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Via Del Sale 2013

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2013 23:16
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Dominatore
10/09/2013 01:27

Era da fine luglio che aspettavo di partire...
A fine agosto con 3 amici siamo stati sulla Via del Sale tra liguria e piemonte. Sono stati 3 giorni fantastici su strade off e on road, lontano però da grandi vie di comunicazione, alternati da un pochetto di pioggia, tante nuvole ma anche sole e caldo e soprattutto strade e panorami mozzafiato che ci hanno riempito i cuori e rigenerato le membra. Questo è un "breve" resoconto di quelle giornate.

Partiamo l'ultimo giovedì di agosto da Milano in 3:
Juri con la sua Suzuki DR 800 BIG di 20 anni fa rifatta da lui medesimo con la livrea della Parigi-Dakar di Gaston Rahier,
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Andrea (The Crazy Pharmacist) con una Yamaha XT 660 acquistata un paio di anni fa,
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ed io col mio Domi del ’93 leggermente modificato per renderlo un po' più idoneo all'off...
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Ci troviamo al casello di Milano della A7, direzione Arma di Taggia: 280 km e oltre di autostrada con i tasselli ed i caschi aperti sono una bella botta e si fanno sentire: quando usciamo dall’autostrada le orecchie ronzano e il c@lo duole. Ci ristoriamo in una trattoria e qunidi belli rifocillati con dello stoccafisso e patate cominciamo a salire verso Vignai. La strada è stretta ma piacevole, c’è un tiepido sole, ma sotto il bosco si sta bene. a volte il GPS perde il segnale da tanto è fitto il bosco. Quindi incontriamo la deviazione per il colle di Langan e poi per il colle della Melosa.
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Sono le 3 del pomeriggio e inizia a piovere insistentemente. Da qui inizia la parte sterrata, una pietraia in salita….aspettiamo qualche minuto al rifugio e appena la pioggia diminuisce riprendiamo. Ci avrebbe fatto piacere vedere il paesaggio ai Balconi di Marta, ma davvero sembra di essere in Scozia…sbagliamo strada, andiamo a finire in Francia, torniamo indietro di mezzo km (con i cavalli in mezzo che ci hanno visto prima e ora ci rigurdano increduli…) e riprendiamo la strada giusta per poi accorgerci che se non fossimo tornati indietro ci saremmo ricollegati alla nostra. Alla bassa di Sanson un pastore sotto la pioggerellina bada alle sue pecore e ci saluta. Incredibile la galleria di Collardente. Sembra quella di Willy il Coyote: da un momento all’altro potrebbe uscire un treno a velocità ipersonica e schiacciarci come il coyote....appunto!!
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Arriviamo a Mendatica di S. Bernardo. Qui riprende l’asfalto. Cerchiamo un agriturismo, ma il “turismo” qui è una parola sconosciuta… Andiamo a dormire a Mendatica in un albergo che le stelle le vede solo la sera quando non è nuvoloso… cmq si magia (e beve) bene.
Il giorno dopo si riprende. Oggi il road book prevede una tappa al redentore, poi Bosco delle Navette e poi la Monesi-Limone. Dovremmo essere lì per pranzo. Dovremmo… infatti la sera prima al bar di Mendatica ci avevano detto che la strada è chiusa per lavori , ma si può passare!! Con l’aiuto di un paio di genepì e un di birre abbiamo analizzato attentamente la situazione e valutato se passare dalla Francia, ma poi decidiamo di dare retta ai “locali”: facciamo la Monesi-Limone!!

