La Gerusalemme liberata [16 giugno 2013]

E, more solito, mi ritrovo a girare da solo, però mi sto abituando e devo dire che le sensazioni che ricavo cominciano a piacermi. D'altra parte anche viaggiando in compagnia si è soli, con la propria moto e con i propri pensieri. Mi manca, di questi giri, la chiacchierata davanti al desco e, proprio per questo, quando giro da solo evito di fare pausa pranzo
Una meta ce l'avevo, mi incuriosiva fare quel passo san Marco che collega la Val Brembana alla Valtellina, costruito dalla Serenissima per agevolare i traffici con la Svizzera (per oltre due secoli la Valtellina appartenne ai Grigioni).
La moto si sa è passione, divertimento ma è anche fonte di cultura. Fonte di cultura perché nel buttare giù una bozza di percorso e vedere oltre il passo se ci sono altre cose da visitare, mi imbatto in un borgo medievale che si chiama Cornello del Tasso, quel Torquato Tasso e quella Gerusalemme liberata di memoria scolastica. Scopro quindi che i Tasso sono di origine bergamasca (pensavo campani) e sono partiti proprio da questo borgo.
Domenica mattina ricevo l'ultima defezione e quindi mi sento libero di organizzarmi percorrendo strade e luoghi in completa libertà. Scendo in garage e lei mi strizza l'occhiolino, facendomi capire che gradirebbe passare una giornata in compagnia; ma si dai tutto sommato va bene anche perché con il K1300S giretto sabato pomeriggio ... e quindi dai Domi, si parte
Faccio le mie strade, a partire dalla Calvarina, e poi Velo Erbezzo e scendo a Mori, destra Adige per andare a sgomitare per un passaggio fra una selva di scatole metalliche con ruote fino a Nago.
Non è semplice fare un percorso con direzione Ovest da casa mia cercando di mantenere una linea orizzontale senza scendere troppo a sud od andare troppo a Nord. (Adamello e Gruppo del Brenta non lo permettono ) Il Garda comunque è superato senza traghetto e da Riva sono pronto per farmi la SS 240 (Lago di Ledro, val d'Ampola fino a Storo); fin qui niente di che, solito giro che viene normalmente inserito nei percorsi domenicali.
Dopo Ponte Caffaro prendo per Bagolino, mi fermo alle prime rampe per fare qualche foto del lago d'Idro





E con la protagonista indiscussa del giro, la mia amica Domi (fotomontaggio panoramico)



Percorro le divertenti curve che mi porteranno a Bagolino; non salgo il Croce Domini ma prendo la deviazione per il Giogo di Maniva.
La vita è stata avara con questa strada che probabilmente ha visto tempi migliori, ma ci vuol altro per la Domi, che anzi ringrazia
Strada comunque in qualche punto stretta che rende difficile in passaggio contemporaneo di due auto.
Ma eccomi arrivato al Maniva



Il tempo minaccia e non è nemmeno molto caldo



Scendo quindi in val Trompia passando per gli abitati di Collio e San Colombano, quando, subito dopo Bovegno decido di variare il percorso; invece di scendere la Val Trompia e prendere quindi per il passo dei tre termini e Polaveno (strada peraltro molto bella) prendo per Pezzaze e Fraine per una strada che si inerpica passando per boschi e prati.
[cit]Fraine è una frazione montana del comune di Pisogne, in bassa Val Camonica, provincia di Brescia.
È localizzata lungo la strada che collega Pisogne a Pezzaze attraverso il colle di San Zeno a 6 km dal capoluogo comunale e a 5 km dagli impianti sciistici della Val Palot.
La via di cominicazione è antichissima, nell'età preistorica (Gualtiero Laeng nel 1956 scrive del ritrovamento di incisioni rupestri in Val Palot) e romana collegava Brescia alla Val Camonica attraverso la Val Trompia. Era una strada militare di grande importanza e notevole traffico resa carrozzabile nel 1934
Dopo Fraine scendo e nei pressi di Sonvico si comincia ad intravvedere il lago d'Iseo



Arrivato a Pisogne piccolo intoppo dovuto a mancanza di cartelli, però prendo la giusta direzione guardando la posizione del sole :P ed eccomi a Lovere, dove la Domi rifiuta sdegnosamente la super preferendo la normale :)



