Re:
nirvana60, 03/10/2011 18.52:
ok riprendo volentieri e chiarisco...riavvolgo solo un attimino il nastro delle mie esperienze motociclistiche.Mototurismo in tutta europa,fatto con vari mezzi,xlv750 honda,suzuki 750 gt 2 tempi,vespat5,suzuki savage:poi il fuoristrada,con il mio fantastico tt 600,sulle orme della par-dak, e in vari anni,fino al centro africa direi di avere visto tanto,e proprio il fuoco che tu nomini in un altro tuo post alimentava la mia voglia di ripartire.Ma adesso che gli anni passano,trovo che comunque e con qualunque condizione e mezzo di viaggio,quello che ancora mi fa dire che ne valeva la pena,è l'esperienza dell'incontro e dello scambio di esperienze con le persone.Ecco allora la ragione del "dissenso",quel fuoco ho capito che non nasce dalla moto,(che è solo un tramite)nasce dalla voglia di esplorare il non conosciuto,e che è a prescindere dal numero di km o dal mezzo usato.oggi l'emozione più grande per me è conoscere quell'universo nascosto e faticoso che sono le persone e farmi conoscere.per questo non partecipo troppo ai motoraduni,(dopo averne fatti a decine)perchè non riesco ad interagire con nessuno,non ce ne è il tempo.Beh non voglio annoiare nessuno,se ci conosceremo proseguo volentieri il discorso,che sarebbe ancora lungo,c'è tutta la "sezione"paesaggi e natura,e anche quì...le assonanze e le vibrazioni che trasmettono alcuni paesaggi....anche questo è fuoco,e marchia indelebilmente le persone sensibili e bisognose di conoscere,al di là delle parole,dei fronzoli e delle "cromature" ti saluto!!!
Ho letto tutto, con molta attenzione. Dopo un po' l'ho riletto daccapo, dalla prima all'ultima parola. Poi mi sono alzato e sono andato a versarmi un dito di torcibudella millesimato, di quello buonissimo e che fa tanto bene al cerebro quando gli chiedo di scalare una marcia perché morda meglio le asperità. Ho sorbito il torcibudella millesimato rileggendo al rallentatore per la terza volta. Infine, non so bene se per merito del torcibudella millesimato o della terza rilettura, o magari perché nel frattempo era variata l'umidità relativa dell'aria e Orione era entrato nel Sagittario con tripla sponda e bevuta di birilli, ho capito cosa c'era che non capivo. Non capivo come fosse possibile essere completamente — e dico completamente — d'accordo con l'espressione del tuo dissenso, proprio io che di quel dissenso ero stato miccia e innesco. Poi l'illuminazione: colpa dell'eccessiva sintesi. Ho scritto tre righe di roba che per esser capite da chi non ha, giocoforza, la piú pallida idea di chi io sia e di come veda e viva il mondo avrebbero necessitato di altre trenta — ma anche sessanta o novanta o persino centoventi — di preparazione. Concetti ed espressioni che viceversa sono rimasti tutti sulla punta dei polpastrelli dei miei due indici (ché solo quelli uso per scrivere al calcolatore). Mea culpa. Però adesso, siccome ho già scritto troppo senza dire praticamente niente (tipico), faccio basta. Non senza in ultimo ribadire che la motocicletta rappresenta, per il sottoscritto e con punto la pretesa che ciò valga per gli altri (quest'ultimo inciso tutto sottolineato), il mezzo di gran lunga migliore per viaggiare nel mondo col massimo profitto: e per il mondo, garantisco, ho viaggiato con qualsiasi mezzo (a parte i pattini a rotelle, i trampoli e gli sci). Nondimeno, lo spirito di cui sono intrise le cellule del mio corpo e della mia anima è precisamente quello, pari pari, trasudante dal tuo bellissimo intervento.
Un salutone e un grazie anche agli altri amici che mi hanno benedetto col loro benvenuto.
Viva l'Italia, viva noi, viva la libertà.