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Al di la del fosso

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2009 01:03
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Registrato il: 02/12/2008
Città: ABANO TERME
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Cinquantino
12/08/2009 13:32

Passiamo la frontiera a Hani i Hotit, liscio come l’olio. siamo esattamente sulla sponda opposta del lago di Scutari che vedevamo tre giorni fa dal Montenegro. Rispetto a pochi km indietro non c’è nulla di così sconvolgentemente diverso salvo l’asfalto devastato, una tartaruga che ci attraversa la strada, le molte mercedes di tutti gli anni e di tutti i modelli e i molti autolavaggi improvvisati lungo la via (lavazho lo chiamano loro)… eppure c’è qualcosa nell’aria che mi fa sghignazzare dentro il casco come un pirla… siamo in Albania minchia!!!

Koplik, cambio di valuta e prima considerazione. Non abbiamo fatto l’assicurazione provvisoria. D'altronde nessuno ci ha detto niente in frontiera. Meglio così, 25 euro risparmiati! Facciamo benza, la pompa ha il contatore in lire… La benza costa poco, molto bene.
Fa un gran caldo, la strada percorre una specie di vallone largo e brullo circondato dalle prime montagne boscose. L’ora è giusta per fermarsi a mangiare qualcosa, in un paesetto troviamo una trattoria dall’aria promettente. La gente seduta all’ombra di una pergola guarda le moto con curiosità. Non ne devono passare molte da queste parti…

Neppure il tempo di sedersi che da un tavolo vicino si alza una voce: Ciao italiani, da dove siete?!
Mj avevano detto che in ogni luogo dell’Albania si trova sempre qualcuno contento di attaccare bottone con gli italiani… e madrediddio se è vera questa storia!!! Ad ogni sosta del viaggio ci sarà sempre il momento del “ehi italiani da dove venite? Ah si conosco, sono stato cinque anni a lavorare, mio fratello vive li, mio cugino sta la ecc ecc”

Ed è così che tra una costoletta di agnello e l’altra facciamo conoscenza con il Mario, da 15 anni varesino di adozione ma tornato qui per provare a ristabilirsi in patria con famiglia e attività. Il Mario è proprio un gran personaggione, la sua appassionante panoramica sulla situazione socio-politica albanese è davvero illuminante anche se il meglio lo da con delle massime tipo "ma cosa vuoi combinare in questo paese che sono abituati con l'asino, guarda li quanta gente vedi che sta lavorando? a quest'ora sono tutti a dormire" oppure "in italia dovrebbero fare una legge che tutti gli stranieri stanno a casa loro e nessuno entra più. io sarei il primo a restare fuori" o "se mia moglie mi tradisce nessun problema la taglio a pezzi e la metto nei congelatori, tanto chi sa che tipo di carne è" … FANTASTICO!!! Ovviamente ci impedisce di pagare il conto, siamo in Albania quindi siamo suoi ospiti.
Non male come inizio!

Cominciamo a salire la strada per Theth, qualche km di asfalto e poi solo sterro. Ottimo per digerire




Con le nostre moto è piacere puro…




Per i locali invece non deve essere un gran piacere ciucciarsi questa strada quotidianamente su un pulmino decrepito o con una mercedes marcia. Incrociamo addirittura dei camion da cantiere. Roba da suicidio…

Sul passo a 2000 e rotti metri di quota.


I chilometri scorrono a decine, passiamo Theth e continuiamo a seguire il corso di un fiume. L’asfalto qui è un materiale ignoto.

Scatti on the road. Anzi Off the road!








Attraverso contrade e case isolate, di tanto in tanto chiediamo a qualcuno se siamo sulla buona strada. Si cambia versante si cambia valle, cambiano il terreno ed il paesaggio.




Il sole si sta abbassando, la mia schiena da i primi segni di cedimento. ahi ahi la vedo dura arrivare giu a Scutari per stasera…
Ancora un tornante e siamo su una cresta, la luce del tramonto illumina tutto di arancione. A perdita d’occhio solo montagne e boschi, ogni tanto si intravede la traccia della sterrata che prosegue beffarda senza fine. Siamo nel nulla più assoluto, continuiamo ad andare. Ad un tratto su una curva incredibile visione: MOTO!