Bene e adesso che si fa? ... la risposta è scontata, si prende per il lago di Endine e la sua bella strada, però temendo di trovare traffico prendo per Clusone e da li per la strada che porta a Oltre il Colle (zona sciistica) dove, proseguendo diritto dovrei arrivare subito dopo all'abitato di San Pellegrino Terme. Arrivato alla deviazione per Serina mi sovviene di aver letto che la strada è carina e passa anche per le fonti e sorgenti Bracca. In effetti la strada è veramente bella come testimoniato anche dalle moltitudini di biker locali.
La forra nei pressi della sorgente Bracca





Ormai ci siamo, a Camerata Cornello prendo la deviazione che mi porterà al parcheggio nei pressi di Cornello del Tasso, borgo al quale si accede a piedi (5 minuti)





[cit] Al borgo di Cornello dei Tasso il tempo sembra proprio essersi fermato e si ha quasi la sensazione di giungere in un tranquillo luogo appartato, lontano dalla vita frenetica di tutti i giorni.
La grande armonia e la vivibilità del luogo, la densità delle memorie storiche, la maestosa via porticata e la chiesa medievale hanno da sempre consacrato il sito tra i più emblematici ed importanti della storia e della cultura in Provincia di Bergamo, annoverandolo tra i Borghi più belli d’Italia.
Cornello dei Tasso è una delle località del comune di Camerata Cornello dove meglio si conserva la struttura urbanistica di antica formazione
della montagna orobica. Il borgo sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo, lungo il vecchio tracciato della “Via Mercatorum”.
Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico, caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi.
Nella parte più bassa sono allineate orizzontalmente una serie di costruzioni a strapiombo sul Brembo che evidenziano l’originaria caratteristica fortificatoria del borgo.
Sul piano superiore corre la via porticata, uno degli elementi di maggior pregio di tutto l’abitato e cuore commerciale del paese con le sue botteghe e scuderie,
sovrastata da arcate in pietra, coperta da un soffitto di travi in legno e pavimentata in acciottolato. Separato dal contesto urbanistico è il cosidetto
“palazzo dei Tasso”, ubicato su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso valle.
Il terzo livello insediativo, più aperto, è occupato dalle abitazioni, con l’alternanza di edifici piuttosto semplici e palazzi di
un certo interesse architettonico, già residenza delle famiglia notabili del borgo, tra le quali spiccavano i Tasso.
Nella piazzetta del borgo si trova il Museo dei Tasso e della Storia Postale fondato nel 1991 ad opera del prof. Vittorio Mora,
importante punto di riferimento per il turismo culturale e scolastico della Valle Brembana che conserva molte testimonianze
dell’attività postale e letteraria del glorioso casato Tasso.
La chiesa, dedicata ai SS.Cornelio e Cipriano, sorge sul punto più elevato del borgo e lo sovrasta con la sua torre campanaria
leggermente pendente terminante con una cella a quattro bifore, tra i pochi esempi di stile romanico in Valle Brembana. Degno di
nota per la complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico è il grandioso ciclo di affreschi databili tra il
XV e il XVI sec. che ricoprono le parenti interne della chiesa. Le scene raffigurano soggetti dal portamento raffinato,
ripresi in atteggiamenti contemplativi e in abbigliamento sfarzoso, ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca.
Si ipotizza che tra gli esecutori vi possano essere i Baschenis di Averara.

Qualche foto

Il fiume Brembo che scorre nel fondovalle



Ingresso al borgo











Ecco anche una foto panoramica



Visitato il borgo, risalgo la val Brembana per arrivare al passo san Marco .... bei posti :okup:







... freschetto

Scendo fino a Morbegno e decido di rientrare, quindi Valtellina, Aprica, Tonale, Cles ecc. ecc. solite belle strade ma, appunto solite
Un particolare ringraziamento alla mia amica Domi che si è comportata in maniera impeccabile

Complimenti!
Bello tutto!!!

che bel giro!
che bei posti!
che bella Dominator!

Davvero un bel giro,grazie per averlo condiviso!

[SM =x653535] Questi sono i posti dove io ci vivrei grazie per le foto, bella domy