchi erano pure piloti ufficiali. e qualche italiano l'ha anche vinta... quando si correva in Africa.
oggi la Dakar è diventata una cosa molto diversa, ha perso tutto lo spirito originario di avventura ed è diventata solo una macchina da soldi per far vendere alla KTM le moto in america. un peccato.
io ho smesso di seguirla da parecchi anni, non mi interessa più. e sono sicuro che Thierry Sabine si sta rivoltando nella tomba, a vedere quello che è diventata la "sua" gara.
Bisogna dire che GPSmax ha ragione
La Dakar odierna NON è più quella di una volta, forse aumenta l'interesse Americano però ha perso il fascino originario anche da parte mia
WLF |
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