Arriviamo al redentore. Bel panorama. Ci hanno detto che con il cielo terso si vede anche la Corsica. Visto che il cielo non era proprio terso abbiamo intuito che (forse) in fondo c’era il mare…

Torniamo verso Limone ed ecco via il primo divieto. Sulla strada troviamo anche dei pastori con la jeep e questo ci rincuora. Ecco un secondo divieto, questo è più tosto: ci sono i cartelli e cancelli,
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ma ormai siamo decisi: passiamo anche questo ed eccoci nel Bosco delle Navette. Che paesaggio!! e che strada!!! Secondo me è una delle più belle che abbiamo fatto. Fondo morbido e pianeggiante, tutta immersa nel bosco, aria frizzante… peccato che i sogni finiscono presto: infatti dopo una decina di km troviamo la forestale che ci fa tornare indietro. Proviamo ad insistere (“abbiamo poca benzina”, “passiamo senza dare fastidio a chi sta lavorando” etc…) ma niente da fare. Poi ci dicono che dalla parte di Limone c’è una voragine e la strada è interrotta…. e poi gli operai devono lavorare e hanno ragione pure loro.

Torniamo indietro e ringraziamo che la sera prima al bar di Mendatica con un paio di drink avevamo pianificato il percorso alternativo. E che percorso!!! Tornando indietro spengo il cervello e vado come un matto, vedo dal navigatore che raggiungo i 62 km/h che per me è pari alla velocità della luce… Giriamo prima del redentore verso il monte Saccarello e scendiamo verso la bassa di Sanson: rispetto al giorno prima non piove e andiamo belli allegri. Faccio un lungo che mi fa riaccendere il cervello…

Alla Bassa di Sanson oggi non incontriamo il pastore del giorno prima. Scendiamo dal versante francese per La Brigue. Questo è davvero un bello sterratone compatto con quel brecciolino che fa derapare la ruota posteriore il giusto e ti diverti come un matto, peccato che sia in discesa…. I 2 enduro che incorciamo in salita (uno sembrava un VOR) se la godono alla grande.

Arriviamo a La Brigue con un ritardo devastante sulla tabella di macia. È l’una e avremmo dovuto essere a Limone. Va bene così!! Mangiamo e poi prendiamo per Castarino e la Valle delle Meraviglie, ovviamente sbagliamo strada che però ci permette di fare una strada in un canyon davvero stupendo Sono le Gole di Saorge. Andata e ritorno!! Finalmente prendiamo la deviazione giusta per Casternino: la D90 non è nemmeno segnata sul navigatore (??). Quindi si sale verso il Colle Tenda. E una volta in quota vediamo le prime fortificazioni. 2 foto alle casematte e al Forte Centrale
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e poi andiamo a vedere se effettivamente c’era la voragine che la forestale ci aveva detto…. arriviamo fino al colle del Boaria. E’ vero; lavori ce ne sono però saremmo potuti passare tranquillamente. Sarà per la prossima volta (la strada dovrebbe riaprire nel 2015!!!).

Arriviamo a Limone, facciamo benzina e andiamo in albergo. The Crazy Pharmacist ha fatto oltre 14,5 litri di benzina… il suo serbatoio ne contiene 15… era in riserva ma niente problemi: “scendo a vela” continuava a ripetere giù dal Tenda… ancora un po’ e la spingeva!!

Appena arrivati in albergo The Crazy si accorge che la sua XT perde del liquido refrigerante: c’è un piccolo taglio sul tubo che collega il radiatore alla pompa … siamo stanchi e sta facendo buio. Gli diamo un scocciata e decidiamo di guardare meglio la mattina.

La mattina dopo proviamo a ripararlo con un po’ di nastro americano, rabbocchiamo radiatore e vaschetta con acqua del rubinetto e riprendiamo il viaggio. Purtroppo prima della Colla Goderie (una strada tortuosa prima asfaltata, ma poi diventa sterrata) il tubo perde altra acqua: appena il motore si scalda la pressione aumenta e il nastro non regge. Smontiamo tutto e ci accorgiamo che il beccuccio in alluminio della pompa del liquido refrigerante è stato ammaccato da un sasso e rientra di qualche centrimetro. Nastriamo di nuovo beccuccio e tubo, rabbocchiamo con dell’acqua e salutiamo il Crazy Pharmacist che mesto, mesto se ne tornerà a Milano (per statale!!) da Vernante….Ha detto che la prossima volta verrà col Dominator!!

