Tornando dal lavoro, venerdì sera, ho visto che la Puffo.Dom avrebbe compiuto a breve 40.000 km.
Non volevo varcare questa soglia su asfalto, e così ieri mi sono avventurato tra le colline dell'Oltrepo pavese.
Passeggiare tranquillamente tra stradine semi-deserte, inerpicarsi su sentieri in costa, tra fioriture con colori mozzafiato: un'esperienza molto rilassante, fino a quando....
Intravedo una collina, che 20 anni fa frequentavo con un Renault Kangoo stracarico di telescopi, e avverto un irresistibile richiamo.
La Puffo.Dom si inerpica come una belva, arretro leggermente per permettere alla ruota anteriore di galleggiare meglio e in men che non si dica mi ritrovo in cima.
Decido di fermarmi per fare qualche foto, metto i piedi a terra e affondo, il cavalletto è totalmente inutile.
La discesa dall'altro lato della collina è un incubo. L'argilla si impacca ovunque,
fino a bloccare totalmente la ruota anteriore.
Ad un certo punto, quasi senza alcun controllo mi incanalo in un piccolo fossetto ....e sprofondo.
La moto si spegne. Panico ! Scendo e la metto in moto, riparte, i comincio a sfrizionare ed a spingere, mi sembra incementata, ma piano piano riesco a muovermi. Sono solo pochi centimetri, ma mi sembrano fondamentali.
Temo di cadere ad ogni secondo, già mi immagino di far male alla Puffo.Dom (ed un po' anche a me).
Invece la mia belva riesce a liberarsi, dopo due metri risalgo. La ruota davanti e totalmente bloccata, pattino a gambe larghe e cerco rocambolescamete di stare in piedi.
Che fifa, ragazzi ! Le braccia a pezzi, le chiappe strette, il sudore negli occhi, le ascelle roventi.
Ansimante, raggiungo il tanto agognato asfalto.
Dopo un dieci minuti di pant pant, cerco di rientrare da una tachicardia inarrestabile. Trovo un legnetto e mi metto a scolpire l'argilla da ogni interstizio della moto.
Faccio del mio meglio, la ruota davanti mi preoccupa....sono a parecchi chilometri da casa.
Maledetto parafango basso, parolacce in giapponese dirette al progettista.
Dopo un quarto d'ora in cui sembro uno scultore armato di scalpello, mi libero dall'argilla collosa e finalmente muovo i primi passi.
Zoppicante io e zoppicante lei, la Puffo.dom arranca, mi sembra di avere le ruote ovali, quasi non frena. Dopo alcune centinaia di metri in cui lancio blocchi di fango ovunque, mi fermo e ricomincio con il legnetto che ho conservato gelosamente.
Finalmente, mi sembra di sognare, sblocco decentemente la ruota e senza esagerare con il gas, torno sulla strada verso casa.
Sono ridotto ad una schifezza, e la moto è anche peggio.
Dopo l'immancabile cazziatone della moglie e lo sfottimento dei figli, mi armo di canna dell'acqua e cerco di rimuovere l'inamovibile argilla.
Guardate che blocco avevo incastrato sotto al parafango maledettamente basso !
Ad ogni modo, è stato un ottimo compimento dei 40.000 km ! Sia io che la Puffo.Dom lo ricorderemo con piacere !
Oggi ho smontato mezza moto per pulirla al meglio, in attesa della prossima infangata !