Personalmente quando leggo Harl... mi fermo e guardo da un'altra parte.
Quando la moto diventa un'oggetto da esposizione o un'amplificatore dell'ego non riesco a considerare il soggetto un "collega" motociclista.
Il pensiero corre subito a scarichi fastidiosamente rumorosi ed inutili sfoggi di "americanità" fuori luogo.