ho visto girare molte notizie in merito, alcune corrette altre assolutamente sensazionalistiche ed inutili, altre addirittura ridicole. ieri la FMI ha diramato questo comunicato stampa che mette un minimo di ordine alle varie buffonate che vengono scritte, anche e soprattutto dalle riviste di settore e dai siti specializzati:
COMUNICATO STAMPA
ANCMA E FMI CONTRO DIVIETO DI CIRCOLAZIONE IN FUORISTRADA
L’associazione dei costruttori e la Federazione Motociclistica Italiana: norma miope e con possibili profili di incostituzionalità che crea un grave danno economico al settore delle due ruote, lavoriamo per una correzione
MILANO, 15 DIC. - Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e FMI (Federazione Motociclistica Italiana) prendono posizione contro i contenuti del Decreto 28 ottobre pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 1° dicembre, che vieterebbe la viabilità forestale e silvo-pastorale al transito ordinario. E lo fanno, insieme, al termine di un anno che ha paradossalmente visto trionfare i piloti italiani proprio nella più importante manifestazione sportiva off-road a livello internazionale, la Sei Giorni di Enduro ospitata nelle colline dell’Oltrepò pavese.
Da una parte, quindi, l’industria delle due ruote che genera in Italia un valore complessivo di oltre 7 miliardi di euro e occupa nella sua filiera più di 100mila addetti, dall’altra tutta l’attività sportiva di settore con più di 117mila tesserati strutturati in 1760 Moto Club sul territorio nazionale.
Si tratta di una norma miope, che può creare potenzialmente un grave danno economico al mercato, all’intera filiera, alle attività ludiche e sportive e a quelle legate all’accoglienza e al turismo. Vi sono inoltre possibili profili di incostituzionalità, perché manca evidentemente il bilanciamento degli interessi in gioco e di diritti costituzionali come la libera circolazione, il diritto alla libera iniziativa economica e quello di svolgere attività sportiva e ricreativa.
ANCMA e FMI, in attesa di ulteriori iniziative, hanno attivato in queste ore un’interlocuzione con il Governo al fine di ottenere chiarimenti ed una correzione delle disposizioni contenute nel Decreto.
Ufficio Stampa FMI
i fatti sono questi:
- questo Decreto elimina l'appartenenza di strade bianche e sentieri alla rete stradale, riconoscendole come "parte del bosco"
- in forza di questo cambio di "stato" diventa vietato l'utilizzo da parte di qualsiasi veicolo (auto, moto, quad, bicicletta ecc.) di strade bianche e sentieri
- gli unici che possono seguitare a percorrere strade bianche e sentieri sono i trattori ed i veicoli addetti alla cura e coltivazione del territorio
ci sono però alcuni distinguo, molto importanti:
- il Decreto stabilisce che saranno le Regioni a stabilire quali sono le strade bianche ed i sentieri su cui sarà vietato il transito. questo significa che, prima che le Regioni (ognuna in maniera autonoma) emetteranno un Regolamento Attuativo, possono anche passare anni. Molte Regioni, con grande probabilità, non emetteranno mai un tale Regolamento
- nel momento in cui la Regione definisce una strada bianca o un sentiero come parte del bosco, se ne assume la responsabilità. deve quindi prevedere manutenzione, tabelle e segnaletica e tutto quanto necessario. ora, se prima le Regioni non facevano nulla o quasi, figuriamoci adesso che si dovrebbero accollare altre migliaia di km di sentieri e strade bianche. per le quali dubito che troverebbero dei fondi da destinargli
pertanto, restiamo calmi senza gridare aiuto mi vendo la moto, che per il momento niente cambia: è tutto come prima, e chi vuole uscire domenica può farlo come la scorsa settimana. e la prossima.
in ultimo, alcune considerazioni: il fuoristrada è vietato anche oggi, non serviva una legge che lo ribadisse, tra l'altro scritta malissimo, incomprensibile ed evidentemente dettata dall'urgenza di cercare di camuffarla in periodo natalizio, in cui la gente ha altro a cui pensare. e niente mi leva dalla testa (aspetto qualcuno che mi smentisca, se ci riesce) che dietro a questo brutto esempio di malfunzionamento delle istituzioni ci siano le pressioni del CAI, che è zeppo di personaggi di peso e quindi in grado di effettuare forti pressioni a livello politico, potendo contare su un canale preferenziale di dialogo con i "piani alti".
ora, io faccio fuoristrada da oltre quarant'anni, ed ho preso una sola multa, nel 1987. in questi quarant'anni, sono sempre stato un fuorilegge. cercando di ridurre l'impatto sull'ambiente, evitando di passare nei Parchi e nelle Riserve Naturali, fermandomi o rallentando quando incrociavo un escursionista o una bici (che il più delle volte non rispondevano al mio saluto, ma vabbé). ma sempre da mezzo bandito, sempre sapendo che se avessi incontrato la forestale, o i carabinieri, o sailcazzo quale altra divisa... ci sarebbe stato da discutere.
infine, se davvero finisce a chiusura completa, che fine faranno le varie Case come Beta, TM, Fantic e altre? e le centinaia di concessionari KTM, Husqvarna, GasGas, la Red Moto... parliamo di migliaia di posti di lavoro che salterebbero. perché nessuno si comprerebbe una moto da enduro vero, sapendo che poi non potresti usarla altro che nei (pochissimi) parchi motociclistici attualmente esistenti. senza contare del danno al territorio, ci sono centinaia di esercizi commerciali, interi comuni, alberghetti e bar che con il fuoristrada ci arrivano a fine mese, perché stanno in zone sfigate dove ai "signori montanari" del CAI gli fa schifo andare a camminare. e quindi sugli enduristi che si fermano a mangiare, a mettere benzina, a prendere un caffè... ci contano eccome.
quindi, aspettiamo per vedere come andrà a finire questo ennesimo esempio di malgoverno e dilettantismo legislativo, dove il ministero ha solo seguito la voce di chi gli urlava nelle orecchie. ma diceva un mucchio di cazzate.
e scusate lo sfogo.