Un giessino 650 ed un vecchio catafalco stradale. Sono dei ragazzi della Repubblica Ceca a spasso pure loro per l’albania. Ci scambiamo un po’ di informazioni sul percorso e auguriamo buona fortuna al tipo del Jawa con gomme stradali. La strada per Theth lo farà sudare per bene! Eroica pura la passeggera del gs, per lei non deve essere certo un viaggio di relax…
Appurato che per Scutari manca ancora una pacca di km tutti sterrati, senza alcuna osteria ne alloggio lungo la strada, decidiamo di adottare ancora una volta la tattica del “Ci fermiamo quando siamo cotti”. La sterrata attraversa la minuscola contrada di Kir e scende poi a costeggiare un fiume. Un ponte sospeso e un’ansa sassosa più in basso. C’è una tenda ed un furgonetto VW, sicuramente sono tedeschi. Un pelatone inizia a sbracciarsi verso di noi, il gesto significa chiaramente Dai scendete giu e fermatevi qui con noi. Che facciamo? Ma si io sono crepato, facciamo campo qui! Un bagno in fiume rigenerante prima che faccia buio, giusto il tempo di presentarsi con i tedeschi e scaricare i bagagli che troviamo il bonus per concludere la giornata degnamente: Manuel ha bucato l’anteriore.
Fanculo facciamo domani! Anzi no, meglio fare subito finchè siamo ancora caldi. Io monto la tenda, lui smonta la ruota e poi via di leve.




Bestemmie per la valvola difettosa, bestemmie per la pompa che si spacca, bestemmie per il fast che scoppia (!) ma che incredibilmente funziona… insomma tra una bestemmia e l’altra la moto torna integra che ormai è buio pesto. Lauta cena con 1 panino in due e un po’ di te alla menta provvidenzialmente scroccato ai gentili tedeschi.
Direi che la nostra prima giornata albanese è stata sufficientemente INTENSA…



Avevo letto di una specie di chiatta che percorre un tratto del fiume Drin da Koman sino alle zone nord verso il Kossovo. Non possiamo perderci una cosa simile! Così ricarichiamo come muli i nostri buei, macchiniamo rapidamente gli ultimi km dello sterratone (saranno 100 in totale) e puntiamo verso Scutari. Sosta dal gommista per toppare la camera d’aria bucata (Ragazzi io sono stato un po’ di anni in puglia a lavorare… Quanto ti dobbiamo per la riparazione. Per voi è gratis..)

I potenti mezzi della polizia stradale di Scutari


Ci concediamo una birra di gran lusso in centro città e poi via verso Koman

Il paesaggio cambia rapidamente, la strada aggira un lagopaludelaguna formato dallo sbarramento sul fiume verso Qyrsac. Peccato non fare foto ma la strada asfaltata ci impegna nella guida in modo bestiale, è quasi più facile guidare in fuoristrada che sull’asfalto albanese! Teniamo un buon ritmo, la barca dovrebbe partire nel pomeriggio ma non essendo sicuri di nulla è meglio prendersi per tempo.
Eccoci a Koman, ecco il ponte di cui avevo letto e soprattutto ecco il campeggio-osteria Natyra che tanto aveva colpito la mia curiosità. Manuel fa Ma perché ci fermiamo da uno che vende piante?? In effetti visto da fuori questo posto sembra una specie di vivaio, mentre da dentro sembrerà più che altro uno zoo! Il padrone esce fuori e in un italiano con forte accento alcolico ci dice “La barca si parte domani mattina!” come domani?? E oggi pomeriggio?? No oggi niente, solo una barca al giorno. Benissimo allora sai cosa fanno i due buei? Si mettono comodi e si godono una giornata di relax in riva al fiume. Oste, due birre per favore!

Animali da compagnia


Relax fluviale


Saluti da Koman…


Dopo la giornata di ozio e la serata di gozzoviglie la sveglia all’alba è proprio una faccenda tosta! Gran fermento sin dal primo mattino, tutti scalpitano per prendere la barca il prima possibile.
Paghiamo il conto e iniziamo ad attendere…
Ore 8: sgnappa offertaci dal padrone


Ore 9: colazione


Ore 10: via libera per l’imbarco!

Arrivando a Koman continuavo a guardare in basso verso il fiume per cercare il molo di imbarco. ERRORE! E qui emerge il perverso ingegno albanese. Il fiume è stato sbarrato da una colossale diga proprio a monte del campeggio e del villaggio (in caso di problemi alla diga la sicurezza è garantita!)


Il molo quindi non si trova giu, ma su dopo 2 km di asfalto marcio e ripido, poi altri 500metri di galleria buia come la pece scavata nella montagna. Il molo è una bella gettata di cemento a sbalzo sul lago, giusto fuori dalla galleria. Robe da matti!




Durante le interessanti operazioni di carico


i passeggeri sono intrattenuti gratuitamente da acrobati professionisti!


