io le uso da trent'anni... la prima che vidi fu nell'85 addosso a Franco Gualdi durante una Paris-Dakar, e ne rimasi innamorato. prima mettevo la classica pettorina da cross e le gomitiere staccate, ma era un casino e se cadevi ti facevi male lo stesso.
la pettorina da cross infatti è pensata per parare i sassi che ti tira quello davanti, non per attutire le cadute. se cadi, l'unico vantaggio è che non ti sgraffi, ma male te ne fai tanto e quanto...
appena uscì, verso la fine degli anni '80, comprai uno dei primissimi Safety Jacket della Dainese che arrivarono nei negozi, all'epoca Dainese era l'unica che li faceva, tutti gli altri produttori arrivarono solo diversi anni dopo. pagato un botto, mi pare 250.000 lirette, ma... soldi ben spesi.
oggi ho preso da un annetto un Acerbis Koerta, lo uso senza i due passanti sopraspalle che mi danno fastidio perché uso lo zaino con la sacca idrica.
mai avuto problemi di adattamento, se la prendi "giusta" ti sembra di esserci nato dentro. probabilmente Pasqui ha preso una protezione non troppo ben fatta, se dice di avere difficoltà. io sulle protezioni spendo senza riserve, prendendo solo le marche migliori che mi posso permettere e soprattutto provandole prima in negozio, per vedere se "mi ci sento dentro". se una protezione non la provi prima, non puoi sapere se ad esempio ti starà stretta sugli avambracci, o larga di spalle... quindi se la volete prendere su ebay o comunque spedita, prima trovate un negozio dove provarla bene per vedere se vi sta addosso.
per avere il massimo comfort, il trucco è usare sotto solo una leggera maglia tecnica a maniche lunghe in tessuto sintetico traspirante, tipo quelle che trovi da Decathlon a venti euro e che portano fuori il sudore. anche se fa caldo, e se è estate sopra sopra metto solo la maglia da gara. se invece fa freddo, allora giacca, con o senza maniche (che comunque mi porto dietro, sai mai...). se invece è proprio inverno pieno, metto anche una maglia leggera in pile sopra alla Koerta, e poi comunque sempre anche la maglia gara. che serve più che altro a far "scivolare" il tessuto del pile dentro alla giacca, senza farlo aderire, e mi lascia libertà di movimento.
oh, certo, con una protezione integrale come questa, un minimo di impaccio c'è, è ovvio. ma se si sta leggeri, allora tutto cambia, e ci si muove comunque bene. l'importante è non ifagottarsi sotto alla giacca, è quello che genera fastidio e ti fa sentire goffo.
il discorso sudore... si, si suda. ma tanto, si suderebbe lo stesso anche senza. quindi, la cosa migliore è mettere addosso solo tessuti che si asciugano in fretta. due domeniche fa abbiamo fatto Piacenza-Sestri Levante e ritorno, e non so se vi ricordate quanto pioveva... beh, nelle pause del pranzo, dopo essermi "smontato", sia la pettorina che la giacca (e ovviamente la maglia tecnica) hanno sempre avuto il tempo di asciugarsi nell'oretta che siamo stati fermi.
quindi: abbigliamento leggero, tessuti tecnici sintetici, e sopra una buona giacca di cordura pesante, meglio se dotata di aperture per la ventilazione su braccia, torso e schiena. e se piove... allora si mette la cerata, bella larga, sopra a tutto. al momento, io uso questo setting:
- maglia tecnica Decathlon Kalenji Equarea a maniche lunghe (ne ho una collezione...)
- pettorina completa Koerta (senza sopraspalle)
- se fa freddo, pile leggero di Decathlon o Great Escapes, di quelli senza collo alto
- come giacca, uso la Scott TP Dual Raid, che trovo davvero favolosa. ha la membrana impermeabile traspirante interna staccabile, che uso per proteggermi dall'aria se fa troppo freddo, tanto sta tranquillamente arrotolata nella tasca posteriore della giacca
- se piove, ho la cerata di Alpinestars ed i pantaloni di Tucano Urbano nello zaino, entrambi di una taglia più grande
la membrana impermeabile e traspirante della giacca non serve tanto per l'acqua, quanto per l'aria. infatti crea una "bolla" di microclima che "isola" dall'ambiente freddo esterno, ed anche se siete sudati fradici non provate freddo. con solo una giacca in cordura tradizionale, infatti, l'aria passa, raffredda il sudore e voi vi cagate sotto dal freddo anche se avete tre pile uno sull'altro.
un buff in cotone al collo, sostituito da un collino in neoprene se fa davvero freddo o piove, completano l'abbigliamento.
in quell'uscita di cui sopra, sono andato giù secco su una mulattiera in piano, di quelle a sassi piatti bagnati, viscidissima... ho spaccato il parafango, ho dato una lecca terribile sui sassi... andavo piano, venti/trenta all'ora, ma sono proprio andato giù secco, mi si è chiuso lo sterzo in un attimo di distrazione...
ma a parte un pò di dolore lì per lì e il parafango spaccato (e una pedana piegata), nessun'altra conseguenza. evviva la pettorina integrale...
ecco il parafango, a moto lavata... direi che si capisce che il botto è stato forte...