problemi di carburazione...

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redflyer
00lunedì 20 ottobre 2008 12:19
un mio amico, come potete sentire ha problemi di carburazione...

www.youtube.com/watch?v=SIj2GVfua84


visto che sono circa 1350 cv a 3000 giri, 12 cilindrini da 149.7 per 152.4 mm disposti 60° V per una cilindrata totale di circa 28 litri

qualche spernacchiamento visto che ha lo scarico libero lo possiamo sopportare ?


mattiapz
00lunedì 20 ottobre 2008 13:00
Certo che questi tuoi amici ... [SM=x653537]
Se non sbaglio uno di questi ha rimaneggiato un autobus [SM=g27828]

Paolinuz
00lunedì 20 ottobre 2008 15:09
[SM=x653547] Smart with Hayabusa engine


redflyer
00martedì 21 ottobre 2008 23:41
Re:
mattiapz, 20/10/2008 13.00:

Certo che questi tuoi amici ... [SM=x653537]
Se non sbaglio uno di questi ha rimaneggiato un autobus [SM=g27828]




questo è il testo di una sua mail di autoperculamento...

Ducati Pantah 600...
Era una delle primissime Pantah, tant'e' che l'avevo ritirata in Ducati alla Direzione Tecnica da Tomicich.
Vengo a casa, arrivato allo stabilimento di Rivalta fuori Piossasco, un carabiniere di pattuglia mi mette la paletta.
Io, per fare il ligio alla legge, freno e, continuando a frenare, entro nella piazzuola di servizio.
Naturalmente la piazzuola e' sporca di terriccio, detriti e sarcazzo,
l'anteriore si blocca e io mi sdraio.
Mi rialzo con un bestemmione da sbarco pesante e il brigadiere mi fa:
"Scusi, ma noi l'abbiamo fermata per vedere la moto. Se avessi saputo me ne sarei ben guardato".
Facendomi sentire ancora piu' cretino.

Yamaha RD500LC.
Di serie aveva quattro espansioni del cazzo, cosi' Mascheroni mi fa:
"Ciccio, PD, mettiamo le espansioni della Cagiva 500 e ti modifico la
centralina. Cosi' avrai una moto della Madonna.."
Porto la moto da Fresco che faceva le espansioni per la Cagiva, Mascheroni dice 4 bestemmie alla centralina intanto che gli carica una mappatura e io vado a prendere la moto.
Conscio che sono su una strada statale trafficatissima, vado verso Pinerolo in VI a 4000 giri.
Ad un certo punto, mi trovo davanti uno di quegli autobus doppi lunghi come un campo da tennis e comincio a sorpassare.
Da una strada laterale, esce una macchina e io, per non fare un frontale, scalo tre marce e ribalto il gas.....
Merdamerdamerda.. il motore che fino ad allora era andato come una Lambretta con un sordo WROOOMMM, di colpo emette un UIIIIINNNN terrificante e scarica un tot di cavalli per terra.
La moto impenna di colpo facendomi fracassare il cupolino con una testata (con casco) e io mi faccio tutto il pullmann su una sola ruota tentando disperatamente di mettere giu' l'anteriore, tra lo sguardo atterrito dei passeggeri e degli astanti.
Ho lasciato la riga nera di Yokohama per terra e non ho fatto la riga
marrone nelle mutande, ma c'e' mancato poco...

AriYamaha RD500LC...
Sto venendo su da Cesana al Sestriere quando una candela va in corto
ammutolendo due cilindri in diagonale.
Smonto le candele, gli do' una grattata, le rimonto e...
vaca lögia va ancora a due.
Mi rassegno e mi faccio tutta la salita tirando saracche...
Arrivo alla penultima curva prima del colle e, intanto che sono piegato, il motore prende di colpo a quattro.Ho strisciato per terra le saponette, il gomito, la carena, le pedane...
tutto ma non sono caduto.
Per qualche secondo pero' ho temuto di continuare la curva nella via di fuga (il guard rail e il burrone).

Suzuki GSXR 1100 '95
Domenica mattina: Mio figlio ed io con le due moto in oggetto, andiamo a farci un giro a Fenestrelle.
Arriviamo in piazza in salita e cerchiamo un parcheggio.
davanti mi fa segno che non c'e' posto e di tornare indietro.
Lui e' in cima e gira agevolmente, io a meta' piazza, sono al massimo della pendenza.
Mi trovo davanti due signori e io, per non investirli, mi fermo e metto giu' il piede a valle; naturalmente devo inclinare la moto per mettere giu' il piede e mi trovo 240 kg di moto da tenere su'.
Ovviamente, non ce la faccio e mi trovo a pavimento col GSXR addosso

Del GSXR 750, niente da segnalare: solo un incidente grave ma non e' colpa mia...