Proseguiamo io e Juri. Siamo in ritardassimo. A Demonte ci fermiamo a magiare un panino perchè ci aspetta il colle della Gardetta, il colle della Bicocca, la strada dei Cannoni e quindi il Gilba. Poi 200 e oltre kilometri per tornare a Milano. E sono già l’una…. E’ sabato: alle mogli avevamo detto che rientravamo sabato sera… Ma vediamo dove arriviamo…. POI FACCIAMO UNA TELEFONATA!!

L’altopiano della Gardetta è eccezionale. Non tanto per guidabilità ma soprattutto per lo splendido paesaggio che ti propone. Anche qui qualche fortino, ma siamo troppo in ritardo per foto e soste… ce ne concediamo soltanto qualcuna….
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Quindi giù a manetta verso il Vallone d’Elsa…anche questo è molto affascinante. L’hanno riaperto al traffico, ma di traffico ce n’è davvero poco…e il guard-rail è giusto un accessorio…. Da Elva prendiamo la strada per il Colle della Bicocca e poi la Strada dei Cannoni. Qui ci facciamo qualche foto. Forse qualcuna di troppo…. Perdiamo tempo e decidiamo di chiamare le mogli: “non ce la facciamo per stasera. Rientriamo domani primo pomeriggio”….forse….. “Ok, non c’è problema. Il prossimo week-end vai al parchetto con le bimbe mattina e pomeriggio, porti il cane a spasso per 3 ore e fai la toilelette al gatto” il peggio è passato!!

Nel fare le foto sulla Strada dei Cannoni, ci passano 2 moto: un BMW GS 80 e una Cagiva Elephant. Vanno, ammazzo quanto vanno e noi dietro. Insieme a quella del Bosco delle navette questa è stata la strada più divertente che abbia fatto. Un bello sterro in piano duro e compatto con un po’ di brecciolino ideale per delle belle derapate. Ci fermiamo un momento. Sono Paolo e Mauro, partiti oggi da Genova e anche loro hanno fatto più o meno la stessa strada (apperò!! Noi 2 giorni, loro qualche ora…). Il giorno dopo hanno in programma il Gilba (anche noi!!) e poi proseguiranno per l’Infernotto, Finestrelle e l’Assietta (mmmhhhh quasi, quasi richiamiamo le mogl...). Decidiamo di continuare insieme. Andiamo a dormire da Barba Bertu, un B&B di loro conoscenza a Frassino, vicino a Sampeyre (si è rilevata una ottima soluzione sia per il prezzo che per l’accoglienza e il BREAKFAST!!).

La sera mangiamo in un agriturismo indicato da Barba Bertu che si rileva eccezionale…. la compagnia è bella: argomenti di discussione sono moto, viaggi in moto e tuning della moto …e che tuning: Mauro dell’Elephant gli ha lasciato solo il vestito: “sotto” gli ha messo il motore di un hipermotard (!!!) delle forcelle Paioli e un mono Olhins. Prima di rompersi qualche ossa ha fatto delle gare di enduro… e quando va si vede che ha una certa tecnica. Oggi a tempo perso scrive qualche articolo. Paolo ha fatto col suo GS un tuning più “blando”: giusto forcelle, scarico, sella corta..… alla faccia del blando…

La mattina di domenica c’è un sole eccezionale: manco un nuvola. Il Gilba ci aspetta!! Riusciremo a vedere anche il Monviso…..Purtroppo inizio (male) la giornata lasciando il cellulare in albergo, me ne accorgo appena partito. Nel girare la moto vedo un cerbiatto sul bordo del bosco.…. Raggiungo il gruppo al distributore di Sampeyre, faccio il pieno e via su per uno sterrato in salita con sassi enormi ……manco 100 metri e mi fermo e cado sul lato sinistro. Non riesco ad alzare la moto e dal foro di sfiato del tappo del serbatoio (un Acerbis con il pieno di 23 litri) esce un getto continuo di benzina…. Non ce la faccio proprio a mettere la moto in piedi. E’ pure in folle (??!!??!!!??)forse per quello sono caduto? Chiamo juri con la radio il quale si fa oltre 500 metri con Paolo per darmi una mano a rialzare la moto. Da quella a difficile ripartire. Scendo e faccio la strada asfaltata….è meglio…

