Assietta, prova pratica di enduro.
Il 13 Agosto di quest'anno rimarrà scolpito più di altri nella mia memoria.
Compleanno a parte, è stata la mia prima esperienza in fuori strada.
Jolly giocati: 2
Danni fisici: nessuno.
Danni materiali: nessuno.
Dunque, erano circa due anni che volevo provare a mettere le ruote su una strada sterrata, che fosse semplice, vista la mia totale inesperienza.
Grazie a Mario_domy che non si è lasciato intimidire dalle potenziali avversità meteorologiche, alle ore 10.15 di venerdì 13 Agosto, si partiva da Rivoli in direzione Susa.
Compagni di viaggio: Andrea Ao, che ha condiviso con me la prima parte di viaggio, da Aosta a Rivoli, Luca, personaggio simpaticissimo con un gran manico nella guida fuori strada, e naturalmente Mario_domy, che mi ha fatto anche un po da balia.
Dopo aver percorso una sorta di sentiero asfaltato (la carreggiata in alcuni punti era davvero stretta!) arriviamo finalmente alla fine dell'asfalto e ha inizio l'avventura.
Fino al colle delle Finestre tutto procede abbastanza bene.
Mario fa da apripista e detta l'andatura, che non è troppo sostenuta e infatti non perdo mai contatto.
Il mio incubo sono i tornanti.
Andrea mi aveva spiegato come affrontarli, ma tra il dire e il fare...
La moto scoda ogni tanto, ma non è questo a preoccuparmi.
Tornante dopo tornante arriviamo in cima.
Ora inizio a realizzare che probabilmente quei tornati li dovrò affrontare al ritorno!
Inizio a chiedermi perchè non ho festeggiato il mio compleanno come l'anno scorso, in moto si, ma cazzeggiando in giro per centri commerciali!
Le foto di rito e poi si riparte verso la seconda meta, il colle dell'Assietta.
Andrea e Luca, smarronati dall'andatura a tartaruga da me imposta, si rizzano in piedi sulla moto, infilano me e Mario, e poco dopo sono già due puntini a 60 metri da noi!
Va bhè, ritengo sia giusto così, tanto ci si trova poi al colle e comunque con me c'è Mario.
Arrivo al colle e tappa per il pranzo.
Non ho molta fame.
Ho lo stomaco chiuso dalla tensione che il tracciato mi sta procurando.
Non posso mollare (è un pò tardi!) ma devo assolutamente evitare di cadere e di rovinami così la giornata e magari rovinarla agli altri.
Si mangia si scherza e cerco di rilassarmi un pochino.
Si riparte, in direzione seggiovia da dove poi scenderemo verso il sestriere.
Incito Andrea e Luca ad andare pure alla loro andatura, tanto poi ci si trova, e anche a Mario dico che se vuole tirare un pò anche lui di farlo.
"Al limite tornate indietro a cercarmi!"
Quindi si riparte, e dopo un pò di strada Mario non è più proprio davanti a me.
Procedo tranquillo, ignaro che presto avrei giocato il Jolly N.1
In un tratto pianeggiante con una leggera "S" interpreto male un avvallamento e la moto mi si scompone.
Per parecchi secondo non riesco a riprenderne il controllo e sono sul bordo di una scarpatina!
L'istinto mi dice di cercare il freno davanti che per fortuna non trovo e anzi involontariamente accelero e la moto si raddrizza.
Pericolo scampato, ho il cuore in gola ma non sono caduto, il Jolly N. 1 è andato.
Per oggi posso anche evitare di giocare al superenalotto!
Abbasso ulteriormente il mio ritmo, almeno nei tratti che mi sembrano più insidiosi, dal mio punto di vista ovviamente.
Finalmente raggiungo gli altri.
Ne parlo con loro e si sdrammatizza.
Mi chiedo se avrò ancora voglia di fare enduro o se per me si chiude lì.
Andrea mi dice "Noi ti ascoltiamo ma tanto lo sappiamo che sono tutte cacchiate e che riproverai ancora!"
E' ora della discesa verso il Sestriere.
Al primo tornate arrivo decisamente lungo, fortuna è ampio.
Poco dopo sono praticamente solo.
Mario Luca e Andrea hanno allungato.
Per me l'obbiettivo della giornata è portare a casa moto e passeggero integri!
Purtroppo di nuovo in un tornate la moto mi parte davanti.
Fortuna che non riesco a frenare e non so bene come la situazione si risolve, Jolly N.2 andato!
pian piano raggiungo gli altri che mi aspettano in cima ad una salita e, visione celestiale, c'è l'asfalto!
Si scende e si arriva finalmente al Sestriere, tappa al bar dove posso offrire da bere ai miei compagni di viaggio.
La tensione si molla, ora è solo asfalto e non mi preoccupa.
La moto non ha subito danni e io neppure, obbiettivo raggiunto.
Qui le
Foto