Eccomi, ieri sera tornato a casa dopo 2400 km. Abbiamo allungato il raduno per rifarci di quello mancato lo scorso anno. Così siamo a quota 11 di 13, saltato il primo perché avevo il domy da una settimana, Pisa mi sembrava troppo lontana e l’undicesimo per motivi di lavoro e di schiena, ancora mi rode.
Questo però è stato il primo senza l’amata Orkomoto, detta anche corriera filippina dai più simpaticoni, simpaticoni è un eufemismo
Dire che non mi sia mancata sarebbe una bugia, dire che il Kappone non si sia dimostrato più comodo significherebbe dirne una più grossa.
Il Kappa è ottimo nei lunghi spostamenti e nel misto stretto, nello stretto con tutti quei bagagli, autonomia di vestiario per due persone per una settimana, è stata una tragedia, almeno per un chiodo qual son io
.
Nello stretto non sei mai con la marcia giusta, fino a 5000 giri sei in modalità silenziosa, sopra i 5000 inizia a ruggire come fa il domi quando sei a 6000, ma il K ha ancora altri 4500 giri prima che inizi la zona rossa. Ecco, basta dire che in autostrada a 5000 giri sei già oltre i 130 km/h. Mi ci dovò abituare, tutto qui.
Quando accelleri l’on-off , anche se sulla mia (serie 2010) è stato corretto in parte, nello stretto lo noti e tutto. Cosa che nell’uso quotidiano guidando sulla strada per il lavoro, che per inciso è una strada con curve, lo avverti a malapena e vai che è una meraviglia. Se a questo aggiungi il carico è crisi profonda . Lo ripeto, mi ci dovrò abituare.
Questa era la prima uscita con stivaloni, anche con bagagli, l’ho sempre portata con le scarpe da moto. Sul domi ho la leva del freno posteriore leggermente più bassa, qui invece no. Almeno fino a quando a casa di kilolo l’abbiam tirata giù.
Quanto sopra per dire che son stato capace, roba non da tutti, di mandare in ebollizione l’olio del freno posteriore che mi ha lasciato improvvisamente in un tornante con tanto di dritto, spavento, incazzatura, mancanza di fiducia nella moto, delusione sulle mie già scarse capacità. Almeno fino a quando con Zorodiego, all’anagrafe Pierluigi, che da dietro vedeva un albero di natale e non un fanalino dello stop, siam riusciti a capire che inavvertitamente sfioravo con lo stivalone la leva del freno provocando il surriscaldamento dell’impianto.
Ora a chi mi chiedesse perché far uso del posteriore dico che, comunque se l’hanno inventato il posteriore serve, serve anche per chiudere e in due evita l’effetto di affossamento delle forcelle molto gradito al passeggero. In più l’impianto frenante del K per quanto efficiente è da moto enduro, all’inizio morde poco per poi prendere da vero freno. Vabbè Nirvana non sarà d’accordo con me, già lo so.
Passiamo alle cose piacevoli, raduno molto bello, Amedeo e Sergio sono stati all’altezza, tutto perfetto e ben organizzato, poi la compagnia ha fatto il resto. Molte facce nuove che spero diventino vecchie in occasione dei prossimi raduni. Seguono alcune foto scattate con la nuova canon in modalità automatica per evitare sovraesposizioni, vero Paolo?
Il mio pensiero credo di averlo esternato ad inizio pranzo, questo è il modo migliore per organizzare il raduno, più persone che lavorano all’unisono, ognuno facendo la propria parte.
Come staff avevamo proposto anche il lavaggio delle moto, “Big Tits motorbike Wash” e “miss maglietta bagnata”, se non lo si è fatto è solo perchè Amedeo ha votato contro (secondo me c’è lo zampino di Nicoletta). Come vedete se non abbiamo rasentato la perfezione è solo colpa sua, nessuno è perfetto!
Belle anche le strade che, senza bauletti e con Grazia in macchina, sono riuscito ad apprezzare oltremodo.
Amedeo ha dato la possibilità a chi viene dal sud come me di conoscere una romagna fatta di colline e paesaggi stupendi. Ho sempre associato quella zona a una pianura. Si, lo so, sono ignorante in geografia ma io la romagna l’ho sempre immaginata così.
Il giro poi è continuato con puntatina ad Arezza dove Kilolo, trasformatosi in guida turistica, ci ha fatto vedere le bellezze della città. L’intenzione era di godersi anche le strade del chianti con Matteo, ma si è fatto tardi e abbiamo preso la strada più veloce per Firenze. 3 notti e due giorni pieni ad ammirare monumenti e …. “madonne con bambino”, come anticipatomi da Matteo
. Mercoledì puntatina di un giorno alle 5 terre.
Qui apro una parentesi, non andateci in moto tanto non ne vale la pena, la strada è decente solo per il tratto necessario ad arrivare alla prima tappa . Immaginavo una strada panoramica come la costiera o la nostra selva di fasano o il Gargano. Nulla di ciò, è un monotono sali e scendi in stradelle monocorsia con buchi e brecciolino intervallati da chiazze di asfalto. Di certo non trafficate. Abbiamo incontrato solo un furgoncino SDA, con i bauletti non ci passavo, piccola manovrina fuori corsia, e un camper di un tedesco verso fine percorso che faceva manovra col camperino in un tornante, ignaro del resto del percorso.
Con Grazia abbiam fatto solo una tappa a Riomaggiore, parcheggiato la moto sul ciglio della strada in cima al paese, un km di discesa bardati da biker, giretto per il paesino, stupendo, pranzato nel porticciolo e ritornati alla moto, una salita del diavolo.
Consiglio di arrivare a Riomaggiore, prendere il treno e godersi tutti i 5 paesini, un’andata e un ritorno, riprendere la moto e fare dietro front. L’intenzione era di fermarsi anche a Monterosso ma, vista l’ora, abbiam preferito continuare per Ferrara e arrivare prima del buio. Missione riuscita per il rotto della cuffia.
Ferrara ha un suo perché, ci studia la mia principessina, una cittadina bellissima da girare a piedi o in bici così come abbiam fatto noi. Merita una visita il castello, ma tutto il centro è bellisssimo.
Venerdì mattina siam ripartiti, le alternative erano di dividere i 750 km in due tappe, fermarci a dormire e rientrare sabato, oppure fare un’unica tirata. Col domi la scelta sarebbe stata obbligata, col Kappa ci siam resi conto della fattibilità della cosa e così è stato. Certo il culo dopo 750 km ti fa male uguale, ma il domi ti distrugge su distanze così lunghe.
Scusami Amedeo se non sono passato a salutarti, mi sarebbe piaciuto rivedere te e Nicoletta, ma te l’ho detto, sei troppo a Nord!
Un abbraccio a tutti.
Orko.
PS: spero di riuscire a caricare le foto in sequenza RADUNO- AREZZO - FIRENZE - 5 TERRE - FERRARA
[Modificato da orKo555 10/06/2017 23:29]