Al colle del Prete ci accorgiamo che il Gilba è sempre duro!! 2 anni fa l’abbiamo fatto in salita da Sanfront e ci siamo capottati 2 o 3 volte… Ora in discesa è più fattibile, ma è sempre fangoso, pietroso, viscido…. Jury con il DR 800 e le gomme Sahara 3 della Metzeller ha la bella pensata di dar di gas su una striscia d’erba e si ribalta…. Risultato: la leva frizione rotta. “Ne hai una di riserva?”, “ Si, ma a casa….”. evvabeh. Il nostro giro finisce qui, niente Infernotto, niente Assietta. E’ domenica mattina e come capita tutte le mattine anche questa ci ha risvegliati da questo splendido sogno…..un sogno però durato 3 giorni!!!

Con Juri che cambia senza usare la frizione facciamo gli ultimi km in off e non vediamo l’ora di entrare in autostrada. Per fortuna solo un paio di semafori ci obbligano a fermarci. Riprendiamo con Juri che si attacca al mio braccio per ripartire…

Alla fine arriviamo a Milano. E’ domenica pomeriggio, fa caldo, non c’è nessuno in giro. La poca gente fuori dai bar ascolta la cronaca delle partite sorseggiando una birra…e per qualche secondo il loro pensiero è rivolto a 2 strane figure che gli passano accanto su dei vecchi ferri rumorosi con le gomme tassellate e gli stivali infangati… Al passaggio i 2 sorridono sornioni da sotto i loro caschi perché hanno ancora nel cuore il senso di libertà che solo una moto e 2 gomme tassellate ti possono dare….
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E Mauro e Paolo?? Sono tornati a Genova dopo l’Infernotto. Hanno saltato l’Assietta; anche loro hanno mogli e figli…. che li aspettano sulla porta di casa!!

[Modificato da Zio_trippa 10/09/2013 01:34]


HONDA DOMINATOR 650 RD02 '94

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10/09/2013 08:35

[SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]

visto che sono molte delle strade che ho percorso con gli altri alla HAT in questi giorni, non posso che condividere il tuo senso di libertà e di stupore!

complimenti per il viaggio e per il racconto!

[SM=x653544]


"Semina un pensiero e raccoglierai un'azione. Semina un'azione e raccoglierai un'abitudine. Semina un'abitudine e raccoglierai un carattere. Semina un carattere e raccoglierai un destino."
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Eccelso
10/09/2013 09:08

Mi metto in coda e quoto Davide.
E poi non ci sono storie: il Domy è la moto più adatta e più affidabile per fare questo tipo di strade. Anche originale!
Bravo Zio chissà che non si organizzi un'altra avventura come questa tra tutti i menbri del forum votati all'off impegnativo....chissà [SM=g27811]
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Dominatore esperto
10/09/2013 09:30

e bravo Zio... [SM=x653535]

Gran bel giro! [SM=x653535] [SM=x653535]

Bei posti vero? [SM=x653535] [SM=x653535] [SM=x653535]

Il riferimento all'"albergo" di Mendatica mi ha fatto ridere (conosco le proprietarie) e ho pensato: "l'avessi saputo!...", [SM=x653536]...sareste stati meglio nella tavernetta della casa di mio suocero 500 metri più in basso o ti avrei consigliato l'agriturismo Il Castagno sempre a Mendatica o l'albergo Da Settimia a san Bernardo o La vecchia Partenza a Monesi...

e comunque: complimenti! [SM=x653544]
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Cinquantino
10/09/2013 18:56

Bella Li
Quoto quanto gia detto dai miei compagni di viaggio della HAT strade e posti stupendi e nessuno puo capire il senso di liberta che hai descritto è prorpio cosi.!


Bravi Bravi

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Illustrissimo
21/09/2013 23:16

Meraviglia!
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