Gardetta , Cannoni , Gilba.
Ieri pomeriggio , grazie ad un turno di riposo , ho inforcato la moto , ho infilato le cartine nello zainetto e sono partito per un giretto niente male.
Complice la splendida giornata di sole e l'assenza di moglie e figlio (al mare ad abbronzarsi) ho deciso in mattinata di montare le nuove tassellate Mitas E09 e di testare gli stivali (ex di Paolo) , il pantalone e la pettorina.
Ho deciso di arrivare via asfalto fino a Demonte in Valle Stura e da qui ritornare verso casa attraverso le montagne. In questo modo ripercorro sterrati che gia' conosco ma che ho sempre affrontato nell'altro senso di marcia.
Faccio il pieno a Demonte e alle 15.00 inizio la risalita del Vallone dell'Arma fino al Colle Valcavera , qui inizia lo sterrato . Non ci sono parole per descrivere lo scenario ed i panorami , mi fermo di continuo a scattare foto. Non vi annoio con gli aggettivi superlativi , lascio che siano le foto che allego a parlare.
Mi limito quindi a raccontare solo il percorso fatto.
Arrivato al Colle della Bandia faccio una deviazione che non ho mai percorso e aggiro il "Becco Nero" percorrendo uno sterrato che sulla mia cartina e' indicato come sentiero GTA , quindi non sono sicuro che sia "legale" , certo e' bello impestato. Mi ricongiungo sulla sterrata principale al Colle Margherina.
Raggiungo quindi l'Altipiano del Passo Gardetta e scendo verso il Colle del Preit. Percorro alcuni km. di asfalto ma subito faccio un'altra deviazione verso Colle San Giovanni , uno sterrato abbastanza complesso che mi permette di scendere in Valle Maira e precisamente a Prazzo. Qui seguo sempre su sterrato il corso del fiume Maira fino a Ponte Marmora , dopodiche risalgo il Vallone di Elva su asfalto. Una strada emozionante che regala sempre qualche brivido , se non altro nel vedere sull'asfalto le pietre appena rotolate giu' dalla montagna.
Giunto ad Elva mi infilo in una borgata e da qui con una sterrata illegale (c'e' proprio un divieto di accesso) riesco a sbucare sul tratto tra il Colle Sampeyre ed il Colle Bicocca. E' stato davvero arduo riuscire a tenere la moto , il fondo era in condizioni disastrose con dei solchi e degli smottamenti profondi 60/70 cm.
Giungo quindi al Colle Sampeyre alle 18.30 , mi mangio un panino.
Proseguo lungo la strada dei Cannoni , la percorro quindi in discesa e non l'avevo mai fatto. Devo dire che trovo molto piu' divertente farla in salita. Tenere sempre la moto frenata su quelle pietre appuntite ti spezza le braccia.
Arrivo al Colle Birrone e proseguo verso il santuario di Valmala che raggiungo alle 20.00 , giusto il tempo di bermi una coca cola al bar del Santuario e riparto su una sterrata che mi porta giu a Brossasco.
Voglio fare un rabbocco di benzina ma il benzinaio e' fuori servizio per cui mi tocca scendere fino a Venasca. Ritorno a Brossasco e inizio la salita al Vallone di Gilba , quando arriva al Colle di Gilba ormai il sole e' tramontata da un pezzo ed il cielo terso sfuma in tutte le gradazioni che vanno dall'arancio al rosso , al viola , al porpora. Mi fermo e spengo la moto. La cosa piu' bella e' il profumo della montagna. Oltre a me ci sono dei ragazzi con due fuoristrada/furgoncini d'epoca che bivaccano , ovviamente sono Francesi. Ormai e' quasi buio , sono le 21.30 e riparto facendomi largo tra le mucche. Il Gilba in discesa e' sempre tosto , quando arrivo nell'ultimo tratto prima di scendere a Sanfront nel bosco e' ormai buio pesto ma il faro fa luce sufficiente (lampadina Nightbreaker). Mi faccio l'ultima foto con l'autoscatto e riparto alle 22.00 , dopo circa 40 minuti sono a casa felice e soddisfatto e neppure troppo stanco.
E ora , per chi ne avesse voglia.....un po' di foto :
Link
FOTO
Pasqui65