Ed infine, come ho smesso di andare in moto..
DRZ 400: sono in discesa e mi fermo per necessita' fisiologiche.
Metto la prima (almeno cosi' credo), metto la moto sulla stampella e comincio...
La moto, non essendo in prima ma in folle, avanza, fa alzare la stampella e mi cade addosso prendendomi la gamba sinistra tra il telaio e il terreno spaccandola in due.
Tibia e perone, 4 mesi di coattore e finalmente libero ma con la sentenza del chinesiologo malefico.. :" Se cadi ancora su quel mezzo
ginocchio destro sei o da carrozzina o da trapianto. Vedi tu!"

il turbocazzopulman :
il 6840 era un motore a turbina (non turbo compresso eh) con tanto di compressore assiale e turbina assiale che giravano a 32000 rpm.
Il gas caldo, faceva girare una turbina di potenza a 4 stadi che agiva su un cambio automatico a 3 rapporti.
I gas di scarico venivano evacuati attraverso uno scambiatore di calore che scaldava l'aria in ingresso, tutto cio' per recuperare efficienza.
Due cifre: in input di combustibile si mangiava l'equivalente di 1000 kw e restituiva al ponte 370 kw, il che fa un rendimento ben superiore ad un diesel normale.
I problemi erano due: non aveva un limitatore di giri, per cui continuava a prender giri senza che nessuno lo regolasse e costava a produrlo nel 1978 la bellezza di un centinaio di milioni di allora.
Cosi' il 6840 fini' in un cunicolo del LRCAA e li' giace (maledetti, manco in un museo l'hanno messo)...


Il motore l'ho gia' descritto.
Il viaggio.....
Se qualcuno e' pratico un po' di Torino, puo' gustarsi quanto segue:
Arrivo del pullman equipaggiato al CRF dove piglia a bordo l'ing. Savonuzzi, Pignone, un Carlo con strumentazione per i test il Comandante della Stradale il Prefetto di Torino e l'Avvocato.
Uscita dai cancelli del CRF verso Orbassano con l'Avvocato che arriva alla curva sulla circonvallazione di Orbassano in piena accelerazione e la percorre attorno ai 130 km / h (se la fai in macchina a quella velocita' sei scemo!).
Continua sulla circonvallazione sempre accelerando e arriva alla deviazione per Stupinigi dove tira una staccatona (cosi' ho pvovato i fveni, dira' dopo) e curva rischiando di rovesciarsi.
Altra tirata tremenda fino a Torino (quindi si e' fatto la rotonda di
Stupinigi a velocita' folle) e poi imbocco di Corso Settembrini (non c'era ancora quel pezzo di tangenziale) fino a Corso Orbassano passando con TUTTI i semafori rossi (tanto non e' ova di cambio tuvno e non c'e' tvaffico).
Imbocco del pezzo gia' costruito di tangenziale, dove il nostro da' sfogo alle sue manie velocistiche facendosi tutta la tengenziale fino a corso Francia sopra i 200 km / h e sorpassando a destra, sinistra, sopra, sotto, di fianco, dovunque capita, chiunque.

Immaginatevi noi a bordo come stavamo.
Io sono stato sulla Lancia LC2 con Alboreto, su una 125 rigorosamente
stradale con Villeneuve che ha imboccato l'ingresso di Fiorano
arrampicandosi su per il terrapieno, ho portato il mio AmmDel Gruf LupMann su una S4 a girare in pista alla Mandria, ma, giuro, QUELL' esperienza del pullamn ancora oggi mi sconvolge!

La telemetria mi ha detto che in fondo alla discesa del Sangone (quella che va da corso Allamano ad Orbassano) il nostro ha sfiorato
i 223 km /h !

E' li' che mi e' apparsa S. Giovanna d'Arco che mi sorrideva e mi ha confortato.
Allora ho promesso di smettere di fumare se ne uscivo vivo!

La telemetria:

Era monitorizzata: la portata d'aria in entrata con il metodo del filo caldo, la temperatura (ovviamente), da cui si calcolava la densita'.
Poi si misurava la temperatura in ingresso al compressore (dopo lo scambio di calore nel rigeneratore), in uscita dal compressore, il flusso di JP4, la temperatura dei gas di scarico dalla camera di combustione, dei gas in uscita dallo stadio della turbina ad alta velocita', dei gas in uscita dalla turbina di potenza, in uscita dal complesso rigeneratore.
E questo serviva a calcolare i consumi ed i rendimenti.
Poi si misurava il numero di giri delle due turbine, la velocita' del veicolo, con un accelerometro le eventuali vibrazioni, e con un circuito derivatore la variazione di velocita' istantanea.
In piu' c'era un primo esempio di piattaforma inerziale (tre giroscopi che trasmettevano le informazioni sull'imbardata, il beccheggio e l'accelerazione centripeta per le curve).
Il tutto veniva campionato quattro volte al secondo e i dati analizzati con un analizzatore 100 canali HP e riversati dentro un HP 1000 che li memorizzava su cassetta.
Poi una volta a "casa" si riversavano i dati grezzi su un VAX 9000 e li' sopra venivano elaborati con SW di varia provenienza, nel senso che si usava un programma scritto da noi (meglio, dai guru dell'ufficio calcoli).
E, finalmente, si sapeva come andava l'ambaradan.
Ovviamente, per una telemetria del genere occorreva praticamente il
bagagliaio e i sedili posteriori di una 128 (come volume) e una valigia di biglietti da 100000.....
Solo l'analizzatore HP costava all'epoca la bellezza di 130 milioni,
l'HP1000 una sessantina, il VAX oltre 500 milioni...
Tutto in lire dell'epoca.
Ovvio che era fuori dalla portata dei comuni mortali.
Per fortuna i costi venivano spalmati su piu' progetti.. se no..



io... degno compagno di merende...






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