Cancello on board


Moderni mezzi di trasporto fluviale…


E finalmente si va




Semplicemente incantevole…




La navigazione dura circa tre ore. Per tutto il tempo sulle rive si vedono pochissimi segni di presenza umana salvo qualche casa di contadini, qualche campo coltivato e… le centinaia di bottiglie vuote che i passeggeri del chiatta lasciano cadere in acqua con molta nonchalance. Una ogni minuto pluf pluf…


Il molo di arrivo a Fierze. Realizzato in materiale 100% eco-compatibile (un bel mucio de tera)


Siamo poco distanti dal Kossovo. Ma come di diceva il tizio conosciuto ad Ancona tutto sembra molto tranquillo, e perdipiù le strade sono asfaltate alla perfezione!!
E allora via di curve & tornanti fino ad essere ubriachi!!




Raggiungiamo Kukes imbattendoci nella famosa autostrada in costruzione che collega all’incirca Tirana al Kossovo. Il cantiere effettivamente è impressionante anche se devo dire mi hanno colpito di più le varie opinioni della gente sull’opera… A Kukes veniamo accalappiati da un Albanese-Romano che vuole offrirci un caffè e fare due chiacchiere. Tra le altre cose ci dirà che l’autostrada è un ottimo canale per far arrivare i turisti kossovari sulle coste albanesi. Dice che nel sud della nazione sono tutti socialisti filogreci contrari a Berisha per partito preso. Divertente come due giorni dopo nel sud un ragazzo ci dirà che l’autostrada porta casualmente alla regione da cui proviene il presidente Berisha… Nel centro dell’Albania, poco distante da Pogradec, un gagliardo uomo d’affari in vacanza ci dirà invece che l’autostrada è stata fortemente voluta dai serbi per poter esportare facilmente in Albania la loro produzione. Be, più par condicio di così!

Salutiamo il Romalbanese (che ci scorta per un tratto al volante di un mercedes con targa inglese e guida a destra!) e proseguiamo per Peshkopi. Non dovrebbe essere troppo lunga ma ci aspettiamo qualche sorpresa stradale. Perdiamo una mezzora per fare benza (solo gasolio nel raggio di 15km) chiediamo un po’ di indicazioni qui e li… Pensiamo di aver capito male quando dicono che per Peshkopi sono 80km
DI PISTA STERRATA!




Ok nessun problema, siamo qui apposta

Su questo sterratone i bivi non mancano, ogni volta che vediamo qualcuno chiediamo conferma del percorso. Un paio di famiglie stanno trebbiando un campetto, accostiamo e spegniamo gli ossi per chiedere informazioni. Un bambinetto si fionda verso di noi come un razzo e sgrana gli occhi guardando le moto.
Ecco ci vorrebbe un’ora solo per descrivere le facce dei bambini quando vedono le moto, questi due cancelli vecchi e luridi che in Italia non se li fila nessuno qui fanno davvero sognare i più piccoli..
Ma credo che questa foto valga più di tante parole


La sterrata è lunga, scorrevole e piacevolissima.
Si va…


e si chiedono informazioni


il contadino mi chiede a gesti se ho bisogno di qualcosa. Acqua gli dico. No mi dice, quella non ce l’ha. Se vogliamo ci offre volentieri un caffè o del raki. A malincuore devo rifiutare, mancano ancora una cinquantina di km e il sole scende veloce.
Molto veloce a dire il vero. Alle otto passate siamo in un paesetto a interrogarci sul da farsi mentre cala il buio. Possiamo piantare la tenda ovunque ma non abbiamo niente da mangiare. Spunta un ragazzo che parla inglese meglio di noi… azz ma siamo nella più profonda campagna albanese!! Dice che non c’è nessuna bettola da li fino all’asfalto ovvero 35km. Decidiamo di proseguire ma lui ci fa cenno di aspettare un attimo. Torna dopo 28 secondi con dei pomodori così e delle pagnottone fatte in casa. Dice ecco così avete qualcosa da mangiare. Pazzesco!! Gli diciamo dai non possiamo accettare, almeno lascia che ti paghiamo il valore della roba. Anche perché ci serve una cosa che vogliamo pagarti assolutamente: l’acqua. Wait dice e torna con un bottiglione di acqua di pozzo. Siamo commossi, ostiacan come possiamo sdebitarci?! Soldi neanche a parlarne, dico ok almeno accetta in regalo la mia bussola cinese! Non esiste… niente da fare. Ancora una pagina del famoso album…

E via di notturna


Strani fantasmi nella notte


Ci districhiamo in labirinto di stradine cercando di scendere verso il fiume, il nostro benefattore ci parlava di un ponte. Eccolo! Poi l’asfalto e l’ultima manciata di km fino a Peshkopi. Ci siamo socio!

Oste, birra e grigliata per i due buei!!

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