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Quote telaio - cinematismo sospensione posteriore

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2020 22:39
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Cinquantino truccato
21/02/2020 13:48

Per motivi miei volevo conoscere le quote del cinematismo posteriore della mia moto: Honda Dominator RD08. Non sono riuscito a trovare niente in giro per cui ho provato ad escogitare un sistema anche se molto rustico per rilevare le quote dato che non ho a disposizione un’officina meccanica attrezzata ma solo un piccolo garage e attrezzature da hobbista.
Ho posizionato la moto in modo che rimanesse in posizione verticale, dopodiché ho utilizzato il laser di quelle piccole livelle che si usano per tracciare i fori per le mensole di casa. L’accortezza che ho utilizzato è stata di fare il possibile per garantire che il fascio proiettato fosse perpendicolare sia alla moto sia al pavimento in modo da introdurre meno errori possibili nella misura.
Per far questo ho utilizzato squadra a 90° e bolla. Dalle fotografie si vede quali controlli ho fatto sul fascio luminoso proiettato. Fatto questo ho fatto passare il laser sul centroforo degli attacchi al telaio e ho misurato la distanza tra uno e l’altro sia sull’asse x che sull’asse y
Per il forcellone, la biella e la manovella invece li ho smontati e anche qui ho cercato di ricavare le quote salienti con calibro e metro.
Senza dare garanzia che quanto fatto sia perfetto ho poi messo tutti i dati dentro il CAD e ho fatto questo schema del cinematismo della sospensione. Se poi qualcuno è dotato di officina meccanica con tastatore tridimensionale beh…… si può fare sicuramente di più e meglio  !!
In verde ovviamente il forcellone, in blu la bielletta (quella fatta a forcella), in giallo la manovella (quello dove si attacca il mono. I 3 cerchi grossi sono i 3 attacchi sul telaio.
Per chiunque abbia voglia, con lo schema qui sopra si possono fare un paio di giochetti; ad esempio si possono modificare le lunghezze dei componenti per vedere quale possa diventare l’assetto statico della moto: ad esempio bielletta più lunga, più corta, ammortizzatore diverso ecc…
Io ad esempio volevo vedere dove finivo accorciando il mono: mi è venuto che accorciandolo di solo 6mm si abbassa il posteriore di ben 20mm (misurato da dove finisce il telaio), quindi chi è corto di gamba può smontare il mono e il suo forcellino (per togliere il forcellino c’è solo un dado da svitare), successivamente svitare la battuta dietro al forcellino (non fate come me, scaldatelo a dovere perché è montato col bloccafiletti e usate delle mordacchie morbide per bloccarlo in morsa se no graffiate lo stelo…..come ho fatto io ma per fortuna rimane sotto il tampone di fine corsa), accorciare lo stelo di quanto si desidera (dopo aver giocato col CAD) e rifilettarlo per una lunghezza di 14mm come era in origine: se siete soliti andare sulla pista da cross col Dominator sappiate che arriverete prima a fondocorsa . Nel caso invece questo non costituisca per voi una pregiudiziale dovete comprare per pochi euro una filiera M14 e con qualche ora di lavoro avete la moto come l’originale ma più bassa (per non cambiare troppo le quote ciclistiche io sfilerei anche gli steli dello stesso valore di cui abbassate dietro….io l’ho fatto).
Altra cosa che si potrebbe fare avendo questo schema a disposizione è divertirsi con la cinematica e calcolare il grafico forza-angolo rotazione forcellone o forza-abbassamento moto: io avevo un vecchio programmino semplice e che funzionava bene (Working Model 2D) ma è preistoria ormai, è a 32 bit e non si carica più sui PC 64bit (non sono uno smanettone informatico). Con questo programmino (ma credo oggi i CAD 3D abbiano a disposizione dei moduli di cinematica) si inserivano le cerniere e i corpi rigidi e si poteva fare il grafico di qualsiasi cosa quindi anche quanto si comprime la molla al salire del forcellone (punto per punto) cioè la progressività del cinematismo originale. Per curiosità potete vedere come fa su youtube.
www.youtube.com/watch?v=_voTZ5bzjwM
Quindi ogni modifica (bielletta modificata, biella e mono XR ecc) potrebbe essere paragonata con quella di partenza per vedere se stiamo costruendo un Frankenstein oppure no, se stiamo cioè facendo qualcosa di più progressivo o meno progressivo rispetto all’originale.
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